|
Machaby, "Diretta al banano" + "Anchorage", 14/05/2011 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | matteo81 |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | Corma di Machaby, Arnad (AO) (500m) |
Quota attacco | 500 m |
Quota arrivo | 800 m |
Dislivello | 300 m |
Difficoltà | PD+ / 6a ( 5a obbl. ) |
Esposizione | Sud-Ovest |
Rifugio di appoggio | bar-osteria con parcheggio a meno di 5 min |
Attrezzatura consigliata | classico da arrampicata, caschetto, integrazioni non necessarie |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Con un piacevole viaggio raggiungiamo la frazione di Arnad (AO), lasciando l’auto al primo parcheggio sulla destra della strada in prossimità del paretone della Corma di Machaby; dopo i preparativi, ci avviamo per venti minuti buoni sul faticoso sentiero attrezzato che ci conduce all’attacco della via.
Il tempo regge; è localmente sereno con qualche addensamento nuvoloso in lontananza. Non mi sento pienamente “a posto” e arranco già sui primi tiri della “Diretta al banano”; alla seconda sosta mi rendo conto che il tempo in parete “vola” … vedendo cadere un orologio (a un metro da me). Le prime quattro lunghezze sono lente, causa una coppia di non proprio adorabili torinesi, così alla quarta sosta mi ritrovo a proseguire sulle lunghezze della via “Anchorage”; la prima da affrontare è un 6a e ci sta tutto come grado. Già a questo punto della via mi ritrovo tra l’affaticato, il confuso e l’arrabbiato per un’arrampicata sporca, i rinvii tirati, le corde che si ingarbugliavano nel dare corda; parto sulla lunghezza, “mungo” tutto quello che trovo rinvii cordini corda, in una sorta di “barcollo ma non mollo” per poi calmarmi e resistere al vento forte e alla voglia di chiudere la via, nelle lunghezze rimanenti che si sono rivelate comunque piacevoli, soprattutto l’ultima dove mi sono scaricato completamente. “Non era giornata” mi sono detto (forse più da falesia appigliata) ma credo proprio che mi sia servita ugualmente, come esperienza che mi ha tirato fuori un po’ di tutto ma che non mi ha visto mollare; dai compagni di viaggio, anche se non espresso direttamente, ho potuto comunque sentire il loro sostegno, ricambiato da tutta la mia gratitudine. L’arrampicata si presenta su gradi pressoché costanti 5-5+ su placche e altri tratti tecnici. Ottimo ambiente, ma facilmente soggetto – nonostante l’esposizione S-O – a forti ed insistenti raffiche di vento. La presenza della vicina autostrada è causa di costante rumore, quindi è opportuno prestare attenzione ai comandi. Via Diretta al Banano L1 (5c/5b) – partenza su placca tecnica (piccole tacche di precisione) con due traversi verso sinistra fino alla sosta. L2 (4c) – placca che adduce ad un canalino con lama da risalire L3 (4a) – placca che obliqua a tratti verso sinistra per spianarsi su di un’ampia cengia alberata L4 (4c) – primo tratto verticale in diedro che termina su placca lavorata con lama finale Via Anchorage (la via attacca a 4 metri circa sulla sinistra della “Diretta al banano) L5 (6a) – lunghezza ottima chiodatura ravvicinata, non di forza ma molto tecnica (tiro chiave). Si sale sfruttando una lama staccata, uscendo su difficile placca spittata corta poi placca più semplice, fino a superare – traversando a sinistra – uno spigolo esposto L6 (5+) – bella placca panciuta lavorata a buchi L7 (5+) – salire a sinistra del diedro vicino (via “Galion”) con uscita su muretto L8 (4+) – tratto su placca abbattuta e sprotetta con uscita su muretto L9 (4+) – salire un nuovo muretto poi placca molto abbattuta, sempre più semplice. Discesa: dalla sosta dell’ultima lunghezza abbiamo seguito, sulla destra, la traccia che ci ha portato alla caratteristica frazione di Machaby; qui si possono seguire le indicazioni per la mulattiera – poi strada asfaltata - oppure scendere per il canale, attrezzato con corde fisse e staffe metalliche. |
Report visto | 3343 volte |
Immagini | |
Fotoreport | Clicca qui per andare al foto-report |