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Gran Paradiso - Parete N e Parete E (tour ad anello), 16/06/2018 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Fedora |
Gita | Gran Paradiso - Parete N e Parete E (tour ad anello) |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | Pravieux (Valsavarenche) (1830 m) |
Quota arrivo | 4061 m |
Dislivello | 2500 m |
Difficoltà | OSA |
Esposizione in salita | Nord-Ovest |
Esposizione in discesa | Varia |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Trasformata |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Mega giro al Gran Paradiso oggi, con ben 3 pareti affrontate tra salita e discesa e una sciata stupenda su tutto il percorso. Dopo qualche ora nei sacchi a pelo al parcheggio di Pravieux , alle 3,40 saliamo lungo il sentiero che porta al rif. Chabod, sotto una stellata magnifica. Senza raggiungere il rifugio ma stando più bassi a dx, a q. 2600m raggiungiamo la prima neve; ma essendo molto dura e a conchette, optiamo per spallarli ancora per 200m. Poi, sci ai piedi, ci portiamo alla base della parete N. Cambio assetto e con picche e ramponi saliamo la ripida parete, sempre sui 50°, in condizioni stupende per la salita, ben gradinata e tutta in neve. Solo i 50m finali sono sui 55°, ma anche qui niente ghiaccio.
Dopo 5h e 15’ di salita (45 minuti in meno per i miei soci, troppo forti x me!) raggiungiamo la facile cresta nevosa che prosegue verso la Madonnina, ma ovviamente evitiamo di raggiungerla per l’affollamento e avendola già fatta più volte. Abbandoniamo l’idea di scendere in sci dalla nord, perché la neve farinosa dei giorni scorsi è diventata un po’ crostosa e irregolare; è pure ancora molto dura e dovremmo aspettare almeno 2h per scenderla. Così Arno e Marco hanho la brillante idea di scendere dalla parete Est, seguendo le tracce di 2 o 3 skialp già scesi di lì, per poi fare un giro ad anello per tornare allo Chabod. Fabrizio invece scendere dalla normale. Le condizioni sono perfette: il giusto remollo data l’esposizione, ci consente di affrontare questa parete sciando alla grande (primissima parte a 45°, poi 50° costanti con terminale molto insidiosa nel finale!). Dopo 400m di parete traversiamo a sx e ci portiamo alla base di un ripido canale nevoso, che ci porterà ad una sella lungo la cresta est del Piccolo Paradiso. 250m di salita sci nello zaino, moooolto faticosi! Breve sosta e poi ci tuffiamo nella spettacolare parete NW del Piccolo Paradiso. Qui la neve è ancora durissima (ore 11,30), anche se non ghiacciata ma con un fantastico grip. Anche qui la pendenza è tra i 45 e i 50°, ma la neve così dura (ma stupenda!) richiede molta molta attenzione. Rotto il ghiaccio con la prima curva, facciamo una discesa strepitosa anche da questa parete, non esposta a rocce ma con la terminale finale sempre comunque da stare attenti. Poi sarà pura goduria su firn eccezionale e pendii sempre perfetti. Solo gli ultimi 150m sotto il rif. Chabod presentano neve con fastidiose conchette, ma non ci lamentiamo di certo. A q. 2600m sci nello zaino e giù per il comodissimo sentiero fino al park. Giornata memorabile e un sincero grazie ai miei soci: Arno, Fabrizio Righetti e Marco Meda. FOTO 1: In cresta, dopo l’uscita dalla parete Nord. FOTO 2: La discesa dalla parete Est. FOTO 3: La discesa dalla parete N del Piccolo Paradiso, con la selletta raggiunta dal versante opposto dopo la discesa dalla Est del Gran Paradiso. |
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