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   Mont Maudit, dalla cresta Kuffner
Zona Valle d'Aosta - Monte Bianco
Partenza Rif. Torino  (3375 m)
Quota attacco 3700 m
Quota arrivo 4465 m
Dislivello 760 m dal rif. Torino: 1200m
Difficoltà D ( pendenza 50° / IV in roccia )
Esposizione in salita Sud-Est
Rifugio di appoggio Rif. Torino
Attrezzatura consigliata Ramponi, una piccozza tecnica, 4 viti da ghiaccio, cordini, friend di varia misura, due mezze corde da 30m per le 2 doppie in discesa dalla normale, sotto il passo del M. Maudit, anche se non sono strettamente necessarie (presenti 2 corde fisse).
Orario indicativo Rif. Torino-attacco: 2h e 15'; cresta Kuffner: 4-6h
Periodo consigliato Fine giugno-Primi di agosto
Descrizione Da Courmayeur, con le funivie (49 euro) si raggiunge Punta Helbronner, da dove si scende al rif. Torino tramite l’ascensore. Ci si incammina sul ghiacciaio passando il Col des Flambeaux; contornare poi la parete Nord dell’Aiguille de Toule e della Tour Ronde. Quindi raggiungere la Combe Maudite e dirigersi verso la base del canale che porta all’attacco della cresta Kuffner (v. foto 1. Dal rif. Torino all’attacco calcolare circa 2h).
Salire lungo la cresta nevosa fino al risalto roccioso, poi prendere l’evidente canale a sinistra. A seconda della stagione, si raggiunge la cresta dal canale ancora innevato oppure su facili roccette. Seguire la cresta fino alla cima del risalto che forma una cornice, e si giunge così in cima ad una cresta nevosa molto aerea anche se non troppo ripida (la cosiddetta “mezza luna”). Dopo una brevissima discesa, si raggiunge la base della Punta di Androsace (si può scalare questa punta, ma è una variante più impegnativa, diff. IV+; dalla vetta, una doppia riporta alla breccia lungo la cresta).
La si aggira dal versante della Brenva (sx), con un esposto traverso di misto (ganci poco più avanti); un impegnativo passaggio roccioso (IV° - 1 friend incastrato) e un successivo canale riportano in cresta. Si raggiunge poi una breccia vicino alla vetta dell’Androsace, ove si trova una sosta attrezzata. Tramite un ripido canale, si supera un risalto roccioso, poi si piega a dx e quindi di nuovo a sx, uscendo così sulla cresta NE del Mont Maudit, circa 100m sotto la spalla NE. Da qui, si percorre lungamente la cresta nevosa, con qualche saliscendi, fino alla base sulla sx del pinnacolo roccioso che costituisce la vetta. Traversare orizzontalmente il pendio N sotto la cima (esposto, a volte ghiacciato, utili un paio di viti) e qiundi in breve raggiungere la vetta. (N.B. In caso di bisogno, si può abbandonare il percorso alla spalla NE del M. Maudit, senza raggiungere la cima). Dall’attacco della cresta alla vetta calcolare 4-6h.
DISCESA: Dalla vetta, scendere con dir. SW (direz. Monte Bianco), lungo un pendio abbastanza ripido. Poco prima di raggiungere il colle sottostante, piegare a dx ed aggirare la bastionata rocciosa. Traversare sempre verso dx e raggiungere il passo del M. Maudit (4345 m). Da qui si possono effettuare 2 doppie per scendere questo ripido pendio (45-50°); presenti anche 2 corde fisse. Dalla base di detto pendio, scendere verso l’ampio Col Maudit (attenzione ai seracchi). Dal colle una successiva salita porta alla spalla del Mont Blanc du Tacul. Scendere ora con dir. N e poi verso la base del Triangle du Tacul, superando alcuni impressionanti seraccate (presente una scala metallica nella parte finale del percorso). Giunti al Col du Midi, si prosegue lungamente in piano verso (dir. E); si scende poi un pendio piegando progressivamente a SE. Un successivo tratto in piano porta all’inizio della salita finale di circa 200m di dislivello per tornare al rif. Torino.
Dal M. Maudit al rif. Torino calcolare circa 3h e 30-4h.
NOTA BENE: Qui si è descritto l’itinerario partendo dal rif. Torino, e non dal bivacco Fourche, in quanto l’8 luglio 2018 una frana ha notevolmente rovinato un tratto del percorso che porta all’attacco della cresta vera e propria, rendendolo quindi non più agevole soprattutto se in mancanza di neve. In ogni caso, il tratto di cresta orizzontale, con tratti di misto e qualche saliscendi, che dal bivacco porta all’attacco della cresta richiede 1h - 1h e 30’, quindi dal rif. Torino i tempi non si allungano comunque più di tanto, a parte il dislivello di circa 500m; ma l’accesso è probabilmente più comodo e agevole rispetto a quello dal bivacco, frana a parte. (Bivacco Fourche, m 3670, 10 posti, presenti solo coperte, carino e pulito, molto piccolo).
Valutazione itinerario Eccezionale
Commento Stupenda traversata in cresta nel maestoso ambiente del Monte Bianco, piuttosto lunga ma mai noiosa in quanto alterna spesso tratti di neve, ghiaccio, creste aeree, traversi esposti, rocce… E’ ben proteggibile soprattutto con friend di varie misure e la roccia è quasi sempre ottima. L’esposizione a SE fa sì che sia già esposta al sole fin dalle prime ore del mattino. La cresta si sviluppa tra i 3700m e i 4400m. Non sottovalutare il lunghissimo rientro, scendendo dalla normale del Maudit e poi per il lungo percorso che, pure con una salita finale di 200m di dislivello, riporta al rif. Torino.
FOTO 1: A sx la salita al Colle Fourche (sconsigliata); a dx invece l'attacco diretto e il percorso della Kuffner.
FOTO 2: Alla base dell'Androsace, che si aggira con esposti traversi sulla sx. Foto scattata dalla famosa "mezza luna".
FOTO 3: Il versante NW del Mont Maudit, dove corre la via normale. In rosso, l'uscita della Kuffner e la cresta finale che porta in vetta; in giallo, il percorso di discesa dalla via normale, visto dalla spalla del Mont Blanc du Tacul.
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