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   Cima Cece + discesa a N, 19/02/2015
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Onicer  Giacomo cordamolla      
Gita  Cima Cece + discesa a N
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Predazzo ristorante Miola  (1120 m)
Quota arrivo  2754 m
Dislivello  2150 m
Difficoltà  BS+
Esposizione in salita  Varia
Esposizione in discesa  Varia
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Farinosa
Altra neve  Farinosa
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Trasferta in val di Fiemme questo giovedì (alla fine saran 2 orette scarse da BS centro).
Siam partiti da poco sopra Predazzo, presso il ristorante Miola. Da qui la strada per malga Valmaggiore è sbarrata.
Dopo 10-15 minuti a piedi sulla stradina siam saliti con gli sci su di essa. La pendenza è molto lieve e lo sviluppo fino alla fine della piana della malga Valmaggiore è deciso (forse abbiam capito perchè si fa la gita solitamente in primavera quando si può giungere qui in auto). Da qui si sale dapprima in un bel bosco su una mulattiera che inizia a salire un po' meglio e poi, dalla località Pozze (circa 1800) entriamo nel bel vallone che porta alla forcella Valmaggiore. E' (o meglio era) già presente una traccia di martedì, solo un poco ripida a tratti. Giunti a poco dalla forcella suddetta imbocchiamo verso est (esp ovest) un canale che ci fa sbucare in un pianoro poco sotto il bel Dente di Cece. Da qui intuitivamente in un bel vallone siam arrivati poco sotto la visibile vetta, difesa da una fascia rocciosa ampia. A sx di questa abbiam salito il breve canalino (sci ai piedi) con esposizione sud. Sbucati sulla dorsale siam saliti con gli sci fino poco sotto la vetta (raggiunta con 40-50 m di dislivello a piedi, chi con e chi senza ramponi).
In discesa siam ritornati al deposito sci (era fattibile anche con gli sci ma ormai li avevamo lasciati sotto) e poi ci siam fatti invogliare dai pendii in ombra sul lato NNE. Abbiam provato a forzare il passaggio diretto dal deposito sci ma non pareva ben sicuro e innevato (roccette affioranti all'inizio). Allora siam ridiscesi un poco sulla dorsale NO e poi siam divallati con un diagonale sempre in dir. NO. Siam sbucati su un canalino ripido (farina su fondo duro), a occhio e croce sui 40° o poco più (forse tratto OS). Scesi su esso fino a metà abbiam poi ritraversato a NO uscendone in diagonale (l'ultimo tratto si stringeva e forse c'era qualche roccetta). Da lì in giù è stata una discesa più semplice su una neve farinosa fantastica (cercando di stare sempre in ombra con un paio di diagonali) su un pendio NNE. Siam scesi sino alla bella conca sotto Cima Valbona (non avendo il viaggio di ritorno sarebbe valsa la pena fare anche quella) a poca distanza dal lago Caserina.
Siam poi risaliti (poco più di 500 m) tracciando (faticosamente solo i primi 100 m). In alto ci siam mantenuti più a ovest rispetto alla discesa, rimontando nella parte finale un dosso che ci ha riportato sulla dorsale che abbiam percorso sci ai piedi (non comodissima ma fattibile) verso SE sino a poco dalle tracce di salita. Da lì siam scesi su buona neve trasformata (rari accenni di crosta dove c'era meno pendenza) sul percorso fatto in mattinata. Dai 2350 in giù, in vista del Dente di Cece, bisogna fare attenzione soprattutto ai piani, dove non c'è molta neve (più che la quantità che non è scarsissima mi sa che è stato il lavoro del vento). La neve comunque in qualità si è mantenuta molto buona (farinosa all'ombra e trasformata al sole cercando le pendenze un po' più accentuate). Giunti alle pozze di quota 1800 abbiam fatto un breve ma bel taglio (1 traccia presente) nel rado bosco, sciando su sassoni alti ben coperti di farina (adesso va di moda chiamarli pillows). Da lì in giù prima su mulattiera divertente, poi spingendo parecchio sulla piana di Valmaggiore, siam riapprodati alla stradina in lieve pendenza (qui non si spinge nulla, almeno in traccia) che ci ha riportati alla fine della neve e in breve all'auto sci in spalla.

La valutazione buona sulle condizioni risente soprattutto della poca neve presente sul tratto da 2350 a 1950 (da poco sopra il Dente di Cece a poco sopra le pozze a 1800 m), tratto in cui bisogna scendere un po' cauti (qualche toccatina leggera io l'ho data). Fosse solo per la qualità della neve ottimo ci potrebbe anche stare.

Foto:
1)il Dente di Cece visto salendo, sullo sfondo Cima d'Asta
2)qualità neve nella discesa a N, qui siam verso i 2300 m
3)risaliti sulla dorsale il punto dove abbiam spellato e la cima dietro

Partecipanti: Giacomo, Luca (njek), Marzio (mmalanc)
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