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   Cogne, Lillaz Gully, 26/01/2014
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Onicer  ucamosciomoscio   
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  Lillaz  (1600 m)
Quota attacco  1950 m
Quota arrivo  2150 m
Dislivello della via  200 m
Difficoltà  3+ / II ( IV in roccia )
Esposizione in salita Nord
Rifugio di appoggio  Alberghi in valle
Attrezzatura consigliata  Normale da cascata, viti corte e una piccola scelta di friends
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Giorno del gran rientro, ormai non è più possibile attendere condizioni accettabili, per cui ci lanciamo nell’orda che da giorni sta imperversando nell’unico angolo decente per far cascate sul versante sud alpino, Cogne. Accompagnato dal fido ed inossidabile ( con alle spalle un recentissimo intervento al menisco ) Roby detto “ Er Bottarga “ giungiamo dopo uno stoico viaggio tutto su strade statali, a Lillaz alle ore 7,30 e dal posteggio notiamo la lunga fila di climberoni già alta nel canale d’accesso a Lillaz Gully, la meta odierna. Armati di pazienza ci incamminiamo nella speranza che il numero da staccare non sia a due cifre, ma con il non indifferente vantaggio di trovare un ottima traccia lasciata da chi ci ha preceduto nel canale che porta sotto i primi risalti. Siamo in 15 oggi, i pretendenti alla salita di questa classica, e vista la esigua quantità di ghiaccio speriamo che avanzi qualche cosa anche per noi. Siamo preceduti dal corso di cascate della gloriosa sezione SEM di Milano e devo riconoscere che si sono dimostrati molto attenti nel non prenderci come bersagli, come troppo spesso accade, salita quindi senza particolari problemi e conclusa, malgrado l’affollamento, in tempi assolutamente dignitosi. Il canale in alcuni tratti molto angusto e caratteristico , come accennavamo poco sopra si presenta in condizioni molto magre ma sufficienti per una salita in sicurezza con un tratto di misto vedi total dray da proteggere, non banale, per bypassare una caratteristica candelina. I tratti di ghiaccio sono particolarmente segnati dagli innumerevoli passaggi, malgrado ciò la salita è interessante e piacevole tecnicamente, ideale per riprendere confidenza con l’elemento, unica nota negativa è arrivata dalla meteo, non certo entusiasmante nella giornata odierna, che ci ha privato di uno dei piatti forti di Lillaz Gully, il panorama mozzafiato sul Monte Bianco.
Accesso :
Non mi dilungherò nel descrivere il percorso da noi seguito, darò solo alcuni dati salienti visto che non abbiamo percorso tratti autostradali, ma il viaggio si è svolto integralmente su strade statali, rispettando sempre i limiti di velocità via via imposti. Partenza da Gaggiano ( periferia sud ovest di Milano ) ore 4.15 arrivo a Lillaz dopo 208 km alle ore 7.30. Rientro identico percorso ma tempi leggermente dilatati ore 4.00 anzichè ore 3.15 per via del traffico più intenso . Con una guida attenta e oculata, al volante di un Citroen Nemo 1.4 a gasolio abbiamo consumato 19 litri di carburante per un totale di 32 euro di spesa ossia 16 euro a testa. Il tutto può sembrare un filo macchinoso, ma consente con una cifra accettabile di andare a scalare in quel di Cogne, con i tempi che corrono bisogna giocare di fantasia se non si vuole lavorare per mantenere la società Autostrade.

Avvicinamento :
Dal posteggio retrostante il campeggio di Lillaz attraversare il pianoro verso sud percorso dalla pista di sci nordico ( prestando attenzione a non rovinare i binari della stessa ) seguire brevemente la pista pedonale che si inoltra in Valleile percorrendo il fianco ds idrografico, abbandonarla quasi subito sulla sn per risalire l’ampio canalone che va restringendosi sino a generare la goulotte in questione ( Il canale è già ben visibile dal parcheggio in quanto è il primo da sn che solca lo scuro promontorio roccioso e boscoso che chiude la valle a meridione) ore 1.00/1.30 molto dipendenti dalle condizioni del manto nevoso.

Relazione :
L 1 WI 2 30mt. Superare il primo risalto ghiacciato di una ventina di metri (70° tratto a 75°) che si restringe sino a essere ostruito da un enorme masso, aggirarlo sulla sn e sostare presso le rocce della riva ds idro del canale dove è presente una sosta a spit con anello di calata.
L 2 neve 35° 80mt. Risalire il canale nevoso sino contro la seconda strettoia, sostando sulle rocce della riva sn idro presso una sosta a spit con anello di calata.
L 3 WI 1 30 mt. Vincere l’esiguo nastro di ghiaccio nel suggestivo restringimento ( 55°/60° ) raggiungendo un piccolo anfiteatro nevoso alla base del successivo restringimento. Due soste a spit con anello di calata una bassa e una alta sulla rocce della riva sn idro.
L 4 WI 2 M4 30mt. Vincere il salto ghiacciato (65°) raggiungendo un bel stalattitino che in condizioni normali permette di superare il masso che ostruisce la gola, oggi data la estrema precarietà del medesimo si è costretti a vincere le placche a sn in misto seguendo una fessura ed alcune provvidenziali radici, tratto delicato e da proteggere ( utilizzato un BD da 1 ) ristabilirsi delicatamente nel canale nevoso andando a sostare sulle rocce dalla riva sn idro presso una sosta a spit con anello di calata.
L 5 WI 3+ 30 mt. Proseguire nella gola ghiacciata (70°) ad una biforcazione con un passo delicato traversare sulla colata di destra molto esile nella parte alta ( 80°) che con un passaggio delicato in uscita ( per mancanza di ghiaccio oggi) permette di ristabilirsi nel canale nevoso ove si sosta su due spit posizionati sulle rocce della sn idro.
L 6 neve 50° M2 40mt. Superare lo stretto canale nevoso che muore contro una barriera di rocce non molto solide superarle a ds lungo un vago diedro con il fondo di terra gelata, raggiungendo così l’altopiano dove si sosta presso un grosso e caratteristico larice, proprio nei pressi del sentiero di discesa.

Discesa:
Dall’albero di sosta abbassarsi verso nord pochi metri e traversare verso destra in diagonale nel bosco individuando le marcature rosse del sentiero presenti sugli alberi, seguendole si divalla per il ripido costone boscoso, quindi con un traverso ancora verso destra si guadagna il vallone che lo fiancheggia proprio all’altezza del bellissimo flusso di Lau Bij . Seguendo sempre la traccia raggiungere la famosa cascata di Lillaz, e seguendo il sentiero sulla sn portarsi nell’ampio pianoro antistante il paese, attraversato il quale si ritrova il posteggio. ( 0.45/1.00 a seconda dell’innevamento )

Bella giornata passata in allegra compagnia .

Foto 1 Il percorso
Foto 2 Sul primo tiro
Foto 3 L 5
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