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   Selvaggio Venal.., 01/01/2014
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Onicer  darioalpago      
Gita  Selvaggio Venal..
Regione  Veneto
Partenza  Casone Crosetta  (1156 m)
Quota arrivo  1930 m
Dislivello  1000 m
Difficoltà  BSA
Esposizione in salita  Nord
Esposizione in discesa  Nord
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Farinosa
Altra neve  Trasformata
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento L'anno nuovo parla di magia...
Il trio dell'Ave Maria dopo una super festeggiata parte in uno degli angoli più suggestivi della conca Meravigliosa...
Arriviamo a Casone Crosetta dove spalliamo gli sci.
Passeggiamo in magici boschi dove ogni tanto incontiamo il disegno di grandi valanghe.
Il teorema è che se sul Guslon abbiamo trovato firn spettacolare qui troveremo polvere "00"...
In verità mi preoccupava un pò il pericolo valanghe La Valle perchè ha pendii molo ripidi, ma confidavo avesse già scaricato con la perturbazione di natale.
Ci addentriamo nel bosco e calziamo gli sci al cospetto delle prime radure.
Come speravo ha già scaricato abbastanza ma rimaneva l'incognita della parte superiore...
Non c'è anima viva...
solo qualche traccia di cervo mentre potente ed elegante emerge il dente del Venal...
Battiamo la traccia in un silenzio candido ed allo stesso tempo inquietante.
La parete Nord Ovest del Venal oggi è davvero severa tutta ammantata di neve e ghiaccio segno di un vento davvero violento...
Tutto immerso nell'ombra con il sapore della montagna più vera...
Solo il dente emerge al sole e noi puntiamo alla forcella...
Ai lati delle pareti evidenti segni di valanga, ed in fondo alla Valle enorme fiume di neve e ghiaccio fa tremare i polsi...
Decidiamo di attraversarlo tra i resi di questo "Mostro" pieno di grandi blocchi segno di neve estremamente pesante forse causata da una pioggia anomala a natale.
Una volta Attraversato ci restano gli ultimi pendii ripidi ancora intonsi...
Optiamo per sci in spalla e una traccia verticale per non tagliare il pendio con le inversioni.
Con picozza e ramponi guadagnamo finalmente il sole e un goccio di thè...
IL Canale del Venal sembra quasi fattibile ma per tempi e prudenza rinunciamo...
IL Crep Nudo mostra le sue pareti vertiginose mentre il Messer è letteralmente avvolto in una gabbia gi ghiaccio...
a Nord il Col Nudo mostra il suo primato sull'Alpago mentre il Teverone accetta il suo gioco di prospettive smascherato aspettando che i nostri occhi tornino a valle.
La Gusella del Vescovà brilla come un vero Ago lucente di ghiaccio mentre il Sass Maor guarga indifferente il sole nell'Ovest.
Scendiamo con prudenza ed emozione sui pendii opposti a quelli di salita con prudenza ed emozione.
Guadagnamo il lato opposto della Valle e....decidiamo di ripellare alla volta del Capel Grande..
Saliamo fino alla forcella dove il sole more dietro la Nord del Venal...
Spelliamo e godiamo ancora di questo paradiso tutto per noi...
Raggiunto La Valle dove lasciamo correre gli sci fino all'ultimo salto...
Neve davvero,davvero super...senza parole...
ognuno ritaglia il suo spazio e io ricordo di un fazzoletto tra 2 valanghe visto in salita...Da urlo...
Un pò di destrezza nel bosco e di nuovo gli sci in spalla in un misto di primavera e autunno mentre l'inverno ci caccia via dopo la nostra invadenza .
Arriviamo alla radura dove il sole ci bacia fraternamente insieme ai riflessi del lago che stringe forte il mio essere a casa.
In questo primo giorno dell'anno non manca davvero nulla ...
anche chi vorrei con me in realtà c'è..
anche se non fisicamente.
Buon Anno a tutti...
Mille anni così...
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