|
Tentativo cima di Pradazzo - Cima di Stavei, 19/03/2016 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Giacomo cordamolla |
Gita | Tentativo cima di Pradazzo - Cima di Stavei |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Volpaia (sotto Vermiglio) (1195 m) |
Quota arrivo | 2760 m |
Dislivello | 2060 m |
Difficoltà | BSA+ |
Esposizione in salita | Nord |
Esposizione in discesa | Nord |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Farinosa |
Altra neve | Variabile |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Siam partiti dall’agriturismo Volpaia, poco sotto Vermiglio (venendo dal Tonale scendere a destra per Stavel/Velon fino a incontrare le indicazioni per Volpaia). Dopo aver attraversato brevemente la pista da fondo (da seguire brevemente in direzione ovest) abbiam imboccato la stradina per il lago di Barco (qui abbastanza pistata). Giunti a 1500 m circa dopo aver passato il ponte sulla Val di Palù abbiam deviato a destra su mulattiera ripida che rientra poi su stradina più larga giungendo in breve ai bei Masi Palù (è possibile imboccare anche un altro bivio, segnalato, che porta allo stesso punto più dolcemente seguendo sempre la stradina più larga). Da lì abbiam seguito il corso del torrente lasciando a sinistra una traccia più marcata infilandoci sempre lungo il torrente su una traccia vecchia un poco scomoda (ripida) che ci ha portato alla bella spianata denominata “Pradac”. La traccia andava ad esaurisi sotto le pareti di Cima Pradazzo – Cima Palù ma abbiamo potuto sfruttarla ancora un poco sino a circa 2350 m circa. Da qui abbiam cercato il passaggio per salire sulla dorsale che divide la Val di Palù e la Val di Barco. Abbiam individuato un canalino che sembrava il più abbordabile (non lo si vede finchè non ci si arriva quasi sotto) e l’abbiam risalito a ramponi (qualche colata di ghiaccio a tratti ma salibile bene). Giunti sulla dorsale ampia l’abbiam risalita brevemente fino a un canale esposto a est che scende in val di Barco.
L’abbiam sceso (farina pesantina nei primi metri in cui stare attenti per non toccare sassi) e poi siam scesi verso la Val di Barco prima su un pendio sospeso e poi cercando il passaggio fra roccette affioranti (è più comodo subito fatto il breve canale iniziale fare un traverso ascendente esposto a est). Dopo aver ripellato poco sopra il lago Piccolo abbiam tracciato in farina tutto il tratto che porta alla cresta est della cima di Pradazzo (ultimo tratto faticoso su neve inconsistente), raggiunta verso i 2750 m. La cresta, che da qui appare abbastanza ostica, era oltretutto piena di neve inconsistente appoggiata su placche; abbiam quindi iniziato a risalirla quasi sicuri di non poter arrivare in cima viste le condizioni. Abbiamo risalito il primissimo breve risalto e, vista anche la neve pesante sul lato val di Bon (zoccolo pauroso quasi ad ogni passo), abbiam quasi subito desistito. Tornati agli sci siam quindi scesi in Val di Barco su farina molto bella e pendenze ideali, ritornando al lago Piccolo. Qui abbiam deciso di risalire alla cima di Stavei. Rimesse le pelli siam quindi saliti su neve un poco crostosa a tratti fino al canale che ci ha portato (con un tratto a piedi senza ramponi) sulla cresta SSO della montagna. Prima di raggiungerla abbiam tagliato sul lato ovest fino a raggiungere prima l’anticima sud e poi, dopo breve discesina (con pelli montate) siam approdati in vetta. Molto bello il colpo d’occhio da qui sulla Val Caldura e le sue vette. Dopo esser tornati all’anticima sud abbiamo iniziato la discesa su neve trasformata bella. Il canale l’abbiam sceso un poco in derapata visto il fondo irregolare a causa delle scariche e poi siam scesi su neve portante/crostosa a tratti fino nuovamente al lago Piccolo. Da li cercando di stare in sx orografica abbiam sciato praticamente sempre in bella farina fino al lago di Barco. Dopo averlo attraversato fino al ponticello sull’emissario abbiam sceso il bosco non troppo fitto fino alla Mandra di Barco. Siam poi rientrati su stradina (tratti in piano un po’ faticosi con neve trasformata) ritornando al percorso fatto in mattinata e poi scendendo sempre su stradina ora più scorrevole fino a rientrare all’auto. FOTO 1) Prossimi al visibile canale di passaggio val di Palù - val di Barco 2) Il tratto fra la dorsale Val di Palù – Val di Barco e la cima di Pradazzo 3) La linea per la cima di Stavei CONSIDERAZIONI Ho scoperto un gran bel posto praticamente deserto (non una traccia manco vecchia in val di Barco e 2 ormai vecchie in Val di Palù che però si fermavano sotto le pareti) e ho trovato gran spunti per gite future. Le condizioni ottime si riferiscono alla parte sciistica; quella alpinistica direi che sta sul mediocre andante. PARTECIPANTI: Io e njek |
Report visto | 2186 volte |
Immagini | |
Fotoreport | |