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   Chaputschin, 22/04/2015
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Onicer  sci..miot      
Gita  Chaputschin
Regione  Svizzera
Partenza  Sils Maria  (1800 m)
Quota arrivo  3386 m
Dislivello  1970 m
Difficoltà  BSA
Esposizione in salita  Nord-Ovest
Esposizione in discesa  Nord-Ovest
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Trasformata
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Salita da dedicare alla graziosa ragazza del bar Kamino di Piuro o dintorni, che alle 5 era sul pezzo offrendoci brioches calde e cappuccino, l’unica saracinesca alzata a quell’ora, un monumento!
… Alla fine oggi siamo solo io e il Lev, che già si lamenta di essere a pezzi perché ieri ha lavorato ( non è più abituato, povero…)
Al parcheggio della funivia (Furtschellas) intanto che ci prepariamo, da una macchina scendono 3 allegri pensionati from Bergum con ai piedi già gli scarponi, zaino leggero, in 2 minuti sono in pista… noi intanto ci perdiamo in considerazioni tipo crema +30 o crema +50
Saliamo sulla strada che immette sulle piste (ormai chiuse), la neve e bella dura ma si riesce a salire senza lame…Il Lev come al solito parte sparato devo tiragli il guinzaglio. Dalla prima stazione intermedia, imbocchiamo la pista di SX (salendo). Andiamo spediti cercando invano di rientrare sul tre fuggitivi e dopo poco siamo al colle sopra la stazione di arrivo della funivia (2790 mt)... Noi ansimiamo come due pesci nel cestino da pesca invece i bergamaschi belli freschi scappano già giù verso il Plaun da las Furtschellas (hanno prenotato crostini di polenta e prosecco in vetta per le 10.30 e non possono mancare) Al colle ci fermiamo per un primo primo banchetto guardando la lunga piana che si distende sotto di noi … ggi mi sa che dovremo ripassare la tecnica classica dello sci da fondo!
Via le pelli, giù sulla diagonale che ci porta al primo lago (Lej Sgrischus ) …. Sul traverso il Lev è rigido come un osso di coniglio e arriva che ha le gambe devastate.
Continuiamo sul piano fino al secondo lago (Lej Alv -2639 mt) (stare alti secondo noi fa guadagnare poco e stanca di più) Qui si deve svoltare a SX e risalire i ripidi pendii e qui arriva il dilemma: risaliamo dal canale SX che si dirama da meta lago come da cartina o su quello di DX che ci sembra meno ripido ?? discussione modello talkshow politico.. manca solo Mentana come moderatore(poi scopriremo che sono più o meno la stessa cosa).
Mi avvio immerso nella contemplazione del luogo intanto il Lev monta le lame 4x4, qui la neve è a tratti più dura.. arrivo ad un primo spiano a quota 2940 e li grido “LEV dove sei ?” sotto mi risponde un guaito leggero (altro che stanco per il lavoro, sono i suoi randagismi notturni che lo conciano cosi) Secondo strappo fino al colle (3095 mt) da dove si può vedere tutta la parte superiore del percorso … Da qui con il binocolo osservo i bergamaschi lontani che si affrettano sul dosso finale del Chaputschin, mentre un cameriere dall’ alto (anche lui di Foppolo) li esorta “So ‘de che… dai forsa, forsa sschet…!”
Intanto che il LEV raggiunge il colle, dove gli ho lasciato due biscotti al pollo, io divago un po’ e salgo sulla cima del Lej Alv , l’idea era poi di attraversare su cresta e raggiungere il Lev sull’itinerario classico, ma ahimè non sono un Alpinista e quindi mi tocca ridiscendere… Il ghiacciaio (Vadrettin dal Chaputschin) é ben chiuso e la neve ancora bella dura e poco prima del deposito zaini riacciuffo il guinzaglio del Lev che appare piuttosto provato.
I bergamaschi sono già in assetto da discesa mentre noi tiriamo fuori le istruzioni per calzare i ramponi e una flebo di zucchero… Saliamo per breve canalino ripido ma ben pedonato e voilà siamo sull’ultima brevissima spalla che porta alla vetta. Del barista neppure più l’ombra, ad accoglierci solo qualche briciola caduta e un grande ometto di pietra … salve !
Oggi lo spazio negli occhi non è sufficiente per inquadrare tutte le bellissime montagne che si vedono da qui, si spazia dal gruppo del Bernina, al Disgrazia, allo Julier e in lontananza, il Rosa, il Vallese e chi più ne conti… Rimaniamo seduti, rapiti da tanta bellezza e intanto, come si fa al cinema, le nostre dita si tuffano nel sacchetto e la bocca mastica.. uvetta uova, e crackers...
Lev ? Leeeev… ?? sdraiato, si è addormentato …. ! Allora gli sussurro la parolina magica ‘discesa’ e in un lampo me lo ritrovo giù sotto con sci ai piedi, accucciato, con occhi che dicono “dai dai partiamo” !
La neve nonostante l’ora tiene bene, sulle parti più a NO è ancora duretta ma dove ha preso il sole è una goduria, portante sotto con cremina sopra !!
Il Lev fa due curve strette ma poi la sua natura di snowboarder lo cattura , e allora via diritto come una pallottola… la metamorfosi! Da parte mia cerco di compensare inanellando serpentine strette strette... hop hop hop sci..miot !! “Siamo già giù al lago?” nooooooo… !! “ ‘mo pianone e poi risalire al colle… ?” doppio nooooooooo !! ? “Chiamiamo la REGA ? quanto hai intasca Lev…” “incamminiamoci va…” ! caldo tropicale... maglietta... fortunatamente non si affonda.
La risalita al colle è un film a rallentatore, quando siamo su ci abbracciamo come se fossimo di nuovo in vetta.
Cambiate le gomme, ci prepariamo per la bella discesa sul Sils Maria.. un po’ sulla pista un po’ fuori.. Qui il Lev cerca lo slalom speciale tra paletti immaginari e attacca come se ci fosse una ‘manche’ sola, anche io mi diverto con qualche salto qua e là… una gran bella sciata davvero… sci ai piedi fino al posteggio…
Lev dopo fermiamoci a spedire una cartolina in paradiso per salutare e ringraziare di questa fantastica giornata
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