Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Presolana Centrale, via Ratti-Bramani integrale, 01/06/2014
Inserisci report
Onicer  ucamosciomoscio   
Regione  Lombardia
Partenza  Passo della Presolana  (1250 m)
Quota attacco  2200 m
Quota arrivo  2511 m
Dislivello della via  300 m
Difficoltà  D+ ( pendenza 60° / VI in roccia )
Esposizione in salita Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  Malga Cassinelli
Attrezzatura consigliata  N.D.A. set di dadi, friends sino al 2 BD cordini fettucce, piccozza, ramponi
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento La meta preventivata era un'altra, complice degli impegni improvvisi, la due giorni naufraga, ripieghiamo su una più placida Presolana in giornata, sempre comunque determinati a simulare una ascensione di impegno alpinistico che vada oltre la semplice via percorsa. Saremo pienamente accontentati da una montagna che metterà in campo tutte le sue capacità per regalarci quelle sensazioni che tanto cercavamo. La meta prescelta è la via Ratti-Bramani alla Presolana Centrale, una delle grandi classiche della zona, recentemente riattrezzata che consente un veloce rientro in corda doppia, noi,invece puntiamo a raggiungere la cima percorrendo la parte sommitale della via originale, oggi praticamente snobbata. Le condizioni, attuali anche per via della discesa lungo l’innevato canale Bendotti della via normale, impongono l’attrezzatura adeguata, ossia scarponi, ramponi e piccozza, oltre alla normale chincaglieria da roccia. Cosi affardellati attacchiamo la via in compagnia di una simpatica cordata, che rimane un po’ attonita dal nostro bagaglio e dai nostri propositi. La parte rocciosa scorre via velocemente e senza problemi, dove termina il tratto tecnicamente più interessante ed iniziano le calate attrezzate, ci separiamo dai nostro compagni di viaggio, che ci esortano ad imitarli visto che nel frattempo le nebbie tipiche del posto si sono addensate minacciosamente. Proseguiamo testardi verso la nostra meta e qui inizierà la vera avventura, complice una visibilità a dir poco ridotta, condita dulcis in fundo da un bel temporale con grandinata (che ci coglierà fortunatamente lontani dalle creste ) che si concluderà davanti al camino del rifugio di Malga Cassinelli con una bella birra ad assaporare le emozioni di un’altra splendida giornata di montagna.
Relazione:
Poco prima di raggiungere la cappella Savina abbandonare il sentiero per risalire una traccia nel ripido prato sulla ds puntando al grande anfiteatro formato dallo sperone sud e la parete percorsa dalla Ratti-Bramani. Superato il ripido zoccolo di rocce frammiste ad erba andare alla base del triangolo roccioso che sostiene il grande scudo sommitale. Sostare presso un esposto terrazzino con 2 spit e 3 chiodi collegati da cordoni.
L 1 Superare direttamente le placche dello spigolo sovrastante ( 4+) entrare in una fessura diedro (passo di 5- ) proseguire più facilmente sino alla sosta. 35mt 4ch. Sosta su spit con catena e anello di calata.
L2 Vincere le placche sovrastanti per fessurine ( 4), oltrepassare una sosta su ch. Con cordino e per facili gradoni un poco erbosi raggiungere la sommità dell’avancorpo. 35mt 2ch. Più sosta di calata ( composta sempre da 2 spit, catena e anello )
L3 Attraversare la forcella e risali una paretina ( 4 ) ch e per gradoni alla sosta. 20mt 1 ch sosta di calata
L 4 Seguire una rampa ascendente verso sn. ( 3 ) ch dove essa si perde in un muro compatto ( chiodo ad anello ) prendere una rampa ascendente verso ds ( 3+ ) e raggiungere la sosta sotto un bel diedro di roccia compatta con lichene rosso. 35mt 2ch 1 cl sosta di calata tiro con roccia che richiede attenzione.
