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Passo di Tartano, 08/12/2009 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | calimero |
Gita | Passo di Tartano |
Regione | Lombardia |
Partenza | Galleria della Strada della Val Lunga (1400 m) |
Quota arrivo | 2108 m |
Dislivello | 708 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | nessuno |
Attrezzatura consigliata | Ciaspole |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Accettabili |
Valutazione itinerario | Discreto |
Commento | Il lungo ponte dell'Immacolata era l'ideale per una buona uscita ma purtroppo gli impegni con le family ci obbligano a giocarci la carta l'ultimo giorno disponibile, ossia martedì 8, ben consapevoli di trovarci di fronte a previsioni un poco fosche ( miglioramenti solo nel pomeriggio ).
Nonostante tutto, fissiamo un obiettivo abbastanza ambizioso, ossia la vetta del Valegino attraverso la Val Lunga della Val Tartano e il Passo di Tartano. Giunti a Tartano, lasciamo l'auto dopo la galleria sulla strada della Val Lunga, in quanto la neve non ci consente di proseguire oltre. Sotto un cielo grigio e con delle poco rassicuranti nuvole basse a farci da battistrada verso la valle, cominciamo a risalire la carrereccia verso il sentiera alla testata della valle. Dopo le prime baite , indossiamo le ciaspole per proseguire la marcia più spediti. Saliamo accompagnati da tre "amici ": nebbia, umidità micidiale ( avremo sudato non sette ma quattordici camicie....) ed una neve talmente pesante e bagnata che due scialpinisti addirittura ci lasciano passare per battere traccia....... Dopo la Casera di Porcile, la nebbia ci paracaduta in un atmosfera surreale. La visibilità scende a pochi metri e il limite tra neve e cielo scompare letteralmente e sembra proprio di " galleggiare " sospesi in un qualcosa di indefinito.... Grazie all'aiuto di uno scialpinista che ci raggiunge , ed alla sua traccia, riusciamo faticosamente a giungere finalmente al Passo di Tartano. E qui, improvvisamente, si scatena un autentica bufera di vento e neve che non solo, ovviamente, ci fa abbandonare qualsiasi proposito di salita lungo la cresta del Valegino ma ci induce ad una discesa rapidissima. Un vento micidiale ci procura qualche difficoltà negli attimi iniziali della discesa ( non si vedeva NULLA ), poi scendendo la bufera " rimane " sul passo e pian piano rientriamo in una dimensione accettabile, solo la neve continua a scendere ma è , al confronto di quello trovato in alto, quasi piacevole. Scendendo , il tempo pian piano migliora fino alla beffa del sole che, ovviamente , fa capolino quando arriviamo all'auto. Noblesse oblige... Il Valegino rimane lì e ci torneremo a breve.... Ci siamo consolati con uno spettacolare cervo in salmì alla trattoria del paese..... ciao a tutti Calimero e Saldeg FOTO 1 in salita, nella neve pesante FOTO 2 "galleggiando" verso il passo FOTO 3 al passo, in piena bufera ! |
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