|
Piz Duan, 25/08/2010 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | grigna |
Gita | Piz Duan |
Regione | Svizzera |
Partenza | Soglio (1090 m) |
Quota arrivo | 3131 m |
Dislivello | 2200 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Nessuno |
Attrezzatura consigliata | Da escursionismo. In sti giorni si percorre tranquillamente in scarpe da running. |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Non è stato facile ma alla fine io e Corvo riusciamo a convincere Kikko a prolungare di 24 ore le ferie. E così andiamo a farci una bella sgroppata come da tanto tempo non si riusciva a fare per un motivo o per l’altro.
Dopo varie opzioni, la scelta della meta cade sul panoramicissimo Piz Duan. Anziché salire dalla Val Maroz, optiamo però per la più lunga salita da Soglio con ben 2200 metri di dislivello. Del resto un minimo di allenamento per l’imminente giro delle Orobie bisogna pur farlo… Fatto sta che poco dopo le 7, dopo la classica colazione al Mastai di Chiavenna, partiamo dal pittoresco paese di Soglio sotto un cielo azzurro intenso che fa presagire una gran giornata. Forse perché venivo da una settimana di cieli praticamente grigi o forse perché effettivamente c’era una gran luce, lo spettacolo che hanno visto i miei occhi non lo vedevo da tempo. Bellissimi alpeggi affacciati alle imponenti pareti del Badile, del Cenalo e delle Sciore si alternavano a passaggi fra gli abeti, dove tra l’altro Corvo ha trovato anche dei bei porcini. Saliamo piuttosto spediti ma ogni 2 minuti bisogna fermarsi a fotografare qualcosa…. Comunque arriviamo al Pass da la Duana dal quale proseguiamo sul largo crestone ovest del Duan. Zero tracce, zero ometti e tanti sfasciumi, insomma come le tanto decantate Orobie con l’unica differenza che davanti a noi non abbiamo il Piz Cavrin o il Recastello bensì alcune delle montagne più fotografate e famose al mondo. Dopo aver individuato il passaggio chiave dell’ultimo tratto di salita, un canale detritico che va verso sinistra, non ci resta che l’ultima rampa anch’essa sfasciumosa e terrosa (si rivelerà molto redditizia in discesa tipo ghiaioni dolomitici). In vetta rimaniamo una mezz’ora per poi ridiscendere dalla stessa via di salita. Discesa davvero infinita! Consueta sosta al Moreschi con pizza ai peperoni e coca. Che dire di oggi, davvero una gran giornata! NB1: il giudizio ottimo nella valutazione itinerario è data dalle notevoli qualità paesaggistiche che si incontrano lungo il percorso. Il percorso in sè, dal Pass de la Duana alla cima è una ravanata su gande e terreno instabile. NB2: il dislivello sarebbe di 2000 metri se non fosse che lungo il crestone bisogna compiere numerosi saliscendi sia in salita che in discesa che aumentano di un paio di centinaia di metri il dislivello complessivo. Foto 1: primi raggi di sole sul Badile. Foto 2: la grande Nord-est Foto 3: l'alpeggio di Tombal, un paradiso in terra! |
Report visto | 2278 volte |
Immagini | |
Fotoreport | Clicca qui per andare al foto-report |