|
Periplo della Presolana, 21/10/2007 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Giacomo cordamolla |
Gita | Periplo della Presolana |
Regione | Lombardia |
Partenza | Passo della Presolana (1297 m) |
Quota arrivo | 2360 m |
Dislivello | 2651 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Malga Cassinelli (aperto), Rino Olmo, Albani (chiusi) |
Attrezzatura consigliata | da escursionismo + ferrata (per chi ha un po' di dimestichezza con il vuoto e l'arrampicata è fattibile senza, come ho fatto) |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Dopo un sabato con un'uscita di arrampicata a Rogno saltata causa torcicollo che non aveva finito di passarmi ho deciso oggi di stare ancora cauto; niente arrampicata quindi. Ne approfitto per realizzare questo tour che da tempo avevo individuato, sfruttando così l'occasione per allenarsi per la stagione invernale e tenendo in considerazione che sarà probabilmente uno degli ultimi we in cui è possibile effettuare tale giro.
Partenza dal passo di buon ora (7:30). Salita tranquilla verso la grotta dei Pagani (8:45), con qualche piccolo momento per dare una vista alla desiderata Bramani (constatato che va in sole non prestissimo (dopo le 10 circa)). Discesa poi rapida verso il Passo Pozzera e di seguito per ambienti molto selvaggi e nuovi per me, attraversando in alto la Valle dei Mulini. Giungo poi al rif. Olmo (al quale ero già stato circa 15 anni fa - non ricordavo quasi niente) e mi prendo una piccola pausa, verificando anche la bellezza e la pochezza di materiale disponibile del locale invernale (no stufa - solo panche tavoli e una paio di materassi con poche coperte). Scendo poi alla Baita Bruseda per prendere il sent. 311a che mi porta alle Baite Pagherolo Basse. Da lì, attraverso le omonime baite di mezzo e alte giungo poi al Passo Scagnello. Breve pausa anche qui, dove mi fermo a colloquiare con un escursionista diretto al Ferrante. Discesa poi veloce all'Albani dove mi prendo un'altra pausetta al sole sul terrazzo verso Colere. Da qui, passando sotto la nord (chissa se mai riusciro a salire una delle sue mitiche vie?) giungo in breve al Colle della Guaita e poi, lasciando il sentiero per Colere, attacco l'inedita (per me) ferrata della Porta. Dopo le prime scale su cui ho un po' patito il freddo riesco a riscaldarmi sui tratti superiori. Con numerosi su e giù e vari traversi giungo in vista del Visolo, che in breve raggiungo. Qui mi prendo un'altra pausa (questa volta un po' più lunga - 15/20 min) colloquiando con un ex-arrampicatore incontrato in vetta. Da qui poi, su percorso già fatto qualche anno fa scendo di corsa al Passo, dove giungo verso le 13:50. Partecipanti: solo Per i sentieri accurate info sul sito caibergamo.it, dove si trovano mappe, percorsi GPS, altimetrie accurate ecc. |
Report visto | 2280 volte |
Immagini | |
Fotoreport | |