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   Pizzo dell'omo, goulotte NW, 12/04/2014
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Onicer  NICO 80   
Regione  Lombardia
Partenza  Centrale di Vedello  (1200 m)
Quota attacco  2200 m
Quota arrivo  2773 m
Dislivello della via  500 m
Difficoltà  AD ( pendenza 70° / I in roccia )
Esposizione in salita Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  Nessuno
Attrezzatura consigliata  N.d.a., due picozze, corda da 30mt., eventualmente chiodi da roccia
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Giornata nella selvaggia val d'ambria per salire questa bella goulotte, in questa cima isolata e molto poco frequentata dove le orobie mostrano uno dei loro aspetti più severi! Partiamo poco oltre la centrale di Vedello io Carlo, Massi, Cristi e Oliviero e raggiunta Ambria, risaliamo tutta l'omonima valle fino a poco oltre le baite Dossello, da queste puntiamo in direzione Podavit per altri 100 mt. di dislivello per poi piegare a sx in direzione dell'evidente parete NW del pizzo dell'Omo, dove vediamo subito la nostra goulotte al centro della parete. Saliamo per il canalone con pendenze moderate, fino a quando il canale si restringe fra le pareti rocciose, da qui la pendenza aumenta sui 50° fino a pervenire a dei saltelli ghiacciati sui 60° molto più divertenti anche se su ghiaccio un po' spaccoso dove si staccano parecchie padelle.. Nella parte centrale la sezione più bella, tutta su ghiaccio per 40 mt. fino a 70°... molto bella e qui ci divertiamo parecchio! La parte superiore su rigola di neve ben dura e sempre sui 50/55° costanti, ci conduce in cresta, molto ripida e da tracciare (occhio alle cornici paurose!) e da questa brevemente sulla sommità, dove finalmente ci riposiamo dopo la lunga tirata!! Molto bello il colpo d'occhio sulla maestosa nord del Diavolo e sulle nord di Rondenino e Aga, staremmo in vetta per molto tempo ad ammirarle ma meglio scendere perché la strada è ancora lunga... Si supera una seconda elevazione con passaggi di I grado e si scende per ripido vallone, andando a riprendere le tracce di salita in val d'ambria, attenzione in un tratto dove ci siamo calati per mancanza di neve, basta una corda da 30 mt., lasciato cordino della Norvegia del Massi in loco! Salita lunga e faticosa in ambiente isolato ma di tutto rispetto, dove abbiamo individuato altre alternative più impegnative e magari in futuro ci torneremo!
Foto 1: primi balzelli ghiacciati
Foto 2: In uscita dalla goulottina centrale
Foto 3: Ripido tratto di cresta finale
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