L 5 Vincere il diedro ( 5- ) ch per placca a buchi ( 5 ) afferrare la lama sottostante la parete aggettante ch e seguirla verso ds ( 5- ) sino ad un terrazzino. 35mt 3ch 1 nut 1 friend BD 0.75 sosta di calata, tiro caratterizzato da una roccia particolarmente cromatica e da arrampicata entusiasmante.
L 6 Spostarsi 1 mt a ds e da uno spuntone vincere una placca, ( 5- ) ch quindi afferrare una fessura e con passo atletico risalirla ( 5+ il passo d’ingresso ) poi più facile ma sempre su ottima roccia obliquando da ultimo verso sn raggiungere un terrazzino. 35mt 2ch 3 cl cordonate tiro molto bello e su roccia bellissima.
L 7 Descriverò la variante Scandella da noi percorsa. Dalla sosta alzarsi verticalmente su magnifica placca a buchi ( 5 ) 1ch e 1 cl per 8/10mt sino ad afferrare una evidente lama risalirla (5+) 2 ch cordonati con maglia rapida e con passo sbilanciante ristabilirsi su di una banchetta ( 6 ) 1 ch traversare 1mt a ds entrando in un diedrino obliquo verso ds seguirlo ( 5 ) 1ch sino a quando diventa più pronunciato raggiungendo ( 4+ ) 1ch un terrazzino ove si sosta. 35mt 6ch 1cl sosta di calata tiro strepitoso anche per la qualità della roccia.
L 8 Superare le belle placche fessurate sovrastanti ( 3+ ) superare uno strapiombino arquato ( passo di 5 ) quindi per diedro compatto molto bello uscire con passo atletico ( 5+ ) sulla cresta in prossimità di pilastrini non molto sicuri. 40mt 2ch 1cl sosta di calata. Tiro molto bello.
L 9 Da qui l’attrezzatura della via diventa terreno d’avventura come dicono i francesi. Superare le placchette sovrastanti ( 3- ) 1 fettuccia marcia e raggiungere uno spuntone cordonato, scendere qualche mt sul versante di ds della cresta e traversando per tracce raggiungere un’evidente spuntone con calata.
Qui cambiato assetto ( scarponi, ramponi e pikka ) calarsi ( 30mt giusti ) nel canale nevoso posto sulla destra ( tra il nostro sperone e quello della Longo ) sostando presso uno spuntone. Attraversare verso destra il ripido imbuto nevoso ( 60° ) che precipita nella gola basale ( assai delicato ed impressionante ) sino ad entrare nel canale sovrastante qui più stretto. Seguirlo su pendenze meno sostenute ( 45°/50° ) con brevi muretti più ripidi tenendo sempre il ramo sn raggiungendo dopo 120mt la cresta sommitale. Percorrerla verso est badando alle enormi cornici rivolte a nord ed in breve raggiungere la croce di vetta.
Discesa :
Seguire la cresta sommitale verso est con percorso delicato ed esposto ( cornici ) raggiungendo un evidente spuntone cordonato con bollo rosso che sembra invitare ad una doppia . Ignorarlo proseguendo sino ad una forcella da cui si origina un canale sul versante meridionale. Pensando erroneamente che fosse il Bendotti, l’abbiamo seguito in discesa su pendenze sostenute ( 50° brevi muri a 55° ) per un centinaio di metri dove si stringe precipitando su balze rocciose nel vero Bendotti. Dalla fine della strettoia proprio sopra i salti traversare su cengette delicate verso sn ( idro ) 10mt circa reperendo un evidente spuntone con cordino. Effettuare una doppia di 10mt meglio se di 30mt così si oltrepassa la terminale qual’ora fosse presente raggiungendo il fondo del canale Bendotti per il quale su pendenze minori ( 40°/35° ) si raggiunge il sentiero che riporta a malga Cassinelli. Oggi trovate condizioni di neve molto delicate, strato di neve marcia superficiale, molto zoccolosa e fondo duro da punte anteriori dei ramponi, di conseguenza i tempi, complice anche il simpatico temporale con grandine si sono dilatati alquanto.

Bellissima escursione in compagnia di Robi ( er Bottarga )

Foto 1 Su L5

Foto 2 Arrivo alla sosta 5

Foto 3 sui canali sommitali
Report visto  2535 volte
Immagini             

[ Clicca sulla foto per ingrandire ]
Fotoreport  Clicca qui per andare al foto-report