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   Pizzo Badile via Molteni, 01/10/2011
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Onicer  darioalpago   
Regione  Lombardia
Partenza  Bagni di Masino (1230m)
Quota attacco  2900 m
Quota arrivo  3308 m
Dislivello  470 m
Difficoltà  D+ / V+ ( V+ obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  Rif Gianetti locale invernale Bivacco Piacco
Attrezzatura consigliata  N.D.A: Friend Dadi
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Eccellenti
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento E' molto difficile raccontare un'esperienza come la Molteni..
Credo che piena sia l'aggettivo che si avvicini un pò a questo viaggio meraviglioso nel cuore delle Alpi centrali.
Pensare che nel 35' è stata fatta questa realizzazzione..mi fa pensare al tipo di persone di cui ci sarebbe bisogno oggi..
Ma forse questa è una di quelle vie che non si può raccontare il giorno dopo..
è li che ha bisogno di uscirti dalla carne con il tempo della memoria...
Già,perchè il tempo di pensare è azzerato da quello per vivere una cosa del genere...almeno per me..
Si perdono le parole per la commovente Val Porcellizio salita il venerdì pomeriggio dopo il lavoro...troppa la sorpresa di una realtà tanto separata quanto bella...
Un mondo a parte, che ad ogni passo scopre a sua volta nuovi mondi,sempre più stupefacenti nel loro sposare la tua idea di montagna..e ti gira solo la testa dall'ebrezza che porta nell'aria un profumo unico...
quello stesso profumo che ti appaga con quel senso di consapevolezza grande come l'abbraccio delle cime verso la Gianetti...
la tua volontà...
Verso il rifugio ci acccoglie lentamente la sera, mentre i chiaroscuri fanno sentire forte la presenza di quelle mura di pietra dolci e severe nelle loro finestre chiuse.
E finalmente dopo un dislivello di quasi 1400 metri sembrati davvero un secondo arriva la porta del Bivacco..
la apriamo..
è la Notte.
Sistemiamo veloci il materiale e dopo una piccola cena e quattro chiacchere proviamo domire..
cercando di tenere a bada tanta meraviglia e i sogni del domani che non consentono a Morfeo di porre un confine tra la veglia e il sonno..
E finalmente il domani arriva!Finalmente...
Ancora prima del sole usciamo alla luce delle frontali brutalmente banalizzate da una stellata che lascia a bocca aperta...
Camminiamo sotto le stelle, tra i sassi verso la parete Sud Est a cercare quel che rimane di stelle cadute settimane prima,quando il sole fa prendere forma a quelle ombre scure e severe che sembrano avere un cuore al loro incontro con la luce.
E' l'attacco...
freddo e austero tra il granito e la neve che resiste nell'ombra, quando su le rocce già si infiammano di una bellezza irresistibile.
Via un tiro dopo l'altro in questo capolavoro disegnato nel tempo.
Diedri,placche strapiombini e traversi creano i contorni di gesti che si fondono nel sole sulla roccia calda.
Una Via meravigliosa,un viaggio su una parete immensa e solare con chiodatura essenziale dalla roccia da urlo ed esposizione costante al vuoto che abbraccia tutta la valle.
Non manca anche un tiro di roccia delicata che fa trattenere il fiato e il passaggio chiave in traverso che prelude ai tiri finali sullo spigolo...davvero eccezionali.
Si quei tiri mi son rimasti nel cuore...
Li a cavalcare l'aria afferando la sostanza dei sogni in un gioco impagabile di desiderio appagato ancor prima che concepito...
I tuoi occhi a prendere il mondo che desideri e che è li...
pronto ad abbracciarti sinceramente lasciandoti la dolce sensazione che non ti deluderà...
che non se ne andrà alla prima nube,alla prima tempesta..
anzi sarà ancora più bello e meraviglioso...
perchè più forte e intenso.
E li una piccola brezza ti porta la sottile e umile sensazione di chi sei...di non essere in nessun altro posto al di fuori di dove vuoi essere ...li vicino a te...
è la cima...
Il Bivacco Redaelli ci fa viagggiare lontano nelle grandi storie che si affacciano dall'altro versante dove il sole stenta ad arrivare e un profumo di neve arriva dal lenzuolo intonso che li sembra quasi respirare.
Ci si affaccia su quel baratro meraviglioso la cui ombra si staglia nobile e orgogliosa per tutta la Bondasca,e quel profumo di Nord si mischia con l'indaco che emerge da quella lavagana che strega irrimediabilmente.
Ancora un attimo per cercare di raccogliere un ultimo sguardo rubando qua e la dall'immenso balcone delle Alpi ed è già momento di scendere lasciando il respiro inchiodato al richiamo di quella lavagna portando a valle un pezzetino in più del nostro nome...
E qui comprendiamo ancora una volta il rispetto...
La voglia di perdersi nella bellezza della cima cede il passo all'esigenza del sole che ci aspetta ad ovest...
Infatti dopo due calate lungo la normale decidiamo di buttarci giù per la parete Sud ovest dove sono presenti delle calate per il soccorso alpino che ci consentono di godere fino all'ultimo raggio di sole quando sul finire dell'ultima doppia ci immergiamo nell'ombra e...
tocchiamo terra.
In un gioco di chiaroscuri sempre più accesi scivoliamo nuovamente a valle...prima la Gianetti poi il lungo ritorno mentre alle nostre spalle tutta la val Porcellizio si incendia in una strabiliante esibizione dove sembra esserci una gara a chi brilla di più...
e noi già immersi nello scuro della valle godiamo di questa lotta tra titani...
stasera ha vinto il Cengalo con lo spigolo Vinici ad incendiare il cielo..
e al Badile sembra non importare fregiandosi delle sue leggende..
Poi tutto si spegne e il buio ci abbraccia di nuovo...
e allora tutto lascia spazio profumo della Valle,
al rumore delle cascate e del bosco,
all'eco lontano dei pascoli e...
alle stelle...
che lasciano nuovamente senza parole...


Grazie a Teo(The Master)e Massimo che hanno condiviso tutto questo.







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