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Aiguille de Trelatete Orientale, 21/08/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | riccardo1992 |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | La Visaille (1700 m) |
Quota attacco | 3047 m |
Quota arrivo | 3892 m |
Dislivello della via | 2200 m |
Difficoltà | AD ( pendenza 40° / III in roccia ) |
Esposizione in salita | Varia |
Rifugio di appoggio | Bivacco Rainetto |
Attrezzatura consigliata | Normale da alpinismo, consigliata corda da 40 metri se si vuole fare la doppia per scendere sul ghiacciaio.
Con le condizioni attuali qualche vite da ghiaccio e la seconda picca sono molto utili. |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Accettabili |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Senza dubbio un angolo fantastico del Massiccio del Bianco. Abbiamo trovato condizioni non perfette ma l'ambiente in cui si svolge la salita vale il viaggio.
Partiti dal parcheggio lungo il torrente causa strada chiusa (i parcheggi lungo la strada prima della sbarra erano esauriti) siamo andati a dormire al Rainetto, fortunatamente poco affollato; con noi solo 3 simpatici lombardi diretti anche loro alla Trelatete (purtroppo hanno dovuto rinunciare a metà salita). Il bivacco è ok, 6 posti comodi + 3 un po' stretti in alto. Posizione spettacolare di fronte alla Ovest del Bianco con stambecchi ormai abituati alla presenza dell'uomo che girano intorno. Acqua a circa 100 metri. Per quanto riguarda la salita, all'inizio si segue per il Petit Mont Blanc, poi circa 50 metri prima della cima si scende a sinistra per smasciumi verso il ghiacciaio (ometto in pietra); prendere verso destra fino ad una corda fissa bianca, scendere fino ad una seconda fissa dove ci si può calare sul ghiacciaio (cordone su spuntone). Dopo la calata si supera la terminale molto aperta (solo 2 punti possibili, da fare con attenzione) poi si risale il ghiacciaio fino a prendere la cresta: ci sono molti crepi da passare facendo un po' di aggiramenti, un paio di ponti sono da passare con la dovuta cautela. Prima della cresta c'è un pendio in ghiaccio da superare (usata una vite), in discesa l'abbiamo evitato per le roccette a lato. Dopo la cresta inizia il lungo pendio finale, abbiamo trovato diversi tratti in ghiaccio (usate viti per conserva protetta e la seconda picca), altri tratti erano coperti da neve recente ma sotto si sentivano le punte toccare il ghiaccio. Questo tratto ci ha portato via molto tempo specialmente in discesa (abbiamo sceso i tratti più delicati faccia a monte, conserva protetta in discesa nei tratti ghiacciati). Attenzione ad un paio di buchi all'inizio del pendio (erano coperti da neve fresca). Tornati al bivacco abbiamo deciso di fermarci un'altra notte e scendere con calma il giorno il successivo visto che era quasi vuoto (solo 2 ragazzi saliti per il Petit Mont Blanc). In definitiva una bellissima 3 giorni, le condizioni trovate la rendono una salita non banale (in condizioni normali è data PD ma adesso direi senz'altro AD) e di soddisfazione. Salita fatta con il socio Stefano con cui si conferma l'ottima intesa in questi ambienti. Foto 1: Versante Ovest del Monte Bianco Foto 2: Dalla cima Orientale verso la Centrale Foto 3: Ospite a cena |
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