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Monte Mandrone, dal Tonale con discesa del PISGANA, 14/03/2018 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | fabiomaz |
Gita | Monte Mandrone, dal Tonale con discesa del PISGANA |
Regione | Lombardia |
Partenza | Passo del Tonale (1884 m) |
Quota arrivo | 3295 m |
Dislivello | 850 m |
Difficoltà | BS |
Esposizione in salita | Varia |
Esposizione in discesa | Varia |
Itinerari collegati | Corno di Bédole (3238m), dal Tonale con discesa del Pisganino |
Neve prevalente | Farinosa |
Altra neve | Farinosa |
Rischio valanghe | 3 - Marcato |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Visto che quest'anno Marzo fa il Marzo le giornate perfette per lo scialp sono poche e raramente concidono con i fine settimana..
Avendo la fortuna di poterle sfruttare...non resta che sfruttarle. Eravamo incerti sulle condizioni della neve e sul rischio 3 marcato. Decidiamo di tagliare la testa al toro portandoci più in alto possibile e valutare il rischio in loco. La scelta cade sul Pisgana dal Tonale, con gli impianti fino al passo Presena e poi si vedrà dove andare e da dove passare. Cominciamo la discesa verso il Mandrone verso le 9.20, praticamente ultimi. Con noi un simpatico trio di valsassinesi che poi si aggregheranno per l'intera gita. Davanti a noi un folto gruppo di scialpinisti e snowboarder ciaspolati. Scartiamo il passo Venezia vista l'ora e scegliamo di salire verso io passo del Lago Pisgana, che è ben tracciato e permette di scegliere tra discesa del Pisgana e del Pisganino. Lentamente ma costantemente superiamo chi ci precede, al passo davanti a noi ci sono ormai solo 6-7 scialpinisti che tracciano in direzione della forcella del Dente ai piedi della cresta del Corno di Bedole. Giungiamo alla forcella e mettiamo piede sul Pisgana, in condizioni eccezionali e completamente intonso! Gli scialp che si dirigevano verso il passo della Valletta non sono ancora spuntati. Di fronte a tutto quel ben di Dio mi parte l'embolo. Appurato che a nessuno interessa salire il Corno di Bedole parto a tracciare con l'idea di salire il più in alto possibile per non perdere neppure 10 cm di fresca. Traverso in direzione del passo della Valletta aggirando la fascia rocciosa che protegge la cima del Mandrone e poi svolto a sinistra in direzione della vetta che si raggiunge sci ai piedi (!!). Sono minuti di puro piacere. La neve è bellissima da tracciare, la solitudine perfetta (i soci sono un po' attardati da quando mi è partito l'embolo), il panorama glaciale freddo, solenne e alieno nella sua bellezza. Sono attimi di felicità. In breve ci ricongiungiamo in vetta. Ci rilassiamo e poi portiamo per la discesa. I primi 800 metri di discesa sono spaziali. Perfetta la neve fresca, profonda e regolare. Perfette le pendenze più sostenute seguendo il costone al centro del ghiacciaio. Se scii leggero e veloce la neve ti sostiene ma se spingi con decisione lo sci trova profondità e si sollevano bellissime onde di neve. I seguenti 600 metri sono ancora molto divertenti, con neve solo un po' più pesante. Dall'intersezione con il Pisganino comincia il lungo toboga che prima per traccia e poi per stradina ci porta fino alle piste e alla meritata birra&panino. Giornata da ricordare in compagnia di Calimero On-ice e dei 3 valsassini che saluto. foto 1: verso la forcella del Corno di Bedole. foto 2: Discesa dalla cima del Mandrone foto 3: la parte alta del Pisgana Nota: le condizioni dei primi 800 metri di discesa sarebbero state "più che eccezionali", difficile trovare di meglio a sud alpi. Ma ho fatto la media con gli ultimi 600 metri ;) |
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