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   Scialpinistiche Val di Canè, 18/02/2020
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Onicer  Wild Bergas      
Gita  Scialpinistiche Val di Canè
Regione  Lombardia
Partenza  Canè/Cortebona  (1500 m)
Quota arrivo  3006 m
Dislivello  1506 m
Difficoltà  OSA
Esposizione in salita  Varia
Esposizione in discesa  Varia
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Variabile
Altra neve  Variabile
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Discreto
Commento Premessa:la cresta spartiacque che divide val di Canè dalla val Grande è composta partendo da sud a nord da varie cime che ora vado ad elencare: Cima Bles 2755, Torrione di SanRemigio 2760 ,Cime del Mattaciul (sono tre: la sud la più importante alpinisticamente 2823 confusa erroneamente su molte cartine con Cima Bles, una mediana2831 e la cima nord 2845) poi c’è la Plassa Tonda e proseguendo verso nord si va alla Cima del Savordello 2922 dopo la cresta perde quota a e si arriva alla Val di Salvà infine si sale alla cima delle Glere 2778.

CIMA BLES 2755m
Sulla Cima Bles si possono effettuare interessanti discese scialpinistiche:la normale sul versante sud,il canale nord-ovest,il canalone nord e il canale di Bles-Redonda.
Per la normale,vale a dire la salita classica da Canè,è preferibile passare per Saline e le Case di Bles appena sopra le quali,dove il bosco si dirada,si sale dritti in direzione del canalino dove passa il sentiero estivo.Poi per la cresta proseguire verso la cima .A seconda delle condizioni della neve è opportuno utilizzare i ramponi e la picca nell’ultimo tratto dove le pendenze sono intorno ai 45°.La discesa si può fare sul percorso di salita per poi spostarsi a circa metà pendio verso Plasa Gerù e scendere da lì alle baite di Premia. Altra opzione è spostarsi verso il canale nord-ovest e dopo aver controllato in modo più che accurato le condizioni della neve scendere nella conca verso Casa Muralt e da lì a Plasa Gerù.
Due altri canali salgono verso cima Bles:il canalone nord (img1A) che sbuca sotto la croce e il canale di Bles-Redonda(img 1B) che arriva nella forcella tra il Torrione di S.Remigio e la cima del Mataciul.
Per entrambi l’itinerario di salita comincia in val di Canè dopo aver superato il bivio per la cava del marmo. Si prosegue avanti per 250-300 m in direzione del fondovalle dove si trovano dei tavolini e la strada finisce.Volgendo lo sguardo verso la cima si vedono ora tre canali: il primo a sinistra salendo è il canalone nord di cima Bles, il secondo centrale è il canalone di Bles-Redonda e più a destra c’è il canale della Fopa.Il canalone nord per metà percorso ha pendenza intorno ai 50° poi, all’altezza della cengia mediana, s’impenna con pendenze fino ai 55°. Noi lì ci siamo legati e abbiamo percorso la cengia mediana dove ci si può proteggere al meglio e proseguito dritti fino alla croce. Il canalone di Bles-Redonda sale largo appena a destra con pendenze di circa 40° per tre quarti del percorso.Nell’ultimo tratto diventa più stretto e pendente ;100 m sotto lo sbocco si trovano delle roccette con un passaggio di III+ (se innevate al meglio una pendenza di 60°) poi ancora 70-80 m e si arriva sulla bocchetta finale che guarda la conca di Casa Muralt.
Normale da Canè:pendenza massima 45°, PD+, discesa integrale effettuata il 23 dicembre 2007 da Sandrini Aldo,Sandrini Fulvio e Gregorini Paolo.
Canalone nord-ovest:pendenza massima45°, PD+, dislivello canale 300 m.
Canalone nord:pendenza da 45 a 50° fino a metà poi 55-60° dalla cengia mediana alla cima, AD+, dislivello canale 500 m, prima salita effettuata da Sandrini Fulvio, Riva Roberto e Faustinelli Manuel l’1 maggio 2018.
Canalone Bles-Redonda:pendenza 40° ultimo tratto 50-55°, AD, prima discesa effettuata da Sandrini Fulvio, Riva Roberto e Pozzi Angelo il 28 maggio 2017.

