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   Monte Crestoso, per il Dosso della Croce con discesa in Val Cigoleto, 23/03/2013
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Onicer  Giacomo cordamolla      
Gita  Monte Crestoso, per il Dosso della Croce con discesa in Val Cigoleto
Regione  Lombardia
Partenza  Memmo valle Torgola  (1200 m)
Quota arrivo  2207 m
Dislivello  2000 m
Difficoltà  BS
Esposizione in salita  Sud
Esposizione in discesa  Sud
Itinerari collegati  Monte Crestoso (2207m), da Memmo per il Dosso della Croce
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Variabile
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento PREMESSA: in auto son riuscito, non senza fatica (gomme da neve montate su una normalissima Opel Corsa), ad arrivare fino al fondo della Valle Torgola (dal parcheggio degli acquedotti indicato in itinerario (qui fine della strada pulita) si prosegue prendendo dopo poco la strada a sx in piano, sempre asfaltata). Da dove ho parcheggiato si potrebbe proseguire ancora brevemente su tratto ripido (un tipo con Panda 4x4 gommato invernale è salito), consigliabile per chi ce la fa, vista la difficoltà a parcheggiare nella neve crostosa dove l'ho lasciata io (la pala serve anche a questo!).

Son salito inizialmente a piedi sulla stradina in direzione ovest, e, arrivato nei pressi di un piccolo torrente, poco prima di località Predelade, ho iniziato a salire appena ad ovest di quest'ultimo, su prati innevati ancora per poco (esposizione est). Mi sono poi innestato sul Dosso della Croce all'altezza del Mericolo, dopo aver risalito un rado bosco nel finale. Da lì in lieve discesa son passato da malga Sarle e poi su su tutto il costolone fin sopra il Passo delle Sette Crocette (il risalto in cima si passa bene sia in cresta che legg. lato ovest, con gli sci ai piedi). Sono poi infine salito abbastanza comodamente in cresta (un po' spelacchiata) fino all'anticima e alla cima. Ho proseguito brevemente in dir. ovest fino all'anticima O (forse anche più alta della cima con la piccola croce). Da lì, tolte le pelli son sceso prima legg. Lato sud della cresta in dir. ovest, poi giù dritto a sud fra qualche roccetta affiorante (aggirabile), su buona neve trasformata (ore 10, ancora buona visibilità). Ho poi proseguito nell'alveo della Val Cigoleto, passando un po' a dx e un po' a sx della valle (neve legg. variabile ma perlopiù trasformata). Son passato nell'ordine nei pressi delle seguenti malghe: Poffe di Stabil Fiorito, Casinetto di Cigoleto e Malga Cigoleto. Sotto quest'ultima son sceso ancora un poco per poi ripellare e risalire in cima (in alto sopra l'ultima malga son stato legg. più a ovest sbucando in cresta un poco prima). Sono poi sceso direttamente sotto la vetta sul lato sud, ancora su buona neve ma con luce ormai troppo piatta (poco dopo è anche salita la nebbia quindi nessun rimpianto). Son poi risceso come prima fino sotto Malga Cigoleto. Da lì, battendo traccia in una farina straumida, son salito, in direzione sud-est, in un bosco rado che mi ha portato su un largo costone (neve più trasformata da qui) che mi ha fatto approdare sul percorso del sentiero 340 che a mezzacosta mi ha portato nuovamente a malga Sarle (qui cartello con bivio fra 340 e 341 (sent. verso le 7 crocette)). Da lì in giù sciata su neve ormai molle (erano da poco passate le 12) e ormai agli sgoccioli, ma i prati son ben falciati e senza sassi, quindi il rischio di grattare è assai basso. Son sceso poi brevemente sci a spalla in breve all'auto.
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