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   Tour del Frisozzo in senso antiorario, 25/04/2013
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Onicer  Giacomo cordamolla      
Gita  Tour del Frisozzo in senso antiorario
Regione  Lombardia
Partenza  Strada del Volano  (1231 m)
Quota arrivo  2694 m
Dislivello  2861 m
Difficoltà  BS
Esposizione in salita  Varia
Esposizione in discesa  Varia
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Marcia
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento In auto (normale utilitaria neanche altissima) siam arrivati al parcheggio alto prima delle rampe finali che precedono il Volano. Attenzione che poco oltre la strada è bloccata da un trattore per il taglio legna (occhio perchè non è segnalato e girare lì sul posto è fattibile ma non semplicissimo – provato personalmente!). Tra l'altro poco dopo il trattore sono ancora presenti ampi tratti di ghiaccio, quindi non conviene rischiare ancora per un po'.
Siam poi saliti sci a spalla sino a poco prima del bivio fra la mulattiera per malga del Dosso (sv 16) e quella (rosso-gialla) per il passo di Mezzamalga. Abbiam imboccato quest'ultima (più innevata) salendo sci ai piedi. Siam poi rientrati verso malga del Dosso (sentiero di raccordo), salendo su neve dura sino al bivacco Macherio (eventualmente utili i rampanti sotto di esso, ma si passa abbastanza comodamente anche senza) e poi al forcellino di Tredenus (sempre sci ai piedi).
Dal forcellino siam scesi verso la Val Dois, prima su un canale abbastanza stretto, poi su ampi pendii fino al ripiano di quota 2400 m (neve già remollata ma ben sciabile). Qui sono iniziate le incognite, che ben sapevamo di incontrare. Per forzare il passaggio verso il fondovalle abbiamo fatto vari pezzi sci a spalla (no ramponi e piccozza vista la neve ben scalfibile (ore 9 circa)) fra cenge e terrazzamenti (da fare solo con neve sicura e comunque con una certa attenzione). Siam poi finalmente approdati alla spianata nei pressi del laghetto delle Pile. Credo che il percorso migliore si svolga, dal ripiano a 2400 m, stando alti, in piano o leggerissima salita, sotto la cresta est del Frisozzo, attraversando su un ampio cengione che porta direttamente al passo Dernal (credo sia anche il percorso del sentiero estivo).
Dal lago prima citato siam poi saliti senza problemi di sorta poco sopra (ovest) del passo Dernal (rifugio Maria e Franco).
Siam poi scesi su neve bellissima fino alla pozza d'Arno, sciando su pendii ampissimi lungo la Val Ghilarda. Dalla pozza è iniziato il secondo tratto "incognito". Poco sotto il laghetto, imboccato il sentiero che porta sulla sponda N del lago d'Arno, ci siam fatti ingolosire da un canale innvetao e ci siam trovati ormai sul fondo dell'invaso (ora ancora vuoto), con conseguente mega ravanata per riguadagnare il tracciato corretto, nei pressi di 2 ponti (SEGUIRE SEMPRE IL SENTIERO, ANCHE SE PARE RISALIRE). Abbiam poi seguito tutta la sponda N su sentiero-stradina lunghissimo, fino ad attraversare poi il muro della diga.
Rimesse le pelli siam saliti prima brevemente in direzione S, in modo da evitare dei salti di roccia sopra il lago, e poi abbiam tagliato in leggera salita verso E entrando in Val Frisozzo circa 100 m sopra l'omonima malga. Qui si potrebbe giungere anche, dalla pozza d'Arno, attravresando la cresta N del Frisozzo a monte del dosso quotato 2250 (itinerario ben più breve e veloce del nostro ma del quale non sapevamo l'effettiva fattibilità). Siam poi risaliti infine verso il Forcellino del Dosso (lasciando la cima del Frisozzo ad un'altra volta).
Viste le numerose perdite di tempo erano ormai passate le 14 e siam scesi su neve ormai marcia, non comunque delle peggiori. Siam rientrati sulla mulattiera che collega quella verso Mezzamalga a malga del Dosso ma ci siam fatti ingolosire da tracce di local, quasi subito perse, che ci hanno fatto fare una ravanata epocale fra ontani, saltini di roccia, vallette (bagno annesso!) ecc. Siam così giunti ai prati poco più a est del Volano (NON ABBANDONERO' MAI PIU' LA MULATTIERA SOTTO I 1900 m) ed in breve all'auto.

Da dati gps (credo abbastanza affidabili confrontando anche con le cartine) abbiam fatto uno sviluppo di quasi 29 km. Consiglio ampiamente di seguire le 2 varianti indicate (quella che porta a Passo Dernal e quella che evita il periplo del lago d'Arno), in modo da accorciare il giro, rendendolo tra l'altro meno noioso.

Partecipanti: Giacomo e Marzio
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