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   Cima Denza - Cima Scarpacò, 24/11/2012
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Onicer  Giacomo cordamolla      
Gita  Cima Denza - Cima Scarpacò
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  poco sotto Malga Vallina d'Amola  (1990 m)
Quota arrivo  3252 m
Dislivello  2100 m
Difficoltà  BSA+
Esposizione in salita  Varia
Esposizione in discesa  Varia
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Variabile
Altra neve  Variabile
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Partenza da poco sotto malga Vallina d'Amola (non abbiamo rischiato gli ultimi 300 m sulla strada, visto il fondo abbastanza duro (qualcuno è salito, ma alcuni si son anche fermati al bivio Vallina d'Amola-Cornisello, visto che da lì in su la strada è comunque innevata). Abbiam seguito il sentiero classico per il Segantini (supertracciato), un po' a piedi e un po' con le pelli. Verso i 2200 l'abbiamo abbandonato per portarci sul fondo della Val d'Amola. Con qualche tratto leggermente scomdo lungo il torrente siam poi saliti alla grande piana (quota 2600 circa) sotto l'anfiteatro Monte Nero-Presanella (parete est). Da lì, sbagliando, ci siam infilati in direzione del vallone (è a dx salendo rispetto a quello principale per la bocca d'Amola) che porta al Passo Stavel. Siam saliti quindi al suddetto passo (ultimo tratto con ramponi), rendendoci poi conto una volta su dell'errore. C'è una vecchia traccia che da lì porta alla Cima Vedretta Nera, ma, visto il giro in programma, abbiam preferito ridiscendere. Il canale era in neve dura con un discreto grip, però c'è ancora qualche roccetta affiorante di troppo (sciata quindi un po' controllata), come pendenze saremo sui 40°. Siam quindi ridiscesi verso la val d'Amola stando leggermente alti (circa 2700 m) sul versante orografico sinsitro. Dalla fine del canale in giù abbiam trovato neve un po' crostosa a tratti, comunque abbastanza sciabile.
Giunti in corrispondenza del Monte Nero abbiam finalmente imboccato il vallone giusto verso la bocchetta dei Camosci. La salita è andata tutta liscia sci ai piedi su una neve con buon grip.
Giunti alla bocchetta siam scesi in direzione opposta sin circa a 2800 m, sulla prima piana della valle, sciando sotto il Cornisello su una farina leggermente crostosa comunque bella.
Da lì abbiam ripellato in direzione della parte alta della valle. Giunti alla piana a circa 2900 m siam saliti verso il passo Cornisello, lasciandolo leggemente alla nostra sx salendo sul canale finale di Cima Denza sci ai piedi (neve dura da battere nella prima parte, 30-35°) fin a poco dalla vetta (io li ho lasciati a 5 metri dalla cresta presso un roccione comodo, gli amici son saliti sino in cima (neve un po' dura per la salita ma fattibile). Siam poi saliti in vetta con piccozza e ramponi. La discesa l'abbiam fatta sullo stesso percorso; sul canale la neve era prima bella e poi, da metà in giù, è diventata più brutta (crosta), comunque non delle peggiori e abbastanza sciabile.
Alla piana di 2900 m abbiam ripellato in direzione dello Scarpacò, giungendo a poco dalla vetta sci ai piedi (seguire il lenzuolo centrale ben innevato e non farsi tentare dai canalini laterali). La salita in vetta (breve) l'abbiam poi fatta senza la necessità ne di ramponi ne di piccozza (facili roccette).
In discesa poi, per visitare nuovi ambienti, siam scesi dal vallone che, passando dal lago di Bon e da quello di Scarpacò, riporta ai laghi Cornisello. Attualmente lo sconsiglio altamente: dal lago Scarpacò in giù si procede perlopiù a piedi, con qualche rischio di finire dentro qualche buco fra le pietre presenti. Credo che in ogni caso, sciisticamente parlando, sia molto meglio scendere dal lago della Vedretta, e mi pare che ora sia anche più innevato.
I laghi Cornisello si costeggiano perlopù sci ai piedi, poi, passati i 2 ponti finali, ci si immette sulla strada asfaltata, che, ora senza neve, permette in 2,5 km di riscendere al bivio per la Vallina d'Amola.

Partecipanti: Giacomo, Marzio, Luca

INFO UTILI PER RAGGIUNGERE LA BOCCHETTA DEI CAMOSCI DALLA VAL D'AMOLA:
In salita dalla val d'Amola bisogna, in corrispondenza del Monte Nero appunto, svoltare secco a ENE (destra salendo). La prima parte il vallone è un po' stretto, poi diventa più ampio. Se invece proseguite oltre, deviando a nord-est poco prima che il pendio che sale alla bocca d'Amola diventi ripido, salendo su un vallone abbastanza ampio, state sbagliando e vi state dirigendo al Passo Stavel.
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