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   Traversata del Piz Cavrin est + Cima Soliva, 20/03/2016
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Onicer  Giacomo cordamolla      
Gita  Traversata del Piz Cavrin est + Cima Soliva
Regione  Lombardia
Partenza  Centrale Vedello  (1050 m)
Quota arrivo  2710 m
Dislivello  2060 m
Difficoltà  OSA
Esposizione in salita  Nord-Ovest
Esposizione in discesa  Nord-Ovest
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Farinosa
Altra neve  Crostosa
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Inserisco questo report con tremendo ritardo giusto per dare uno spunto.
Con Luca e Marzio siam partiti dal primo tornante sopra Vedello e abbiam seguito la classica strada che passa per Agneda e poi abbiam siam saliti verso la diga di Scais. Lasciato il bivio per il Mambretti poco sopra abbiam fatto un errore gigantesco imboccando la non la stradina che fa il tornante sopra la tettoia dove passa il trenino di servizio ma ci siam infilati proprio nel piazzale verso la rotaia. Convinti di poter rientrare poco sopra ci siam infilati in galleria ma abbiam presto capito che non sarebbe stata cosa facile poter ritornare sulla strada. Testardi abbiam provato a deviare a dx (salendo) e per bosco ripido siam arrivati a un canale di scolo in cemento che attraversato (benedetta la betulla che ci ha permesso di salire un muro bello alto) ci ha permesso di rientrare sull’agognato tracciato 2 tornanti sotto il muro. Da lì abbiam seguito poi la strada tracciata che porta alle ex miniere di uranio. Siam saliti poi, sempre su traccia, verso la divisione dei valloni che portano alla Cima Soliva e al Cavrin (quota 2050 m circa, poco sopra l’arrivo della vecchia teleferica di servizio). Lasciate le tracce abbiam poi imboccato il vallone verso il Cavrin tracciando tutto. Fino al canale finale era presente una bella farina fonda, poi il canale era in neve scaricata e un poco crostosa; Marzio è salito bene in sci, io e Luca siam saliti più a fatica sfondando a tratti un bel po’ con i ramponi. Giunti sullo spartiacque con la Val Seriana siam poi saliti brevemente fino in vetta su facile cresta di roccette un po’ mobili.
Su mia idea siam poi scesi direttamente dalla cima in sci (io pochissimo sotto perché ho sempre la fobia che mi parta qualcosa a calzare gli attrezzi sullo stretto) su bella farina fino al ripiano sospeso poco sotto la vetta. Stando poi sul lato sud su neve portante/crostosa/scaricata a tratti siam scesi chi più chi meno cauto fino al colle fra il Cavrin est e il Cavrin (rischio di bucare in curva con possibile caduta che si sarebbe potuta protrarre su pericolosi salti di rocce che sovrastano il canale di salita). Dal colle farinone bomba su pendenze ideali sul canale NNE fino alla traccia per la Soliva e poco oltre (ultima strettoia con rocce affioranti da fare un poco a scaletta in dx orografica pena la demolizione delle solette) – quota 2250 m circa.
Risalita poi fino al colle fra il Cavrin est e la Soliva dove la traccia (credo di Mirko e co.) si esauriva. Da lì su neve ventata/trasformata siam poi saliti fino sotto le rocce sommitali depositando gli sci. Su rocce un poco rotte, neve e erba siam saliti in cima (no ramponi).
Discesa a ritroso fino al deposito e poi bella sciata prima su trasformata/ventata sino al colle (occhio ai sassi in alto) e poi stando in sx orografica ancora bella farina. Solo in basso quasi sul fondovalle (sotto l’incrocio degli itinerari Soliva-Cavrin est) era presente un po’ di crosta a tratti. Dal fondovalle abbiam divallato su stradina senza grosse spinte fino al muro della diga, poi discesa fino alla piana di Agneda stile ski cross (bel divertimento nei tornanti con la mano quasi in terra a toccare l’interno curva). La piana l’abbiam passata pattinando (fatica sì ma neanche troppa) e poi su stradina in breve all’auto.

FOTO
1)Dalla cima Soliva la discesa dal Piz Cavrin est al ripiano sospeso poco sotto la vetta
2)Il canale NNE del Piz Cavrin dal vallone verso la cima Soliva (la foto non rende pendenza e affioramenti rocciosi)
3)La traccia per la cima Soliva vista dal Piz Cavrin est
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