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Pizzo Bianco salita da N discesa da Canalone Chiovenda (ONO), 10/03/2013 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Giacomo cordamolla |
Gita | Pizzo Bianco salita da N discesa da Canalone Chiovenda (ONO) |
Regione | Piemonte |
Partenza | Macugnaga fraz. Pecetto (1369 m) |
Quota arrivo | 3215 m |
Dislivello | 2150 m |
Difficoltà | BSA |
Esposizione in salita | Nord |
Esposizione in discesa | Nord-Ovest |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Farinosa |
Altra neve | Variabile |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Partiamo dalla partenza degli impianti del Belvedere e, seguendo la pista in lieve pendenza raggiungiamo l'intermedia (Burki). Da lì seguiamo la pista di sx fino alla fine del primo muro (ripido e gelato!). Entriamo poi a sx in leggera discesa (meglio deviare a metà muro per non perder quota) sul fondo dell'alveo del Torrente Anza. Lo seguiamo brevemente e poi deviamo a sx (primo tratto leggermente malagevole) sul tracciato della vecchia pista (qui il fondo è crostoso) dismessa che ci porta al bel balcone dell'ex arrivo della seggiovia ai Piani di Rosareccio. Vediamo una traccia di salita recente che punta verso il Pizzo Nero, ma la evitiamo visto che non coincide con la nostra relazione di salita da N (scopriremo poi che portava comodamente, probabilmente anche su pendii più sicuri, sul catino finale del Pizzo Bianco). Saliamo quindi tracciando (c'erano solo tracce di discesa) prima in neve un poco più pesante poi su polvere più leggera (circa 35 cm) in direzione del Colletto di Punta Battisti. Il primo tratto è abbastanza tranquillo fra dossi, poi saliamo in modo ripido sotto barriere rocciose (oggi già scaricate ma con condizioni diverse credo pericoloso) stando prima a destra di uno speroncino, poi attraversando con un diagonale prima a sx poi a dx. Giungiamo quindi in un valloncello più dolce che ci fa sbucare al colletto suddetto. Dal canalone Chiovenda sale una traccia solo fino a 3000 m, quindi, dopo averne brevemente usufruito (sulla dorsale N dell'anticima del Pizzo Bianco occhio che ci son parecchi sassi nascosti) ci troviamo a dover ritracciare. Traversiamo quindi verso il versante est in piano (pendio abbastanza ripido, da antenne dritte in certe condizioni) ritrovandoci poi sul dolce catino che, aggirata l'anticima, ci permette di giungere alla madonnina di vetta.
In discesa, dopo aver inizialmente sciato vicino alla traccia di salita, scendiamo sul bel pendio che sta un poco a est della cresta (versante verso la Val di Quarazza). Qualche sasso nascosto c'è, quindi occhio a dove si scia! La neve qui è una polvere leggermente assestata dal sole, comunque ben godibile. Scavalchiamo poi il crestone verso il Pizzo Nero nella zona dell'omonimo colletto e intercettiamo in breve la traccia vista in mattinata (quella che si staccava dalla nostra salita ai Piani di Rosareccio). Risaliamo su essa per circa 270 m, fino a tagliare a dx nel finale (breve tratto da tracciare), affacciandoci infine poco sopra la piana del colletto della Punta Battisti. Scendiamo sul versante opposto inizialmente un po' cauti (non c'è gran fondo). Una volta entrati nel Canalone Chiovenda (esp WNW) è un tripudio di neve farinosa ben assestata, su spazi ampi e con poche tracce su terreno ideale (e con vista sulla est del Rosa!). Giunti al rifugio Zamboni-Zappa ripelliamo brevemente per scavalcare la morena del ghiacciaio del Belvedere, così da intercettare la traccia battuta dal gatto che comodamente ci porta alle piste. Scendiamo poi su queste ultime su neve marcetta bella e giungiamo all'auto pienamente soddisfatti. Partecipanti: Giacomo, Marzio, Luca P.S. Ci stava quasi l'eccezzionale ma il poco fondo sule dorsali (come un po' in giro dappertutto visto l'inverno ventoso) mi ha fatto propendere "solo" per l'ottimo. |
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