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   Cop di Casa, 13/04/2013
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Onicer  Giacomo cordamolla      
Gita  Cop di Casa
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Pont d'Arnò  (1150 m)
Quota arrivo  2975 m
Dislivello  1920 m
Difficoltà  BSA
Esposizione in salita  Sud-Est
Esposizione in discesa  Sud-Est
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Farina pesante
Altra neve  Marcia
Rischio valanghe  3 - Marcato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Si parte ancora dal parcheggio basso (per salire a Ponte Pianone indispensabile auto bella alta e forse anche 4x4), comunque non è un problema, visto che la strada è, a parte qualche brevissimo tratto, ben innevata.
Stamattina poco prima delle 7 c'erano 0.5 °C, quindi siam saliti bene sulla strada parzialmente battuta (le grosse valanghe del lato sud della valle hanno perlopiù scaricato, ma non escludo che possa scendere ancora qualcosa viste le temperature in rialzo).
Dal rifugio (oggi il rifugista saliva ad aprire, credo per il we) siam poi saliti sulla traccia sulla sinistra orografica (attualmente credo più sicura visto che sopra non rimane molta neve che possa scaricare), ottimamente innevata.
Dal Pian Redont siamo andati poi ad imboccare il canalino ripido (quello classico per il Cop di Breguzzo), salito con ramponi su neve a tratti molle a tratti dura ma che si riusciva a incidere (a chi interessasse la catena in alto è parzialmente fuori). Sopra poi siam saliti sugli ampi pendii su neve prima un po' sfondosa poi (circa dai 2250-2300 m) tracciando su neve recente su fondo compatto, via via in quantità sempre maggiore (direi max una spanna). Siam arrivati sci ai piedi (ultimo tratto fondo un po' duro) sino sulla cresta a E della vetta, circa 10 m sotto essa. Da lì con ramponi, più per precauzione che per reale bisogno, siam saliti sulla cima.
In discesa io son partito da dove avevamo messo i ramponi (Luca è sceso da vicinissimo alla vetta su neve non granché, comunque è fattibile senza problemi). La neve si è rivelata molto buona (la spanna di nuova un pelo scaldata su fondo che teneva) fino appunto alla quota fatidica di 2300-2250 circa, dove è cambiata in polenta quasi di colpo (ore 11 scarse).
Il canalino l'abbiam sceso sci ai piedi ma, almeno sopra, spazio per girare, almeno per noi, non ve ne era, quindi scaletta+derapata. Siam passati uno alla volta perché è presente, sopra la destra orografica dell'imbuto, parecchia neve che poggia su erba e roccia. Tale neve prende sole subitissimo la mattina, quindi porre molta attenzione che in questi giorni mi sa scenderà parecchia roba. Siam poi scesi sempre su polenta sino al Pian Redont, attraversando il ponte che ci ha portati sulla destra orografica del torrente. Abbiam brevemente ripellato in direzione del Craper Vag, giusto 100 m alla ricerca di una discesa un poco portante verso il sentiero delle Taiade. Il risultato è stato poco soddisfacente e, soprattutto nella parte bassa sopra il rifugio, abbiamo sceso alcuni canali ampi uno alla volta perché si staccavano, al passaggio, delle colate di neve bagnata non piccolissime.
Dal rifugio in giù poi la stradina è stata abbastanza comoda e, a parte qualche breve tratto, ci ha velocemente portato, su pappetta discreta, sino all'auto.
Partecipanti: Giacomo e Luca (njek).

P.S. Il giudizio è una media fra l'ottimo (forse leggerissimamente scarso) in alto e il mediocre in basso.
P.S.1 Il rischio valanghe è stato valutato 3, nonostante il timing abbastanza buono (all'auto alle 12), in relazione ai tratti sopra esposti (canale + tratti sopra il rifugio).
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