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   Grignetta day cavalcata est ovest, 12/10/2011
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Onicer  darioalpago   
Regione  Lombardia
Partenza  Piani Resinelli (1230m)
Quota attacco  1750 m
Quota arrivo  2184 m
Dislivello  440 m
Difficoltà  AD / IV+ ( IV+ obbl. )
Esposizione  Varia
Rifugio di appoggio  Bivacco Ferrario,Rif.Rosalba
Attrezzatura consigliata  N.d.a
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Finalmente riesco a realizzare questo piccolo sogno...
Giornata di ferie spesa bene con Antonio che voleva conoscere la Grignetta...
direi che è stato accontentato stavolta!
Partiamo presto da casa e godiamo di una bella nottata che veloce ci porta ai resinelli dove ci aspettano le fantastiche delizie del fornaio...mmm....I love you fornaio mio!!!
é appena sorto il sole che usciamo dal bosco giulia e ci gustiamo il panorama verso la Est del Rosa che si mostra elegante sopra il mare di nubi..continuiamo a salire in questa alba livida e i miei occhi in lontananza cercano il Monviso...
Eccolo...
ma è sbiadito...
sembra non abbia la forza di brillare,di riprendersi quello che gli spetta inconscio della sua bellezza che parte dagli occhi fino a scuotere dentro.
E in un attimo si gira l'angolo e appaiono i Maniaghi....
E il sole asciuga i nostri passi mentre faccio un pò di scuola al buon Antonio che si vuole cimentare da primo sui primi tiri della normale.
Il ragazzo forse ubriaco dalle verticalità del sigaro, mi ripaga con cazzate di notevoli proporzioni che difficilmente ci fanno rimanere seri per più di 2 secondi...
un sacco di risate che compiacciono il sole che oggi vogliamo rincorrere fino all'ultimo...
e oltre...
Parte!
Salta la prima sosta e recupera il sottoscritto che poi va rapidamente all'"oransoda"di vetta per la bella variante polvara dove Anto scopre di avere i piedi!
Miracolo!
Finalmente....
e complimenti!
Arriviamo alla forcella del glasg dove stanamente non fa caldo?!Teo cossa dici tu?!:-)
Attacchiamo la Lecco in un viaggio lontano nella memoria dove mi sembra quasi di sentire il profumo di quei giorni lontani....
Il primo tiro è di Antonio che sul finale scopre le piccole regole della montagna...
andare avanti...
con pazienza e umiltà.
Così dopo un bel tiro di terzo trova la sosta e la soddisfazione che cresce solo nei giorni succcessivi perchè diventa parte di te...
o almeno così gli auguro.
E ora tocca a me!
Dopo tanto tempo rieccomi qui a toccare questa placca meravigliosa dove cercare lontano sorrisi e sogni perduti...
e infatti arrivano...forti da far girare la testa.
La placca è unta ma si scala con la voglia di salire in alto...
i due resinati presenti danno sicurezza anche perchè non vi sono molte possibilità di integrare a parte una fessura per dadi dopo il secondo chiodo...e allora su..con eleganti movimenti di bacino da cercare dentro di se per arrivare alla comoda sosta su chiodi da collegare.
Arriva anche Antonio e decido di mettere il turbo perchè le scarpette e la fame vogliono andare all'ufo che ci guarda sornione dalla cima.
Dopo uno strapiombino e crestina siamo alla croce del terzo Maniaghi e una parte di Nord ci abbraccia strappandoci sempre più al quotidiano lontano da queste cose belle e incorruttibili.
Una bella cavalcata sulla cresta Sinigaglia fino alla Bocchetta dei Venti dove finalmente vediamo le braccia del lago blu e profondo che fanno a gara con il cielo terso percorso solo dalla luce del sole che sembra ora seguirci in un gioco di nascondino antico e mai vecchio...
E il sorriso dei gesti porta l'entusiasmo del muoversi e cercare il tatto con la terra illudendosi di sentire ancora una volta tra le mani i tuoi gesti lontani che sembrano essere ancora qui...
E' la cima...
Vedo lo stupore negli occhi di Antonio...
Emozione di fronte a questo gioiello che non smette mai di stupirmi,e mi fa girare la testa nella folle idea di bere tutto questo panorama in un sorso solo...
Ma è un attimo...
Dobbiamo ripartire...
Il sole ci tocca e noi lo rincorriamo giù verso il sentiero Cecilia dove il Giardino delle guglie costruisce la meraviglia nei nostri occhi.
Il pilone centrale, il fungo ,la cresta segantini e la valle dell'inferno ci portano in un mondo fatato schezando con il sole d'ottobre che ci regala il profumo dell'autunno.
