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Dent Blanche, 25/07/2009 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | AG |
Regione | Svizzera |
Partenza | Ferpècle (1850 m) |
Quota attacco | 3507 m |
Quota arrivo | 4357 m |
Dislivello della via | 850 m |
Difficoltà | AD ( pendenza 50° / III+ in roccia ) |
Esposizione in salita | Sud-Ovest |
Rifugio di appoggio | Cabane de la Dent Blanche 3507 |
Attrezzatura consigliata | Attrezzatura da alta montagna. In particolare protezioni veloci per neve e per roccia, cordini da abbandono per rinforzare eventualmente soste di calata. |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Nella speranza che i temporali previsti non peggiorassero le buone condizioni dell’itinerario ed il vento, sempre da previsione, moderato non rinforzasse siamo partiti alla volta della Val d’Hérence.
Troviamo invece condizioni difficili (neve e verglass, vento continuo che ci ha tenuto in fresco per bene) che ci impegnano per più tempo del previsto tanto che, dopo il superamento dell’ultimo gendarme oramai ad una mezz’ora dalla vetta da cui ci separa solo la cresta nevosa, io e Manuele decidiamo di tornare indietro per scendere assieme a Roberto e Mara, che nell’ultima parte ci hanno preceduto più velocemente fino in vetta e sono già sulla via del ritorno. Quanto all’itinerario è STUPENDO, impegnativo (almeno nelle condizioni trovate) anche per la lunghezza e l’esposizione della via che richiede sempre concentrazione, con un lungo avvicinamento (soprattutto al rientro!) Abbiamo aggirato i torrioni come da relazione il primo (Grand Gendarme) con traverso a sinistra e risalita di un canale innevato (presenza di fittoni), il secondo a destra e l’ultimo (per me il più ostico, almeno nelle condizioni incontrate) con traverso a sinistra prima e salita di un canalino con duro strapiombetto inziale poi. Per le calate abbiamo sfruttato la via diretta sul filo di cresta (alcune su catena, altre su spuntoni) ed il canale sotto al primo torrione. Per trovare roccia più pulita si sarebbe potuto seguire il filo anche in salita, magari con un po’ di togli e metti dei ramponi, ma ci è sembrato non meno impegnativo… Foto: Roby all’uscita del canale sotto il primo torrione, Manu al termine della bella seguente fessura, Mara assicura Roby sull’ultimo delicato traverso Altre foto su: http://www.on-ice.it/onice/viewtopic.php?p=76193#76193 |
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