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Piazzissima!, 25/05/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Vezz |
Gita | Piazzissima! |
Regione | Lombardia |
Partenza | Dintorni dell'Alpe Boron (1980 m) |
Quota arrivo | 3440 m |
Dislivello | 1500 m |
Difficoltà | OSA |
Esposizione in salita | Nord |
Esposizione in discesa | Nord |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Trasformata |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Un altro bel gitone giunge per me inaspettato in questa fine di stagione.
Sabato sera, col primo buio, saliamo in auto la strada della val Lia, fermandoci poco sotto l'alpe Borron e piantando le tende in uno spiazzo erboso nei pressi di una baita in vendita. L'indomani, percorriamo con gli sci in spalla il tratto rimanente di strada. Attraversiamo gorgoglianti torrenti di Levissima, scarrozzando gli sci ancora un centinaio di metri abbondanti su per la traccia estiva. Lo sguardo č costantemente rivolto a lei, regina indiscussa della valle e nostra meta odierna: la Piazzi. Le tinte dorate dell'alba ne infiammano la cima e ne colorano la candida veste. Con qualche saliscendi, in un contesto a dir poco favoloso, raggiungiamo il bivacco Cantoni, ancora semisepolto dalla neve. Perdiamo quota dirigendoci verso il passaggio obbligato d'accesso al ghiacciaio di Cardonnč. Il manto ben duro e il fondo in parte svalangato, mettono a dura prova l'equilibrio di chi, come me, opta per risalirlo sci ai piedi (pių comodo risalirlo a piedi). Ci si para ora dinnanzi il luminoso scenario dell'anfiteatro ad ovest della cima. Rimettiamo i rampanti per traversare verso est e portarci sotto la ripida pala sommitale. Con fatica ed attenzione, ci disegniamo ognuno la propria traiettoria. Io, traversando zone discretamente esposte, mi dirigo fino al colle immediatamente ad est dell'anticima rocciosa. Da qui, non manca molto alla cima; coi ramponi, inoltre, si progredisce bene e in maggior sicurezza. In compagnia di innocue nubi, dalla vetta lanciamo uno sguardo alla val Grosina e alle molteplici montagne ancora ben innevate. Per la discesa, superati senza particolari problemi i tratti pių ripidi e gelati, scegliamo di transitare sotto le seraccate superiori, traversando ad est: una bellissima discesa a curvoni su firn, impreziosita da lisce cunette residui di una vecchia valanga, ci deposita sul pianoro dell'alpe Borron. Solo dieci minuti di spallaggio ci separano dall'auto, li intraprendo con piacere: un'ottima occasione per ripensare alla splendida gita appena effettuata, con un occhio agli ancor pochi indizi di primavera presenti qua e lā. LE FOTO: 1- I ripidi pendii della cima Piazzi sono risvegliati dal primo sole. 2- Sul luminoso ghiacciaio di Cardonnč. Sullo sfondo i solchi della valle omonima (sx) e della val Lia (dx). 3- Firnone da urlo al termine della discesa diretta verso la val Lia. |
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