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   Campo Moro - Rif.Marinelli, 31/07/2010
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Onicer  Deiv   
Gita  Campo Moro - Rif.Marinelli
Regione  Lombardia
Partenza  Diga di Campo Moro in Val Malenco  (1934 m)
Quota arrivo  2813 m
Dislivello  1000 m
Difficoltà  E
Rifugio di appoggio  Carate,Marinelli,Bignami
Attrezzatura consigliata  da escursionismo (i ramponi per affrontare il tratto della vedretta di Caspoggio per i meno ''scafati'')
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Eccellenti
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Il giro è notevole per la bellezza dei posti e per la lunghezza dell'itinerario ad anello che abbiamo compiuto in un arco di tempo di 6 ore circa, pause escluse.
Si sale dalla diga di Campo Moro, attraverso il primo strappetto in mezzo al bosco verso il rifugio Carate(2662m), risalendo sul versante sud del Sasso Moro. Raggiunto il Carate, ci si appresta per una facile discesa nel vallone dello Scerscen, in direzione Capanna Marinelli, dopo aver attraversato la bocchetta delle Forbici. Qualche nevaio sul sentiero non desta preoccupazione, anzi rende il tragitto più piacevole. Si raggiunge la Marinelli(2813m) dopo aver risalito di poco la valle verso la vedretta di Caspoggio, trovandola di fronte. Dal rifugio il panorama è impagabile e sovrasta i principali apparati glaciali di questa parte di Val Malenco: Scerscen Superiore e Inferiore, Caspoggio. Abbiamo trovato l'amico Beno in fase organizzativa per una festa che si sarebbe tenuta la sera stessa , con tanto di musica dal vivo(i Tirlindana) e immagini di montagna dalla redazione delle ''Montagne Divertenti'' di Beno e soci, ormai famosissima rivista di montagna valtellinese. Saluto i suoi amici e Gioia.
Mio fratello intanto si è appioppato il lavoro al rifugio, per questo week end. Mentre inizia a servire ai tavoli noi partiamo alla volta della parte successiva del nostro giro, verso la Boccchetta di Caspoggio(2983). Salutiamo e partiamo.
Si risale il sentiero verso la bocchetta e la si raggiunge facilmente, risalendo la vedretta coperta di neve ad eccezione dalla fronte però. La neve regge bene e non si sprofonda. Io arrivo primo con Laura e ci fermiamo ad aspettare Nardino, Stefano e Dani. La bocchetta offre la vista sul vallone che ridiscende verso la Bignami, facendo intravedere la vedretta dello Scalino, sotto al pizzo Canciano.
Dopo una pausa si continua la discesa e via fino alla Bignami, per nevai e rocette(facili).
Dalla Bignami si può osservare la fronte sospesa del Fellaria orientale, ormai staccato dalla sua lingua valliva sotto la parete. L'alpe Fellaria è particolarmente erbosa e offre un soffice sostegno ai nostri stanchi piedi. Si continua così verso la meta finale, con le gambe ormai impallate, verso Bignami e diga di Campo Moro, dalla qualse si ritona al parcheggio, nei pressi del rifugio Zoia. La gità è stata veramente piacevole, soprattutto grazie alla compagnia di tutti. Mitici!
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