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Monte Rosa, Parete Est, CANALONE MARINELLI dalla Zumstein, 07/05/2019 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | sorega |
Gita | Monte Rosa, Parete Est, CANALONE MARINELLI dalla Zumstein |
Regione | Svizzera |
Partenza | Zermatt, Monterosahutte (2883 m) |
Quota arrivo | 4500 m |
Dislivello | 1617 m |
Difficoltà | OSA+ |
Esposizione in salita | Varia |
Esposizione in discesa | Varia |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Farinosa |
Altra neve | Trasformata |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | La maestosa Est del Monte Rosa è la più grande parete delle Alpi e la sola che può reggere il confronto con i colossi himalayani. Già questa affermazione fatta molto tempo fa la dice lunga sulla complessità di intraprendere una salita o una discesa su questo versante.
Il giorno dopo aver salito la Dufour partiamo nuovamente dalla Monterosahutte diretti alla Zumstein. Altra lunga salita questa volta passando per il Grenzgletscher che è in ottime condizioni e con bella polvere. Un solo breve tratto obbligato a quota 3500 m tra i crepacci. La temperatura è un po' più clemente rispetto a ieri. Con non poca fatica, vista lo sforzo accumulato ieri, raggiungiamo il Colle Gnifetti portandoci poco sotto la Zumstein da dove si vede l'ingresso nell'immenso canalone. La vista è impressionante e non nascondo che incute sempre un reverendo timore. I primi metri sembrano su neve dura, ma non ghiacciata poi sembra che sotto la neve sia molto bella. Il vento arriva a raffiche e mentre ci stiamo preparando un colpo violento mi fa cadere un bastoncino giù per il canale. Si ferma a poca distanza dal bordo di un enorme seracco strampionate. Bene, la decisione è presa. Si scende così mi vado a riprendere il bastoncino. Con molta attenzione inizio la discesa, ma quando sono vicino ad esso una piccola palla di neve scivola sul bastone facendolo cadere nel baratro sottostante. Altra forte decisione da prendere al volo: tornare su o scendere? Pochi secondi per pensarci e decido di scendere con un bastoncino e la picozza nell'altra mano. Sarà molto dura. La parete però è in ottime condizioni con polvere pressata anche nelle strozzature. Arrivati in corripondenza del bivacco Marinelli usciamo dal canale per continuare la discesa sul Ghiacciaio della Nordend e del Belvedere per non correre il rischio di trovare le solite grosse terminali sul fondo del canale che volte sono insormontabili, oltre a dover rischiare di sciare sui grossi accumuli di valanghe sempre presenti in quella zona. Ottima scelta che ci fa concludere questa gigantesca discesa di oltre 3000 m di dislivello su ottima neve trasformata. Un doveroso ringraziamento pubblico al collega Fabio Jacchini e a Stefano Lanti per le preziosissime informazioni e il supporto logistico per il rientro a Visp dove avevamo lasciato le auto. Giornata memorabile per gli esagerati Jean Jacques e Nicolas! Foto 1: nella parte alta del Canalone Foto 1: l'immensa parete Est appena scesa Foto 3: un immagine d'archivio con il tracciato della linea seguita uscendo dal Canalone Marinelli Fotoreport a questo link: https://www.facebook.com/mauro.soregaroli/media_set?set=a.10220005887443973&type=3 |
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