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   Laghi di Valmorta, 26/11/2011
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Onicer  marcomoratti   
Gita  Laghi di Valmorta
Regione  Lombardia
Partenza  Valbondione (Grumetti)  (962 m)
Quota arrivo  2562 m
Dislivello  1600 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Curò (Loc. Invernale)
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo + ghette (ramponi per emergenza se gela)
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Per riprendermi da 20 giorni di stop forzati, decido di fare un giro in Valmorta. Senza un obiettivo preciso. Lago Basso? Mezzo? P.zzo Cantolongo? si vedrà.

E faccio bene, perché la storta alla caviglia e l'influenza lasciano strascichi. La salita al Curò lungo la normale è un mezzo calvario, mi sono fermato infinite volte. Poi devio per il canalone, e le cose non migliorano. N.B. Lungo la salita inizia a esserci una lastra di ghiaccio all'altezza dalla fontanella lungo il sentiero, poco dopo la partenza della teleferica. Lungo il canalone ci sono già due bei pezzi ghiacciati, ghiaccio vivo e spesso, si aggirano con attenzione, ma non so per quanto tempo. Ergo, o si fa la panoramica, o l'inveranle.

Al Curò incontro un ragazzo simpatico della Val Brambana con cui scambio due parole, poi parto lungo il 323. Con mia sorpresa trovo il cancello della diga aperto, attraverso il coronamento, dall'altra parte trovo il guardiano. Due chiacchiere (al momento non pare contento del fatto che abbia camminato sulla diga, poi pare non farci più caso) e poi riparto. Il sentiero fino alla piana di Valmorta è inizialmente ripido, e poi piano, come si sa. Anche qui occhio a due tratti con dei lastroni di ghiaccio vivo proprio lungo la mulatteria, prima di arrivare al pianoro del lago basso.

Neve non ce n'è fin qui, e nel pianoro giusto 5 cm di neve crostosa, si sfonda facilmente. La conca presenta diverse immagini: le pareti del coca innevate, così come tutte quelle dei giganti che vanno dal Diavolo di Malgina al gruppo Cappuccello-Cavrèl. Le montagne di fronte invece sono completamente pulite. L'esposizione della valle fa sì che il sole appena sorto si incunei esattamente e la riscaldi.

Decido di salire al lago di mezzo: da dove? eh eh, qui butto un po' di minuti. Guada di qui, guarda di lì. Descrizioni e relazini dicono tutte di risalire la cascata a sinistra. Ma ora è un canalone di ghiaccio e neve! Ho picca e ramponi, ma sono solo, e un po' affaticato, non mi fido. Allungo il giro, salgo i malagevoli ghiaioni che stanno ben a destra della cascata, fino ai piedi delle bastionate rocciose del massiccio del Druet. Poi per traversi scomodi di erba e roccette arrivo sopra il lago di Mezzo. Evidenti ancora le tracce sulla neve che portano alla parete est del Coca, credo degli on-icer che hanno scritto il report qualche tempo fa. Qui cambia stagione! Neve alta molto farinosa, però ancora, se si guardano alle motagne di fornte (Cantolongo e Duret) sono pulite come nemmeno in autunno, la neve sparisce oltre i 2650m a occhio.

Io risalgo un po' a botto fino al lago alto, faccio ancora qualche metro, poi iniziano i crampi. Mai avuti, maledetti, proprio oggi! Provo a proseguire, poi guardo anche l'ora e il sole che inizia a girare dietro al Coca. Così mi siedo, pausa per rifocillarmi e poi giù ancora per lo stesso tracciato, taglio solo per altri ghiaioni in Valmorta, così da non dover fare tutto il traverso che ho fatto all'andata.

Arrivato alla Diga, non voglio aprire il cancello (non so se è da dire, ma il guardiano mi ha detto che non lo chiudono mai d'inverno, lasciano aperto, o al massimo accostato col catenaccio, perché se viene al leve evitano di spalare per aprirlo) per sentir le ostie dei guardiani, cos' faccio il sentiero normale! Guai a me, sotto le case è una colata di ghiaccio.

Taglio a qualche maniera il sentiero per aggirarlo, ma anche nell'erba la cosa è infida, sotto ci sono sassi e il ghiaccio è in agguato. Arrivato al Curò, finisco il thè caldo del thermos, e scelgo di scendere per la panoramica.

E' più lunga e più dolce, lo so, ma per evitare i crampi ho preferito.

Riassumendo, la gita in sé è stata splendida, i paesaggi magnifici. E non è affatto difficile, solo prestare le dovute cautele.

Foto:
1) Piana di Valmorta col lago basso
2) Lago di Mezzo
3) Panorma dal lago basso, verso il Diavolo di Malgina e la costiera verso Cappuccello-Cavrèl
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