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   Pizzo Scalino, 04/03/2007
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Onicer  GIO64      
Gita  Pizzo Scalino
Regione  Lombardia
Partenza  2 galleria sulla strada per Campo Moro  (1930 m)
Quota arrivo  3323 m
Dislivello  1400 m
Difficoltà  BSA
Esposizione in salita  Nord-Ovest
Esposizione in discesa  Nord-Ovest
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Variabile
Altra neve  Variabile
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Vista la situazione neve e il bolltettino valanghe,e nell'indecisione su quale meta scegliere, optiamo per questa superclassicissima salita, che si rileverà azzeccatissima.
Si mettono gli sci dalla macchina, la copertura nevosa non è abbondante , ma più che sufficente .La traccia e superbattuta ( domenica sull' itinerario almeno 150 persone),la cresta finale è ben tracciata anche se è ancora carica di neve e pur non presentando grosse difficoltà, vista l' esposizione bisogna stare sempre all'occhio.
Giornata splendida con una leggera brezza ,in alcuni momenti fastidiosa.
Verso mezzogiorno è intervenuto l'elisoccorso ,per recuperare uno scialpinista che si è infortunato durante la discesa del ghiacciaio.
Salita:
Imboccata la stradetta innevata che si diparte sulla destra dopo la seconda galleria che conduce a Campo moro, con alcuni tornanti si supera il limite boschivo per raggiungere l'Alpe Campascio m. 2078, dal quale il panorama si apre sugli altopiani della zona e, in particolare, sulle impressionanti seraccate del Ghiacciaio di Fellaria. Lasciata a destra la traccia per il Rifugio Cristina, si prosegue verso ovest costeggiando un dosso con radi larici fino a trovarsi davanti a un torrente. Attraversato il corso d'acqua tramite un ponticello si punta al baitone situato sulla sinistra e, raggiuntolo, si prosegue per dossi arrotondati fino ad una grande spianata. Costeggiato il pianoro sulla destra ci si porta ai piedi dell'ampio pendio del Cornetto (m. 2300 circa). La linea di salita si mantiene sempre a sinistra delle rocce sommitali del Cornetto, ben distinguibili in alto. Risalito quasi per intero il grande versante, e in particolare il punto in cui esso aumenta la propria pendenza, si obliqua a sinistra oltrepassando un canalone poco marcato per portarsi sulla sua sponda opposta e guadagnare, su terreno via via meno ripido, la grande conca generata da un ramo secondario del Ghiacciaio del Pizzo Scalino. Lasciate a destra le rocce del Cornetto m. 2848 si affronta un traverso a sinistra tendente a superare un'impennata del ghiacciaio oltre la quale ci si viene a trovare sul plateau del ghiacciaio. Risalendo verso sud la distesa innevata (attenzione ad alcuni grandi crepacci, generalmente ben visibili ed evitabili) si raggiunge la grande crepaccia terminale. Con qualche cautela si supera l'ostacolo, generalmente tramite un affidabile ponte di neve, per affrontare il ripido pendio finale alla sommità del quale si tocca la Spalla m. 3228. Qui termina l'escursione sciistica; se siete attrezzati con ramponi e piccozza e avete ancora energia, è consigliabile raggiungere la vetta del Pizzo Scalino m. 3323, dalla quale si gode di uno dei migliori panorami della Valmalenco. La breve ascensione si svolge inizialmente lungo la cresta spartiacque poi, quando questa diviene più impegnativa, per facili roccette e neve a sinistra della stessa fino a calcare la sommità, presso la quale si trova una grande croce metallica.
Discesa piacevole su vari tipi di neve, in alto al ghiacciaio ancora farina ( leggermente pesante),più in basso leggera crosta e tratti compattata del vento ,poi più sotto trasformata e sul sentiero di rientro tipo pista.
Nota negativa il rientro in Brianza con notevole traffico e relative code.
Partecipanti :Gigi,Alfredo,Valeriano,Natale,Maria e io
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