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   Adamello, 25/04/2010
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Onicer  ilcatena      
Gita  Adamello
Regione  Lombardia
Partenza  strada per Malga Fabrezza  (1320 m)
Quota arrivo  3554 m
Dislivello  2200 m
Difficoltà  BSA
Esposizione in salita  Ovest
Esposizione in discesa  Ovest
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Trasformata
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Si parte sabato pomeriggio, io, Nesquik e Pippolongo. Dopo vari tentennamenti, decidiamo di salire al rif. Prudenzini per poi tentare l'indomani l'Adamello per la vedretta di Salarno. La strada per malga Frabrezza è ancora bloccata dai resti di una valanga a circa 1300m, anche se sono in corso i lavori di sgombero della neve. Superata a piedi la valanga , ci si incammina sci in spalla per la strada che porta verso il rifugio. A circa 1700m è possibile proseguire sci ai piedi. Nei pressi dei laghi di Macesso, Salarno e Dosazzo si è costretti ad attrversare i grandi resti delle valanghe, con qualche perdita di tempo. I pendii soprastanti sono per lo più scarichi. Il locale invernale del Prudenzini è quello che è, ma ci adattiamo. D'altronde non c'è scelta. Alle 5 del mattino dopo ci mettiamo in marcia, malgrado lo scarso rigelo intorno al rifugio. Salendo però le cose migliorano e la neve diventa portante. Attacchiamo la vedretta di Salarno alle prime luci dell'alba e la neve si fa decisamente ghiacciata. La salita è veloce, ma le pendenze consigliano prudenza. Per un breve tratto preferisco salire sci in spalla con i ramponi, mentre gli altri proseguono in sci. Si sbuca al sole sul pian di neve e si prosegue velocemente per la vetta che raggiungiamo alle 9. Torniamo indietro abbastanza rapidamente alla vedretta di Salarno. Attendiamo un po' per far si che l'itinerario di discesa comici a prendere sole e poi ci lanciamo. La neve non molla, ma si scia benissimo: il pendio è praticamente un biliardo - solo qualche piccolo deposito di valanga veso la fine. Finita la vedretta, la neve, già al sole da po' è già cotta anche se saranno le 10:45 circa. Si arriva al rifugio senza particolari problemi e poi ci sorbiamo anche al ritorno la gran ravanta intorno ai laghi. La stradina è poi solo ordinaria amministrazione e si lascia correrre gli sci con prudenza per evitare brutte sorprese.
E' stata la mia prima salita in Adamello e questo itinerario è veramente bellissimo e poco frequentato. Se la vederetta di Salarno è in buone condizioni, ne vale veramente la pena, malgrado l'accesso al rifugio lungo e poco sciistico.

Nota: ho indicato come debole il pericolo di valanghe, ma è aumentato fino a 3 - marcato nel corso della mattina. In discesa è stato critico un singolo passaggio, quando finisce la vedretta di Salarno e la valle gira a sinistra: dal corno miller abbiamo osservato due valanghe spontanee che sono arrivate giù fino a fondo valle, la seconda ha raggiunto il fondo valle poco dopo il nostro passaggio. Come detto in precedenza l'ora del distacco della seconda valanga è stato intorno alle 10:45
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