CIMA NORD DEL MATACIUL 2845m
Della cima nord del Mataciul noi abbiamo sceso il canale est (img 1C) e la Fopa (img 1D)
La partenza è sempre in val di Canè; invece di salire a sinistra verso i canali di Bles ci si sposta un po’ più a destra verso la Fopa e si sale in direzione di due strozzature ben visibili dal basso. Solitamente per l’ascesa si tolgono gli sci e indossati i ramponi si passa appena a destra della seconda strozzatura con passaggi di II-III oppure direttamente nella stessa con pendenze di 50-55°.Appena sopra si entra nella Fopa e si prosegue sulla dorsale di destra più comoda. Una volta arrivati al termine della dorsale a Plasa Tonda ci si dirige sulla cresta che scende dalla cima nord del Mataciul per raggiungere la cima.La discesa viene effettuata per un primo tratto a ritroso sul percorso di salita, poi s’imbocca il canale più ampio che scende nella conca della Fopa con pendenza di 45°e la si percorre tutta fin sopra le due strozzature . Qui si scende quella più a destra guardando a valle e superatala si raggiunge il punto di partenza.
Altro canale disceso è quello est che dalla Fopa sale appena sotto la cima. Il percorso è identico a quello della Fopa ma appena giunti nella conca ,invece di salire la dorsale, si va dritti nel canale con pendenze dai 45 ai 50°.. Terminato il canale l’uscita in cresta e poi la salita alla cima presentano difficoltà di II-III°.
La cima nord e quella centrale del Mataciul possono essere anche salite dalla valle di Tremons
La cima nord per la cresta ovest per poi scendere direttamente sotto la cima nel canale-pendio sud;la cima centrale per la dorsale ovest. Entrambe le salite nell’ultimo tratto presentano alcuni passaggi un po’ esposti di cresta da affrontare con ramponi.
Appena più a nord della Plasa Tonda, in direzione della cima Savordello, si può scendere il canale del Plas de le Casere (img 1E) o del Bundè.
Sempre salendo dalla val di Canè, più avanti rispetto agli altri canali di Bles e della Fopa, all’altezza del ponticello di Valzaroten, si distingue il canale del Plas de le Casere che si incassa col caratteristico percorso ad S nel versante est della cima Savordello. Raggiunto l’imbocco del canale, senza percorso obbligato, s’indossano i ramponi e lo si risale fino in cima alla Plasa Tonda. Da qui ci si sposta a nord sul dosso antistante la cima del Savordello dove si mettono gli sci e si ridiscende in val di Canè per lo stesso percorso.
Fopa:pendenza 40-45°con un tratto nella strettoia a 50°, difficoltà AD, prima discesa Riva Roberto e Sandrini Fulvio il 15 marzo 2015.Dislivello 1100m dal fondo valle.
Canale est alla cima nord del Mataciul:presenta le medesime difficoltà della Fopa, disceso la prima volta il 17 aprile 2017 da Sandrini Fulvio, Riva Roberto, Calzoni Omar, Faustinelli Manuel, Pozzi Angelo e Sandrini Stefano.
Cime del Mataciul da Tremons salite e discese penso per la prima volta da Sandrini Aldo e Fulvio nel 2001.

VAL DI SALVA’
La val di Salvà penso sia una tra le più belle scialpinistiche con difficoltà contenute ma di gran soddisfazione . La salita si svolge in direzione nord ovest appena sopra il ponticello di Valzaroten. Si sale fin sotto lo scalino dove si mettono i ramponi e la pendenza arriva a circa 40°.Una volta superato lo scalino esistono due possibilità per continuare la gita: la prima è quella di salire la cima delle Glere 2778 m (img 1G), oppure di andare in direzione opposta verso il canale est che scende dalla cima Savordello (img 1F). Entrambe le salite non presentano tratti impegnativi e possono essere fatte nello stesso giorno.
Val di Salvà dislivello 1000/1050 m da Cortabona con un tratto a 40°.

CIMA COLEAZZO 3030m E ANTICIMA 3006m.
Altre due discese si svolgono sulla cima e anticima del Coleazzo e sono la normale e l’ aléta del Culaias.La normale sale in val di Stol partendo da Cortabona per raggiungere poi il canalino ovest che porta in cima con pendenze nell’ ultimo tratto sotto la vetta di 45°.(img 2A)
L’ aléta del Culaias (img 3A)che porta all’ anticima si raggiunge dal ponte della valle appena dopo Canè e proseguendo poi sopra la baita di Strodegarda in direzione nord.Raggiunta e superata la strada per Chigolo si va sempre a nord nel bosco di larici fin dove finisce e da lì alle malghe del Coleazzo.
Da qui si segue il sentiero per le bocchette di Val Massa e,una volta superate le vecchie malghe, si è in fondo all’aléta del Culaias .La si segue in direzione nord verso l’anticima dove man mano si fa più ripida con pendenze di circa 40° e un ultimo tratto a 50°.A seconda delle condizioni d’innevamento si può partire direttamente dalla cima o appena sotto il salto terminale, tornando a ritroso sul percorso di salita.
Appena sopra la malga del Coleazzo c’è il dosso della Cuna che termina a quota 2789m .Può essere disceso dal dosso stesso(img 2C), dal canale centrale sopra le malghe vecchie (img 3B), dal canale est verso l’aléta del Culaias (img 3C) o direttamente in Val di Canè per i canali di Bercusù(img 2B- 2D).
Cima Coleazzo normale da Cortabona: PD+, prima discesa 25/12/2007 da Sandrini Aldo, Riva Roberto e Gregorini Paolo.Pendenza max 45°.
Aléta del Culaias da Canè : PD+, prima discesa 31/03/1993 da Sandrdini Fulvio.Pendenza max 50°.
Cuna canale est:pendenza max 45°;PD, discesa da Sandrini Fulvio il 19/5/2001.
Canale di Bercusù :disceso da Riva Roberto e Zani Enrico nel 2005/2006.
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