Girato un angolino ci appare la parete Nord della Piramide Casati e i sogni di qualche settimana fa mi vengono a trovare...
lasciamo Donna matilde e troviamo lo Spigolo di Vallepiana dove mi viene a trovare il sorriso di Barbara che mi porta il suono della sua risata voluta e profonda come questa roccia.
E finalmente l'ultimo colletto che ci porta il lago imbevuto di sole e il Rosalba li nel suo angolo di paradiso con il suo tetto verde a scherzare con il Cinquantenario e la Cecilia.
Eccoci qui....
davanti a questo balcone intimo quanto grandioso,poggiamo le maglie un attimo ad asciugare mentre due alpinisti ci guardano straniti dalla nostra provenienza e dalle mie intenzioni...
Loro scivolano lentamente a valle mentre noi appoggiati alla staccionata guardiamo senza tempo il sole,che indistintamente abbraccia tutta la terra con la forza e l'onestà intellettuale che tanto cerchiamo tra le rocce.
E allora andiamo ancora una volta a prendercela.
Corriamo verso l'attacco del Cinquantenario e il sole scalda per un attimo quel freddo angolo incendiando il mio cuore che corre su quei tiri che sanno di casa..
in un attimo siamo al terrazzone e la placca superiore mi abbraccia come una madre lontana fino al suono di una campana...
"Vola solo chi osa farlo..."
e le parole di quella campana corrono nel vento e nella luce del sole che lentamente comincia ad emozionarsi nell'Ovest...
Finiamo definitivamente i viveri e l'acqua e parto deciso verso lo spigolo marimonti mentre all'orizzonte le ombre del Rosa si allungano su di noi che corriamo in alto verso l'ultimo bacio del sole...
Ed io lo voglio...
sono qui per questo,
in un momento che non potrebbe essere diverso da quelo che ho scelto e che mi regala più di quello che avrei desiderato.
La fessura del Marimonti mi afferra con orgogliosa passione lasciandomi il sorriso della complicità mentre corro sullo spigolo fino alla sosta.
Dopo aver recuperato Anto che giustamente ora si lascia guidare vado finalmente al mio sogno...
il mio "appuntamento"e li...
Giro l'angolo al sole del tramonto con la roccia emozionata dall'ultimo calore ed i miei occhi ancora di più...
rallento un pò i gesti cercando di fermare il tempo respirando il profumo della roccia sentendone quasi il sapore sulle labbra.
Ancora una volta i dubbi assolti e il cuore nonostante tutto sereno perchè fiero del suo coraggio difeso.
Arriva anche Antonio stordito da tutto questo mondo meraviglioso e dall'inconsapevolezza di ciò che ha appena vissuto e di quello che ancora lo aspetta.
Ci giriamo verso il sole che inizia a giocare con la curvatura della terra mentre corro verso la cima e un terrazzino...
Un pensiero lontano mi viene a trovare come qualche settimana fa...e mi sembra di vederlo li tra le nebbie che sbiadiscono il Monviso...
Mi raggiunge Anto e dopo una stretta di mano lancio un grido di gioia che rimbomba forte negl'echi della Grignetta che dopo un'ultima fiammata sposa il velo del cielo sempre più blu..
ci giriamo e il sole muore dietro il Rosa lasciando il potente controluce che imbarazza tanto è grande la sua emozione.
In un attimo viene a prenderci il freddo e il buio mentre le scintille scoppiettano ancora dietro l'orizzonte delle Alpi e il Cervino sembra riappropriarsi di un pò di plasticità.
Due doppie veloci ed eccoci ancora al Rosalba e alla sua dolce staccionata.
Respiro a pieni polmoni il profumo di questa serata ottombrina,sfiorando con gli occhi l'ultimo chiarore sulla campana del cinquantenario mentre Antonio tira fuori la sua frontale...
Stacco a malincuore le braccia da questo legno che sostiene la mia voglia di serenità e ci Immergiamo nella notte buia e senza luna che si nasconde dietro la Grigna..
tra una chiacchera e l'altra si insinua lentamente il silenzio lasciando spazio al rumore della terra...
Gli animali e la brezza tra gli alberi fanno da controsoggetto al tema di questa fuga meravigliosa che sembra giungere agli stretti finali.
E proprio mentre sento lo scricchiolare delle foglie sotto i piedi un'aria mi accarezza ancora le mani..
Me le stringo tra le dita e mi sembra quasi di tenerti ancora una volta la mano..
purtroppo è un attimo..
ma continuo a respirare il profumo dei faggi sfiorandone la corteccia.
Dopo la radura le prime case e finalmente la chiesetta dei Resinelli e...
La luna...
piena.


Grazie ad Antonio che inconsapevole delle proporzioni della mia Grignetta mi ha fatto compagnia in questo sogno realizzato.
fino all'ultimo...
o quasi:-)
Spero abbia capito che l'esperienza dolomitica delle tre cime è solo rimandata.....
con condizioni migliori.

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