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   Rocca di Perti - via Simonetta, 12/09/2015
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Onicer  matteo81   
Regione  Liguria
Partenza  Rocca di Perti - parcheggio Nord (250m)
Quota attacco  250 m
Quota arrivo  400 m
Dislivello  150 m
Difficoltà  PD- / 5a ( 5a obbl. )
Esposizione  Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  Nessuno
Attrezzatura consigliata  N.d.a. 2 mezze da 60, cordini, eventualmente 1 friend medio
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Buono
Commento Dal parcheggio Nord della Rocca di Perti , risalire il sentiero dietro la fontanella fino ad una prima diramazione, dalla quale deviare a dx fino ad arrivare (seguire sempre il sentiero basso, che passa dall'attacco di "via col vento") ad un primo tratto aperto dove attacca lo "spigolo nord" e da qui proseguire ancora sul sentiero fino ad arrivare ad un altro tratto aperto alla base di una placconata; scritta evidente alla base.

L1 - risalire la rampa abbattuta in diagonale verso destra, ignorare la sosta presente, puntare allo strapiombino affrontandolo piuttosto direttamente o aggirandolo sulla sx. Sosta su alberi. III+/V-

L2 - collegamento ravanoso e parecchio sporco tra terra rovi arbusti e qualche roccetta di II°; non proteggibile a meno di affidarsi a una pianto non propriamente sana. Sosta su albero alla base dell'evidente parete.

L3 - partenza non banale su placca panciuta, risalendo la placca fessurata successiva fino a traversare a destra per andare a prendere la sosta; tiro non banale, il più bello della via. Utile un friend medio. Sosta da attrezzare su fittoni. IV+/V-/IV

Dalla sosta si esce dallo sporco diedrino sulla dx traversando su cengia rocciosa, per poi rimontare poche rocce (max III°) - eventuali protezioni veloci - e trovare un punto di sosta su fix, prima dell'inizio di una traccia di sentiero (che piega a sinistra) da seguire fino alla base della parete vicina. Sosta su alberi.

L4 - risalire verticalmente lo spigolo, con appigli nascosti e primi movimenti non banali; poi più facile. Saltare la sosta presente e piegare a sx su tratto piano con alberi fino ad una cengetta dove si trova la sosta. V/III

L5 - risalire il diedro fessurato, poi per lama verso dx (ultimi movimenti delicati) fino alla sosta su cengia stretta ed esposta . III+/IV+

L6 - risalire il diedro fessura, con piccolo spiombo iniziale, al termine del quale si esce sul terrazzino sommitale della vetta. V-/III+

Discesa: 1) prendere il sentiero a sx e discendere lo spigolo nord (disarrampicata + 1 doppia) oppure prendere il sentiero a dx, girando ancora a dx al primo bivio, al secondo scendere ancora a destra raggiungendo così la strada sterrata che riconduce alla macchina.

Via di per sè discontinua e sporca (andamento zizzagante), ma sufficientemente chiodata; le ultime due lunghezze si presentano unte mentre sul resto dei tiri la roccia è piacevole.
Le difficoltà si aggirano sul IV+/V (5a) non continue ma pur sempre più ingaggiose rispetto a quelle riportate in alcune relazioni.

N.B.: la relazione di Guido della Torre è imprecisa; inoltre hanno concatenato i tiri di "collegamento", cosa che - invece - può rendere la salita più difficoltosa.

Più lunga rispetto alla vicina "Via col vento", quest'ultima offre una linea più continua e roccia meno unta.
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