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Diavolo della Malgina e Valmorta, 22/07/2011 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | marcomoratti |
Gita | Diavolo della Malgina e Valmorta |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valbondione (loc. Grumetti) (975 m) |
Quota arrivo | 2926 m |
Dislivello | 1951 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Curò |
Attrezzatura consigliata | Da escursionismo su terreno sconnesso (sfasciumi e pietraie) |
Itinerari collegati | Pizzo del Diavolo della Malgina (2926m), dal versante di Valmorta |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Un giro classico nella conca del Barbellino:
dalle case di Grumetti a Valbondione partenza non troppo presto, ore 7:00, salita fino al Curò. Alle 8:25 sono su, caffè di rito e 4 chiacchiere con il superrifugista Fabio. Un vivo consiglio, qual'ora aveste anche solo il minimo dubbio o curiosità sull'itinerario chiedete sempre! E' di stradilà di gentile e vi darà sempre la dritta giusta. Dal Curò, via per la normale: sentiero 310 fino al bellissimo lago della Malgina. Pausa ristoratrice e via su per la normale, al solito, ottimamente segnata. In circa 3 ore e mezza dal Curò si è in vetta: mozzafiato a dir poco. E' sempre uno spettacolo che apre il cuore. Dopo alcuni minuti per foto e rifocillamento, si riparte per la discesa in Valmorta: prima ci si abbassa verso il lato Valtellinese, poi dopo un poco si inizia a scendere verso il ben visibile lago inferiore di Valmorta. Qui ho trovato le maggiori discrepanze con i reports: parlano tutti di "labili tracce di sentiero" e "sparuti ometti". Io non ho visto nulla, ma sono sceso solo con un bel po' di attenzione seguendo via via la strada migliore e più sicura. C'è da dire che la parte più delicata, vista la tipologia del terreno, sono i primi 50 metri (forse meno) sotto la vetta. Il terreno è marciotto e bisogna misurare il passo. Poi mano mano si arriva su un'immensa pietraia, ma i sassi sono ben solidi. Infine la costa diventa erbosa, senza problemi. Una volta al lago di Valmorta, si segue senza problemi il sentiero 323 verso il Curò. Un pizzico di attenzione solo nei due tratti (un metro, o due, ciascuno) con le catene. Non ci sono troppi problemi, ma se la roccia fosse umida occhio. In definitiva, ottimo itinerario, che permette di visitare due facce della stessa medaglie delle nostre stupende Orobie. Da fare con la dovuta attenzione, ma che restituisce grande soddisfazione. La Valmorta, poco celebrata, è in realtà a mio parere una valle molto bella da visitare. P.S. Lungo il percorso ho incontrato 2 camosci e 2 stambecchi, rispettivamente nella conca dopo il Lago della Malgina e poco sopra il Lago di Valmorta. E' stato stupendo, erano a meno di 5 metri. Foto: 1) Dalla vetta sguardo verso il lago Gelt, cime di Caronella, Torena, e tutte le catene montuose più lontane. 2) Scendendo dal Diavolo verso la Valmorta: davanti a noi il Coca, in basso a sinistra (qui nascosto) il lago inferiore di Valmorta 3) Nei pressi del lago inferiore di Valmorta. Uno sguardo indietro: il Diavolo resta sulla destra P.S. Scusate se sono bruttine, non ho la macchina fotografica digitale, per ora mi tocca accontentarmi (che peccato) del cellulare |
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