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Monte di Grone da Sant'Antonio, 28/12/2020 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | luca.trovesi |
Gita | Monte di Grone da Sant'Antonio |
Regione | Lombardia |
Partenza | Sant'Antonio, Grone (750 m) |
Quota arrivo | 1192 m |
Dislivello | 500 m |
Difficoltà | MS |
Esposizione in salita | Ovest |
Esposizione in discesa | Ovest |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Farinosa |
Altra neve | Farinosa |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Lo scialpinismo orobico ha sempre avuto un sapore primaverile per me: lunghe gite in valli solitarie, partenze mattutine e manti nevosi marmorei che lasciano spazio a delle discese elettrizzanti su neve sciolta dal sole.
Tuttavia, a volte può capitare che la meteo ci stupisca ed è anche questo il bello di lasciarsi entusiasmare come dei bambini. Ha nevicato 30 cm in pianura e la sera, dopo il lavoro, vado ai Colli di San Fermo con gli amici Fabio, Parsa e Zanzi. Partiamo da Sant'Antonio sopra il cimitero immersi nella nebbia, tempo di fare due chiacchiere e ci troviamo al di sopra di essa: l'umidità lascia spazio ad una luna piena bellissima che illumina i castagni carichi di neve. Che meraviglia, sono estasiato pare di essere in quei quadri di inizio novecento in cui ci si muoveva con gli sci anche a queste quote per necessità e non per svago. Arrivati in cima ai prati, saranno 200 metri di dislivello, ritorniamo in noi stessi e ci ricordiamo lo scopo ludico per cui siamo venuti, via le pelli e diamo il via ad una delle discese più belle che si possano desiderare: le frontali restano spente perché la luce lunare è sufficiente, sciare nella neve farinosa è così facile..... tornati in paese ridiamo, risaliamo e ridiscendiamo ben quattro volte, che bello tornare bambini! Questa gita mi è piaciuta così tanto che due sere dopo torno a Sant'Antonio da solo per salire al Monte di Grone dove spero di poter ammirare l'intera pianura illuminata a notte: purtroppo la vetta è uno scempio tale che preferisco tornare dal boschetto all'antecima nord-est dove bevo il té caldo. Una stupenda discesa sul pendio nord illuminato a giorno dalla luna è ciò che di più meraviglioso si possa immaginare quando si pensa allo scialpinismo. Risalgo i 150 metri 2 volte per poi riscendere al piccolo borgo attraverso pascoli recintati che mi obbligano a togliere gli sci 3 volte. Mola mia, leù! Foto 1: 28-12 Foto 2: 30-12 Foto 3: 30-12 |
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