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Redorta Canale Est ( meridionale ), 09/12/2011 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | calimero |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valbondione (1200 m) |
Quota attacco | 2400 m |
Quota arrivo | 2038 m |
Dislivello della via | 600 m |
Difficoltà | AD+ ( pendenza 70° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Est |
Rifugio di appoggio | Coca |
Attrezzatura consigliata | In queste condizioni, 2 picche, ramponi, casco.
Utile sempre avere corda e 2 chiodi. |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Bellissimo itinerario in ambiente assolutamente grandioso, molto ripetuto in questo periodo.
Meritatamente. Per questa due gg si compone un team di sette elementi. Il nostro collaudato duo si unisce ad un quintetto di on-icers composto da Lupin, Vezz, Claus, Zio Punzo ed Andrea ribattezzato Diabolik ( in quanto marito di Eva K. ). Si sale al Coca partendo da Valbondione il giovedi pomeriggio, inerpicandosi sul faticoso sentiero mentre il tramonto arrossa Recastello, Strinato, Cimone, Sasna e lo spigolo della Presolana. Si arriva che ormai è buio, in tempo per incrociare la cordata Franz-Mara di ritorno dal Couloir del Sole. Il tempo scorre piacevolmente nel locale invernale, dove si trova anche l’on-icer Riccio con soci, che il gg dopo ci anticiperanno nel canale. Alle 21, tutti a nanna. Il giorno successivo sveglia alle 5, allegra colazione e partenza prima delle 6. Ci si dirige alla luce delle frontali verso il lago di Coca e si comincia subito a pestare la neve. Al lago, mentre albeggia, si mettono i ramponi, si prendono le picche e si piega a sx in direzione dello scivolo che in pendenza crescente porta allo stretto imbocco del canale est. Il canale è subito in pendenza superiore ai 50°. In queste condizioni, la neve morbida e pestata, presente su buona parte della via, aiuta a ridurre le difficoltà e la fatica e consente di salire slegati senza mettere protezioni. I chiodi e la corda possono rimanere a riposo. Dopo circa 100 metri si incrocia il saltino ghiacciato a 70°, circa una quindicina di metri, che si supera tenendo la linea centrale e piantando le picche sui lati della strettoia su ghiaccio duro che però si sgretola ad ogni passaggio. Dopo il salto il canale sale in pendenza costante sui 60° fino ad un secondo saltino ( masso ) che si può superare sulla sx. La via è lunga, 600 metri solo il canale. L’uscita , sulla dx , avviene dopo aver superato un nuovo saltino ( 65° ) ed effettuato un traverso su neve poco portante. Dal colletto alla vetta alcuni passaggi di misto ( II ) ed un traverso esposto fino allo zuccotto sommitale che si raggiunge con attenzione ( II ) toccando la stretta vetta nel vento sferzante. La discesa avviene per la via di salita fino al colletto di uscita del canale est percorso, per poi imboccare sull’altro versante il canale ovest ( 45° ) in discesa su neve difficile e non portante ed iniziare una lunga discesa che conduce prima al rifugio Brunone e poi su interminabile sentiero a Fiumenero. Da Fiumenero, ponte auto fino a Valbondione per recuperare quelle lasciate al parcheggio della partenza del sentiero per il Coca. Grandioso itinerario in ambiente realmente da paura . Partecipanti : Calimero, Saldeg, Lupin, Vezz, Zio Punzo, Claus, Andrea Diabolik. Alla prossima ! La gradazione, sul Cisana è indicata D. D rimane. In queste condizioni di neve, a mio avviso AD+. foto 1 al saltino ghiacciato a 70° foto 2 sulla cresta finale foto 3 la vetta del Redorta |
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