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Diavolo di Tenda - via normale + neve, 22/06/2013 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | marcomoratti |
Gita | Diavolo di Tenda - via normale + neve |
Regione | Lombardia |
Partenza | Carona (1100 m) |
Quota arrivo | 2914 m |
Dislivello | 1814 m |
Difficoltà | F |
Rifugio di appoggio | F.lli Calvi |
Attrezzatura consigliata | Piccozza e Ramponi da Podavitt in poi |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Dopo 3 settimane di fila in alta Val Seriana mi Sposto in Val Brembana. Non ho un obiettivo chiaro in mente, così come prima cosa arrivo al Calvi.
Parto alle 6:00 e sono su a 7:40. Sul versante verso Cabianca il cielo è abbastanza sereno, ma verso Valsecca (diavoli, Poris, Grabiasca) ci sono molte nuvole, basse e chiuse. Parlando col rifugista durante la pausa caffè mi dice che ieri (venerdì 22) un ragazzo era già salito al Diavolo di Tenda. Decido così di puntare a quello. 1) Il sentiero 225, quello dello Orobie che porta a Valsecca e poi al Brunone, si segue agevolmente, senza neve, fino al pianoro sotto il passo. Qui la neve inizia ad essere presente in quantità ancora più che discreta. Qualità buona. 2) Salendo alla bocchetta di Podavitt si può andare a occhio sfruttando i pendii innevati, semplicemente con gli scarponi. Superate le prime rampe si arriva alla conca sotto il Diavolo 3) Calzo i ramponi, vedendo anche le tracce evidenti di chi mi ha preceduto il giorno prima. Il meteo continua ad essere molto chiuso, ora le nuvole si fanno basse. La visuale resta però molto buona, non si hanno panorami, ma il percorso è chiaro. Giungo così alla bocchetta. 4) DALLA BOCCHETTA ALLA VETTA: La via normale risulta completamente transitabile, senza neve né ghiaccio, sino a 50 metri sotto la vetta. Da qui parte neve continua, molto compatta, ma attenzione ai primi strati (pochi centimetri) che sono molli, quindi piantate bene il rampone e la picca. In alternativa si potrebbe risalire la pala W, tutto il paretone che resta a sinistra della via normale. Non so dare notizie sulla neve nel primo tratto. Ma nella parte alta di certo è buona. In vetta, zero panorami, foto, e già ancora dalla normale. 5) RIENTRO Per velocizzare il rientro si sfrutta tutta la neve possibile, quindi giù dritto da Podavitt, poi al pianoro invece di andare a destra seguendo il 225, si va dritti sotto il Grabiasca e giù poi per i resti di slavina (occhio, neve molto dura, tenere calzati i ramponi) che vengono percorsi da chi sale poi il suo canale N. Poco sotto ben visibile la traccia (bolli rossi) della via normale al Poris che conduce direttamente alle baite omonime. Poi via tranquilli sino al rifugio. FOTO: 1) Pianoro sotto il Passo di Valsecca 2) Ultima creta di neve, si passa su tracce evidenti a destra 3) vetta |
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