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Rocciamelone, 28/08/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Livio |
Gita | Rocciamelone |
Regione | Piemonte |
Partenza | Susa (503 m) |
Quota arrivo | 3538 m |
Dislivello | 3035 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | La Riposa, Ca' d'Asti, S. Maria (Biv. di vetta) |
Attrezzatura consigliata | da escursionismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Il Rocciamelone, la montagna dei torinesi, direttamente dal fondo valle: un progetto che il mio socio supeimonti ed io avevamo da tempo e che siamo riusciti a concretizzare in un giorno di fine Agosto di questa strana estate, non molto generosa in quanto a soddisfazioni alpinistiche.
Lasciamo l’auto a Susa, in prossimità dell’incrocio tra la Via Montello e la via Urbiano e ci incamminiamo verso la frazione di Urbiano lungo quello che è il percorso seguito dal Triplo Vertical Kilometer del 2 Agosto scorso. Raggiunta la chiesa di Urbiano, si supera un ponte sulla destra e s’imbocca una mulattiera denominata “Sentiero dei Partigiani”. Essendo stato sede di gara, il tracciato è ben indicato da frecce in vernice spray bianca; per la stessa ragione il fondo si presenta ottimamente ripulito e praticamente privo di erbacce. Questo percorso - davvero molto bello e vario - incrocia più volte la strada carrozzabile che da Susa porta direttamente al rifugio La Riposa, punto da cui generalmente partono le ascensioni verso il Rocciamelone. Esso si snoda attraverso il Colle Escoato ed i magnifici e molto ben tenuti borghi di Braida, Chiamberlando e Tour Mompantero. Dopo quest’ultimo, il percorso si porta sulla strada sterrata Susa-La Riposa ma subito dopo una stalla piega a destra sui prati in direzione del Rif. La Riposa: purtroppo in questo punto l’indicazione è un po’ sbiadita e noi l’abbiamo persa (vernice bianca su masso biancastro - l’abbiamo notata sulla via di discesa). Abbiamo quindi proseguito lungo lo sterrato e, in corrispondenza di una marcata curva a sinistra, abbiamo iniziato a risalire prati piuttosto ripidi (con ciuffi di erba alta ed un paio di facili guadi – assolutamente nessun problema per chi è avvezzo alle ravanate orobiche) fino a raggiungere il Rif. La Riposa a quota 2200m circa. Da qui tutto semplice: si segue il sentiero 558 che porta prima al Rifugio Ca’ d’Asti (2854m) - il più antico d’Europa, costruito nel luogo dove, secondo la tradizione, il crociato Bonifacio Rotario d'Asti, primo a calcare la vetta del Rocciamelone nel 1358, aveva eretto un ricovero – e poi, prima su pietraie, e poi su facili roccette attrezzate con corde fisse, in vetta. Discesa per lo stesso percorso. Tempi: lasciata l’auto alle 0700, eravamo in vetta alle 1130, considerando 15 minuti di sosta tecnica al Rifugio Ca’ d’Asti. Rientro all’auto alle 1520, non senza aver prima apprezzato l’ottimo minestrone del Ca’ d’Asti. Meteo: delle varie - e contrastanti - versioni disponibili per la giornata del 28 Agosto, la palma va a www.ilmeteo.it, che prevedeva inizialmente sereno e sviluppo di cumuli dalla tarda mattinata. Così è stato. In vetta, vento fresco moderato di provenienza settentrionale. Foto 1: Vetta; foto 2: il ghiacciaio dalla vetta; foto 3: traccia GPS e profilo altimetrico |
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