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Piz Cam - anello da Vicosoprano, 27/10/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Livio |
Gita | Piz Cam - anello da Vicosoprano |
Regione | Svizzera |
Partenza | Vicosoprano (1064 m) |
Quota arrivo | 2634 m |
Dislivello | 1660 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | nessuno |
Attrezzatura consigliata | NDE invernale - Picca e ramponi non usati |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Decisione presa lunedì 26 in tarda serata - davvero troppo tardi per poter cercare compagni di gita - dopo aver consultato gli aggiornamenti meteo.
Si parcheggia l’auto sulla statale del Maloja in corrispondenza dell’incrocio che consente l’ingresso in Vicosoprano (vi sono due parcheggi gratuiti, uno per senso di marcia). Una volta in paese, un’indicazione (“Sentieri”) indirizza verso la Chiesa di S. Cassiano; qui, un segnavia recante le scritte “Plan Lo” e “Val da Cam” indica l’imbocco di un sentiero che si inerpica verso N. Il sentiero supera un torrente e, dopo vari tornanti in un bosco, sbuca all’alpeggio Sdarva (1996m). Si prosegue quindi per pendii aperti verso il Plan Lo e successivamente, con un traverso verso destra (Est), si raggiunge a q 2433 m il valico per la Val da Cam. Con percorso libero si risale il parzialmente innevato pendio erboso che, via via più ripido, conduce alle roccette finali di vetta: vista splendida su versanti nord dei rilievi della Val Masino, Albigna e testata dell’Engadina. Inizio la discesa percorrendo dossi ed avvallamenti della facile cresta N che, con un salto finale di roccette, conduce al sentiero che attraversa la Val Furcela e termina nell’abitato di Roticcio: da qui il rientro a Vicosoprano avviene per tratti di sentiero e strade carrozzabili. Bella e rilassante gita che ho assaporato con tranquillità perdendomi in un tripudio di sole, panorami e meravigliosi colori autunnali che hanno ispirato riflessioni positive (che ogni tanto non guastano…) Condizioni: non si pesta neve fino al Pass da Cam; volendo (e destreggiandosi tra le chiazze nevose) è possibile salire in scarpette fino in vetta. Avendoli al seguito, io ho comunque preferito calzare scarponi e ghette da qui in poi: mi sono tornati utili per alcuni tratti con neve non portante verso la fine della cresta. Temperatura più che accettabile (5°C in vetta poco prima delle 11:00) e rare brezze di vento leggero. Sviluppo complessivo superiore a 15 km, percorsi in solitudine quasi totale: incrociata solo una coppia di ragazzi svizzeri in Val Furcela. |
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