Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Elbrus (Caucaso, Russia), 04/06/2015
Inserisci report
Onicer  Franz      
Gita  Elbrus (Caucaso, Russia)
Regione  Altro
Partenza  Azau, valle di Baksan  (3750 m)
Quota arrivo  5642 m
Dislivello  1900 m
Difficoltà  BSA
Esposizione in salita  Sud
Esposizione in discesa  Sud
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Trasformata
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Spedizione sciistica al Monte Elbrus, 5642m, in Caucaso, Russia. Un po’ di numeri, spunti e suggerimenti.
Noi siam stati in giro 9 giorni da sabato a domenica. Eravamo in 11 (che vuol dire dividere certe spese come trasferimenti e bagagli) e siam partiti da Venezia. Avere il visto (come gruppo) è facile, ma non sempre scontato. L’anno scorso ad esempio coi disordini in Ucraina era più difficile. È abbastanza obbligatorio prendere una guida e appoggiarsi ad una agenzia locale (noi “Elbrus Travel”) anche “semplicemente” per la lingua. Non tutti parlano inglese, anche negli esercizi pubblici, e soprattutto ci sono diversi posti di blocco con militari armati… L’aeroporto più vicino è Mineralnyye Vody e dista 150 km dalla Valle di Baksan. L’agenzia organizza un servizio di furgoncini con autista privato (che guida in maniera spericolata!!!) che effettuano il trasporto all’andata e al ritorno. Noi siamo arrivati a Terskol, in località Cheget, per pernottare all’albergo Eden. Da qui ad Azau e con gli impianti (due funivie e una seggiovia o – meglio –gatto delle nevi) a Garabashi a 3750m. Sistemazione in container accoglienti (8 posti l’uno) e due cuoche per noi. Ovviamente a tutto ha pensato l’agenzia. Da qui i servizi motoslitta/gatto delle nevi per le Pastukhov’s rocks, 4750m (o sotto, 4100m, o sopra, 5200m) sono extra e costano all’incirca 500 € a comitiva.
Il periodo di salita comincia fin da aprile-maggio, ma il momento migliore pare essere comunque giugno poiché si trova meno ghiaccio e neve più sciabile. Generalmente non si arriva in cima sci ai piedi per il ghiaccio: c’è sempre una bella traccia con anche delle corde fisse e pure delle bandierine sul percorso. Al colle, 5354 m, c’è un ricovero di emergenza (Red Fox Shelter), ma non è aereato, quindi attenzione alla permanenza troppo lunga. In ogni caso un riparo comodo viste le bufere e le tempeste frequenti in zona.
Le previsioni meteo della zona risultano poco attendibili. Non per una carenza nella previsioni, ma proprio per la variabilità intrinseca legata alle velocissime correnti di W-SW che provengono dal Mar Nero. Noi abbiam visto passare da pioggia, a nebbia, a neve, a sole nel giro di poche mezz’ore. Tutto sommato siamo stati molto fortunati e su 5 giorni di permanenza a Garabashi 4 erano per la maggior parte di sole.
Abbiamo usato comunque siti di taglio mondiale per le previsioni (e anche la guida locale).
https://www.meteoblue.com/it/tempo/mappa/precipitazione/caucasus
https://www.meteoblue.com/it/tempo/previsioni/settimana/mount-elbrus_russia_563532
http://www.mountain-forecast.com/peaks/Mount-Elbrus/forecasts/5642
L’idea iniziale era quella di effettuare la traversata sud-nord della montagna (purtroppo naufragata per bufera). Il versante sud è molto “civilizzato” e sinceramente non molto attraente. Per contro quello nord è glaciale e selvaggio. Esiste un rifugio a 3800m (Oleynikov hut) che però apre solo su “prenotazione”. In seguito si arriva a 2500m dove comincia la strada che per una valle parallela riporta a Mineralnyye Vody. Ovviamente l’agenzia cura anche questa parte facoltativa (con un sovrapprezzo di 150 € a persona).
La guida locale che ci ha seguito durante la salita ha seguito un programma piuttosto rigido di acclimatamento: primo giorno fino a 4300, secondo fino a 4750, terzo di riposo, quarto e quinto per il tentativo alla vetta. Noi abbiamo saltato un giorno iniziale (per via della cancellazione del volo) che prevedeva la classica salita al Cheget a 3400m (con impianti). Salita “inutile”, ma interessante quantomeno per il panorama sull’Elbrus trovandosi sul versante opposto.
Noi dopo la salita alla montagna siamo tornati verso Mineralnyye Vody, fermandoci però a Pyatogorsk, cittadina più grande ed attraente, anche se non un granché, però con diversi edifici, chiese e ristoranti meritevoli. Pernottamento all’Hotel Intourist e 45 minuti di viaggio per l’aeroporto.
Ovviamente merita assolutamente la visita di Mosca dato che molti voli ci fanno scalo. Anche qui è altamente consigliabile prendere una guida, quella nostra parlante italiano era ottima. Una notte però a Mosca costa troppo…e visto che prima si dà la priorità alla salita noi abbiamo lasciato per questa visita solo l’ultimo giorno. Quindi dall’aeroporto la mattina con pulmino per tornarci a sera.
In tutto, con diversi extra (souvenir, pranzi, cibo e bevande) la spesa globale è stata di circa 2000 €. Buon Elbrus a tutti! DASVIDANIA!!!
Report visto  2188 volte
Immagini             

[ Clicca sulla foto per ingrandire ]
Fotoreport  Clicca qui per andare al foto-report