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Monte Rotondo mt. 2622 (Corsica), 12/03/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | gianpietro giupponi |
Gita | Monte Rotondo mt. 2622 (Corsica) |
Regione | Francia |
Partenza | Venaco (1055 m) |
Quota arrivo | 2622 m |
Dislivello | 1816 m |
Difficoltà | OSA |
Esposizione in salita | Varia |
Esposizione in discesa | Varia |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Trasformata |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | L’obiettivo successivo della nostra trasferta è il Monte Rotondo (mt. 2622), seconda vetta più alta della Corsica dopo il Monte Cinto. Avevamo pianificato l’itinerario dal versante nord, salendo cioè dalla turistica Vallè de la Restonica che si dirama da Corte, ma una recente alluvione ha fatto crollare un ponte interrompendo la via di comunicazione. Perciò decidiamo di effettuare l’ascensione dal versante opposto, più lunga ma meno frequentata ma che si rivelerà comunque molto bella grazie alla varietà degli ambienti attraversati. Arrivando da Corte, pochi chilometri dopo Venaco, appena prima dell’altissimo viadotto imbocchiamo la stradina D723 che a destra s’infila nello spettacolare canyon, dove scorre il torrente Verjello. Arrivati a quota 1055 metri la viuzza termina lasciando il posto ad un sentiero, dove non resta altra alternativa che caricarci gli sci a spalla. Ci addentriamo nella fitta foresta seguendo fedelmente il sentiero ben marcato camminando per circa 45 minuti, ma appena la vegetazione si dirada e la neve diventa continua calziamo gli sci. Passiamo da Bergeries de Gialghello e risaliamo il ripido pendio fino alla Bocca Tribali, (mt. 1590) ove la vista si apre su una serie di vette imbiancate e selvagge; continuiamo in falso piano immersi in una particolare vegetazione dove spiccano alcuni bellissimi esemplari di pino loricato, sfioriamo Bergeries Muraccioli, arrivando poi ad un bivio che coincide con la connessione dell’itinerario al GR20. Proseguiamo passando da Bergeries de Gialgo arrivando così in breve poco sopra il Refuge de Petra Piana, (mt. 1842) posto tappa del GR20; aggirando enormi blocchi rocciosi piatti, guadagniamo quota nella Valle di Pietra Piana, costeggiamo il Piano di Gialgo e continuiamo dirigendoci direttamente alla cima A Maniccia, che dai suoi 2496 metri è un balcone panoramico perfetto sulla nostra meta più importante. Dopo una breve pausa iniziamo a sciare sulla dorsale, buttandoci poi in un verticale canalino che ci permette di arrivare proprio sul Lago Bellebone (mt. 2321). Rimesse le pelli riprendiamo la salita sul ripido pendio che porta al Col du Fer de Lance, dove spicca un grande monolite. Lasciati gli sci poco oltre il colle, proseguiamo con piccozza e ramponi affrontando la faticosa parte finale che con passaggi in cresta e delicati tagli di canaloni ci porta sulla fantastica vetta a quota 2622 metri. La soddisfazione e l’emozione è grande: tutto attorno a noi si estende a perdita d’occhio la grande catena montuosa che taglia l'isola da NO a SE, tuffandosi poi nel mare dalle meravigliose spiagge. A malincuore iniziamo a scendere verso il “gendarme roccioso”, da dove ha inizio un’eccitante sciata su neve remollata al punto giusto, regalandoci strepitose serpentine sui bei pendii lungo la Valle di Monte Rotondo. In corrispondenza di Bergeries de Muraccioli ci ritroviamo sulle tracce della mattina che seguiamo fino al punto di partenza. Giunti al pulmino brindiamo con abbondante birra Còrsa al grande obiettivo raggiunto che ci ha regalato emozioni indimenticabili.
GALLERIA FOTOGRAFICA E VIDEO: http://www.percorsimtbvalbrembana.it/stagione-2017.html |
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