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Monte Alben, canalone Albi, 30/03/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | ucamosciomoscio |
Regione | Lombardia |
Partenza | Santuario Madonna del Frassino (941 m) |
Quota attacco | 1200 m |
Quota arrivo | 2019 m |
Dislivello della via | 800 m |
Difficoltà | PD+ ( pendenza 50° ) |
Esposizione in salita | Nord-Est |
Rifugio di appoggio | Nessuno |
Attrezzatura consigliata | N.D.A. con due picche |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Oggi grande affollamento su questo suggestivo canale, in condizioni di innevamento eccezionali , che lo rendevano tecnicamente molto più facile del normale senza nulla togliere al divertimento anche se di tipo differente. Temperature non proprio basse imponevano una partenza ad orari consoni per non trovarsi sulla sezione d’uscita con il sole a lavorar la neve, malgrado ciò nella parte bassa il rigelo è stato praticamente nullo, solo un’ottima tracciatura ha alleviato la fatica. Nella seconda parte quella con le pendenze più sostenute si alternavano buone sezioni di neve pressa ad altre decisamente sfondose. Ambiente molto suggestivo all’interno delle viscere del Monte Alben. La parte alpinistica in queste condizione si riduce agli ultimi 500mt. Con pendenze medie sui 40°/45° e brevi risalti che possono arrivare ai 65°. Oggi miniraduno On-ice, incontrati Fourfingers , Fabiomaz e socio.
Accesso: Da Ponte Nossa svoltare a sn in direzione di Oneta, oltrepassare il centro abitato, quindi svoltare ancora a sn in direzione del Santuario della Madonna del Frassino, ampio posteggio alla fine della strada 200 prima del Santuario. Avvicinamento : Raggiungere il Santuario per stradina cementata, passare a ds del ristorante e divallare brevemente sempre seguendo la strada. Dopo pochi metri prendere una piccola mulattiera sulla ds seguirla sino a dove termina nei pressi di un torrentello, diventa sentiero che taglia in mezza costa il bosco, sino ad immettersi da sn in un’altra mulattiera che seguita nella medesima direzione porta in breve al canale in questione ( Grosso masso sulla sn con ometto ). Risalire il canale a ds, qui più gretto di torrente che canalone, superando diversi saltini rocciosi ( numerosi ometti ), dopo poco si dovrebbe incontrare il caniode di valanga solitamente presente. Ad un certo punto il canale si sdoppia, seguire il ramo di sn sino a quando si rinserra considerevolmente tra le rocce, qui si individua solitamente l’attacco ( ore 0,45/1,00 dal posteggio ). Relazione ( riferita alle condizioni del 30-03-2014 con cospicuo innevavento ) Risalire il canale nevoso con pendenze che vanno accentuandosi 30°/35°, usciti dalla strettoia il canale si allarga e presenta una deviazione sulla ds che va ignorata. Verso i 1500m si rinserra nuovamente e le pendenze si accentuano 40°/45° sino sotto un masso che sbarra il passaggio, superarlo sulla ds, qualche mt a 65° in ghiaccio/neve pressa. Dopo poco si riapre in corrispondenza di un ramo sulla ds che và ignorato e le pendenze si attenuano 40°. Proseguire nel canale rettilineo sovrastante che va rinserrandosi nuovamente tra bei torrioni rocciosi, qui le pendenze aumentano decisamente 50° con una decina di metri a 65° poco prima dell’uscita ( tratto più bello dell’ascensione ) un breve pendio a 40° porta alla sella posta poco a destra della vetta. Per facile e panoramica cresta nevosa raggiungerla ( ore 2,30/ 3,00 dall’auto ) Discesa: Dalla vetta percorrere la cresta SE, raggiungendo lo sbocco del canale NE detto Val Gerona ,seguirlo sino ad un ghiaione dove il sentiero abbandona il fondo per traversare il fianco sn idro della valle riconducendo in breve al grande masso con ometto, da qui in breve all’auto ( ore 1,45/2,00 ) Bella escursione con vari compagni incontrati in loco. Foto 1 il tracciato Foto 2 Il tracciato di salita in rosso a ds e quello di discesa in verde a sn Foto 3 la parte alta del canale |
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