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   Pizzo del Diavolo della Malgina, per il canalone della Malgina, 25/05/2014
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Onicer  Giacomo cordamolla      
Gita  Pizzo del Diavolo della Malgina, per il canalone della Malgina
Regione  Lombardia
Partenza  La Paiosa (Val Malgina)  (690 m)
Quota arrivo  2926 m
Dislivello  2240 m
Difficoltà  BSA
Esposizione in salita  Nord
Esposizione in discesa  Nord
Itinerari collegati  Pizzo del Diavolo della Malgina (2926m), per il canalone della Malgina
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Trasformata
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Buono
Commento Gita già recensita in recenti report, quindi aggiungo solo qualche consiglio.
A La Paiosa è presente un divieto di transito per la strada che porta in Val Malgina. Io son salito (in discesa ho accettato volentieri un passaggio da un gruppo di bormini che saluto) a piedi, però alcuni salivano in auto, e la multa non l’hanno presa (si dice che la forestale non bazzichi molto in zona). La strada per il mio punto di vista necessita di auto abbastanza alte e con una prima marcia abbastanza corta, per star tranquilli direi meglio con 4x4. Comunque se uno sale con buon passo il guadagno secondo me è minimo (non ci vogliono assolutamente i 50 minuti dichiarati su certe relazioni). Consiglio di salire con scarpe da corsa, visto che le si può comodamente tenere fino alla prima neve del canalone (appena sopra sx si vede la baita Paltani – circa 1200 m), dove ci si cambia comodamente.
La salita del canalone io l’ho fatta perlopiù con gli sci (no rampanti), la neve non era durissima e abbastanza pulita e regolare (considerando che siamo in un canalone di valanga). In un tratto a metà più ripido ho comunque preferito salire a piedi, senza ramponi. Poco prima del passo dell’Omo di Malgina ho messo i ramponi per salire sul pendio esposto a est verso la cresta e poi la cima; volendo si può salire fino a 2700 comodi con gli sci, ma io ho preferito non metterli perché le pelli, ormai fradice, iniziavano a darmi qualche problema di scollamento in coda. Anche a piedi comunque è presente una bella traccia.
In discesa gli sci si possono calzare pochi metri sotto la vetta visto che sull’ultimissimo traverso sul lato verso il Barbellino si iniziano a sentire dei sassi sotto e oltretutto non è collegato con il pendio sottostante presentando qualche metro totalmente scoperto (in tutto saranno comunque sui 10-15 m di dislivello max senza sci). Da questo punto, giusto sulla cresta spartiacque, si può scendere su bel pendio diretto sul lato Val Malgina, su pendenze direi di 40° circa, oggi su neve smollata ma non sfondosa (discesa poco dopo le 10). Fatti i primi 100 m si rientra poi verso la cresta con una diagonale quasi in piano e si scia in scioltezza il pendio che porta al canalone.
Sul canalone in alto si trova bel firn poi, dove inizia a prendere pendenza, si entra nei tratti svalangati comunque ben lisci e puliti (io ho comunque portato un paio di sci non nuovissimi , visto che qualche sassetto raro c’è comunque). Direi che uno bravo a sciare su piste old style e gobbe si possa divertire alla grande anche qui.
Un’ultima cosa da segnalare è la presenza di qualche buco a cui porre attenzione durante la discesa (con il caldo credo che inevitabilmente peggiorerà in questo senso, con possibilità di qualche breve tratto scoperto).
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