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   Monte Adamello mt.3.554, 20/07/2012
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Onicer  piccolo giò   
Regione  Lombardia
Partenza  Rifugio Caduti dell'Adamello  (3040 m)
Quota attacco  3040 m
Quota arrivo  3539 m
Dislivello della via  550 m
Difficoltà  F+ ( pendenza 30° / I in roccia )
Esposizione in salita Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  Caduti Adamello e Città di Trento
Attrezzatura consigliata  ramponi, picozza, corda.
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Dal Rifugio Ai Caduti dell'Adamello alla Lobbia Alta (dopo essere arrivati ieri ed aver salito la Cresta Croce) partiamo il secondo giorno per la salita al Monte Adamello.
La giornata si preannuncia ancora bella, ma senza il fastidioso vento gelido di ieri e si comincia scendendo sul ghiacciaio del Mandrone cercando la via più 'sicura' e questo ci impegnerà per un'ora abbondante.
Arrivati sul pianoro bello crepacciato e con pochissima neve, saliamo gradatamente in direzione sud/ovest circondati da bellissime montagne.
Superato un primo avvallamento ci spostiamo leggermente verso destra puntando la cima di un ripido passo (passo Adamè) e una volta sopra deviamo ancora ad ovest puntando al Monte Adamello ora ben visibile.
Giunti sul Pian di Neve con grandi spazi intorno a noi, non c'è in giro anima viva, due soli punti neri in questa sterminata distesa di bianco.
Decidiamo di salire la lunga Cresta Ovest e di scendere dalla rocciosa e ripida Cresta Est.
Ogni tanto si sprofonda ma tutto sommato la progressione non presenterà grosse difficoltà e una volta saliti in Cresta, togliamo i ramponi per una maggiore aderenza sui saliscendi rocciosi e poco dopo giungiamo stanchi ma strafelici in vetta.
Foto ricordo della maestosità di questi luoghi e ristoro
d'obbligo in vista anche della lunghissima discesa che andremo ad affrontare.
Ripartiamo scendendo come detto dalla Cresta Est aiutati anche da una corda fissa che ne facilità la progressione fino ad arrivare di nuovo sul ghiacciaio, rimettiamo i ramponi e con qualche scorciatoia riaffrontiamo a ritroso il Pian di Neve fino a giungere in fondo al ghiacciaio del Mandrone.
Ora ci liberiamo dell'imbrago e dei ramponi, risaliamo per quasi 100mt e poi per sentierino ben segnato giungiamo dopo più di un'ora al Rifugio Città di Trento al Mandrone.
La stanchezza accumulata in questi due giorni di 'full immersion' Adamellino comincia a farsi sentire e così breve ma riposante fermata per una meritata birra con fetta di torta, poi lunga discesa dai mille tornanti fino al Rifugio Bedole e da lì per carrareccia alla Malga Bedole dove avevamo parcheggiato la macchina.
Si chiude così la giornata odierna dopo 12 ore dalla partenza un giro ad anello iniziato il giorno prima salendo lungo il 'sentiero Matarot' fino alla Cima Cresta Croce e scendendo appunto il giorno successivo dopo aver salito la Cima Adamello dal Rifugio Mandrone, che dire......strabello!!!!

partecipanti: giovanni (piccolo giò) anna (dagli occhi blu)

foto 1 - gruppo di famiglia......
foto 2 - felicità di vetta.
foto 3 - disgelo.
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