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   Pizzo Cassandra mt.3226 - parete nord/ovest, 20/06/2014
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Onicer  piccolo giò   
Regione  Lombardia
Partenza  Chiareggio (Chiesa Valmalenco)  (1600 m)
Quota attacco  2950 m
Quota arrivo  3150 m
Dislivello della via  200 m
Difficoltà  PD+ ( pendenza 40° / I in roccia )
Esposizione in salita Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  Rifugio Ventina
Attrezzatura consigliata  n.d.a. invernale
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Partiamo da Bergamo con il buio in direzione della Valmalenco, così dopo aver fatto un 'giretto' nelle Dolomiti del Brenta andiamo a curiosare sul ghiacciaio del Ventina e la meta prescelta è il Pizzo Cassandra.
Arrivati a Chiareggio passiamo oltre il paese e scendiamo nei presso del torrente nelle vicinanze di un ponte dove parcheggiamo.
Ci prepariamo e dopo aver superato il ponte prendiamo il sentiero che in poco meno di un'ora ci conduce al Rifugio Ventina.
Niente sosta e ci incamminiamo subito verso il percorso glaciologico del Ghiacciaio del Ventina ben segnalato, superiamo appena possibile il torrente e risaliamo tenendoci per il momento sulla parte destra.
Una volta sul ghiacciaio e superato il primo rialzo svoltiamo con un'ampia curva verso destra ed ora il Cassandra è ben visibile, anche se ancora molto lontano.
La neve ora è costante ma si prosegue bene senza sfondare, poi stando un po' al centro e un po' a sinistra superiamo altre tre ripide balze fino a portarci un centinaio di metri sotto il Passo Cassandra, siamo a circa 2950mt.
Qui indossiamo i ramponi e ci avviamo verso la parete che inizia da una larga terminale che taglia diagonalmente la parete stessa, fortunatamente c'è un piccolo ponte ancora 'integro' alla sua destra che ci faciliterà l'accesso.
La risalita è abbastanza agevole su neve fresca (circa 10cm.) ma su fondo duro e questo nella prima parte, nella parte mediana dove bisogna superare una ripida strettoia tra delle roccette la neve è più molle ed ogni passo misurato, infine sull'ultima e ampia pala che porta in cresta la neve ritorna ad essere più compatta.
Arrivati al 'colletto' giriamo a sinistra per superare l'ultimo tratto di cresta che ci separa dalla vetta, cresta tutt'altro che banale con passaggi aerei su neve da 'valutare' passo dopo passo e con altri scendendo di qualche metro verso sud su roccia pulita alla ricerca di una maggiore sicurezza.
Così dopo una ventina di minuti giungiamo sulla Cima con la croce ancora coperta dalla neve e con un panorama mozzafiato, ma sopratutto un balcone privilegiato sul Disgrazia.
Ci riposiamo un poco e dopo un breve pit/stop ripercorriamo a ritroso scendendo ancora dalla parete nord/ovest fino alla terminale e da lì in breve al Rifugio Ventina dove invece sosteremo sollazzandoci al caldo sole 'rinfrescati' da un buon boccale di birra.......evviva la Valmalenco e la prossima sarà il Pizzo Rachele...... spero.

partecipanti: giovanni (piccolo giò) anna (dagli occhi blu)

foto 1 - in fondo l'uscita in parete e parte della cresta.
foto 2 - in vetta.
foto 3 - riflessioni e ammirazioni.
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