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   PAN DI ZUCCHERO m 3507 DALLA STUBAITAL, 07/05/2016
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Onicer  Alpe      
Gita  PAN DI ZUCCHERO m 3507 DALLA STUBAITAL
Regione  Austria
Partenza  Mutterberg  (2800 m)
Quota arrivo  3507 m
Dislivello  700 m
Difficoltà  MSA
Esposizione in salita  Varia
Esposizione in discesa  Varia
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Trasformata
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Dopo la salita alla Wildspitze di aprile, la nostra esplorazione del Tirolo continua con la valle dello Stubai (Stubaital). Lo Zuckerhutl, è la cima più alta di questo gruppo di montagne, conosciute come Alpi dello Stubai (Breonie occidentali) e comprese tra il Passo del Brennero ad Ovest e le Otztaler Alpen ad est. Sul lato Italiano lo Zuckerhutl è noto col nome di Pan di Zucchero, ed i ghiacciai che scendono su questo versante hanno dato origine alle note valli di Vipiteno: Val Ridanna, Val di Giovo e Val di Fleres. Mentre L'accesso al Pan di Zucchero dal versante italiano risulta lungo, faticoso, e tutto da guadagnare, sul lato austriaco gli impianti del comprensorio sciistico del Stubaier Gletscher permettono di evitare interamente il lungo avvicinamento rendendo possibile compiere questa bella salita, in giornata anche per noi della Pianura Padana.
Con Paolo, fortissimo scialpinista del lambrusco, meditiamo un'idea apparentemente folle. Il tempo risicatissimo che abbiamo a disposizione, con un coprifuoco nel pomeriggio di domenica, ci impongono un bel timing della salita. Per rispettare i tempi dobbiam essere in vetta giusto all'ora di colazione!
Partiamo a notte fonda da Formigine e mentre risaliamo la parte bassa della Stubaital già ci appare il ghiacciaio del Sulzenauferner, bianchissimo, da cui spuntano il Pan di Zucchero e la Cima del Prete. Alle 7.10 siamo tra i primi al parcheggio ed un 'ovovia a due tronconi ed una seggiovia ci depositano al passo dello Jochdohle. La giornata è splendida, ed il solo panorama sul Tirolo vale già il viaggio. Ci abbassiamo nel vallone sottostante con un ripido traverso, poi risalendo dolcii penddi e valicando il Pfaffenjoch, siamo finalmente nel pianoro del ghiacciaio di Sulzenau. Siamo praticamente soli, ci precedono solo 3/4 scialpinisti che si disperderanno velocemente, e ci godiamo il silenzio del circondario che ci abbraccia. Davanti a noi la catena nord del Pan di Zuccero, separata dalla vicina Cima del Prete da un piccolo colle, poco dietro si eleva la bastionata rocciosa della Cima di Malavalle e Cima Libera. A nord, 2500 m sotto di noi, osserviamo con un punto di vista invertito rispetto a poche ore prima, la linea verde della Valle di Stubai che contrasta con il bianco della neve circostante. Ad est si estende lo sconfinato gruppo delle Otztaler Alpen dove svettano le cime della Wilspitze, Pallabianca ed il Gruppo del Similaun e Cime Nere. Cambiamo assetto, e con piccozza e ramponi saliamo il ripido canale (tratti a 45°) sino alla imponente croce di vetta. Consumiamo la nostra colazione, mentre sul ghiacciaio spuntano decine e decine di scialpinisti. Tornati al colle, un rapido sguardo all'orologio non ci permette di fare altro, lasciamo l'ormai caotica cima del Pan di Zucchero e mentre tutti sono ancora impegnati in salita noi iniziamo la discesa. La neve in alto ed a nord tiene bene e riusciamo a fare anche qualche curva su powder. Al sole invece fa davvero caldo e la neve smolla parecchio. Risaliti al Fernaujoch, si scende velocemente per le piste sino all'ultimo troncone dell'ovovia che ci riporta a Mutterberg. Sono le 14.00, e deliziati dalla nostra colazione ci rimettiamo in marcia verso casa. Una nuova valle visitata ed un'altra bella cima salita, ci stiamo prendendo gusto con queste cime Tirolesi e sicuramente torneremo per altre "appetibili" mete.
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