Zona |
Francia - Monte Bianco |
Partenza |
Rif. Torino (3375 m) |
Quota attacco |
3400 m |
Quota arrivo |
3800 m |
Dislivello |
400 m |
Difficoltà |
3+ / IV ( VI in roccia ) |
Esposizione in salita |
Nord-Est |
Rifugio di appoggio |
Torino / Cosmiques |
Attrezzatura consigliata |
Completa da roccia e ghiaccio. Per la parte roccia conviene portare le scarpette da arrampicata, dadi e friends. |
Orario indicativo |
6h dall'attacco del Gervasutti alla fine del couloir |
Periodo consigliato |
Marzo - Aprile |
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Descrizione |
Si descrive di seguito la salita del supercouloir con variante d'attacco sul Pilier Gervasutti e discesa in doppia.
Da Rif. Torino o dal Cosmiques portarsi nel bacino del Ghiacciaio del Gigante sotto il versante Nord del Mont Blanc du Tacul. Risalire il pendio che conduce nell'anfiteatro sotto il Canalone du Diable, delimitato a sinistra dalla Pyramide, a destra dallo sperone ENE (1-2h). A destra del Canalone du Diable nel mezzo di due evidenti pilastri di granito alti 500m (Tre Punte / Gervasutti) si insinua il Supercouloir. La via originale parte direttamente dal ghiacciaio e raggiunge il canalone direttamente con un tratto di misto molto difficile. Per la variante di attacco invece: dalla base del pilastro Gervasutti salire a destra in un canale di neve per circa 50m, quindi a sinistra con passo delicato (buco) a prendere la roccia su una cengetta (S0 su dadi e friend). Da qui lunga fessura obliqua da sinistra a destra (45m, V poi V+, corda fissa talvolta in loco, S1 su chiodi). Qualche metro dritti (V+) fino sotto un muro strapiombante, quindi traverso a sinistra (leggera discesa) in placca (VI) fino oltre lo spigolo dove si entra in un camino atletico da superare (V+) (25m, S2 su chiodi). L3: Ancora qualche metro dritti in fessura (friend), poi deciso traverso a sinistra e si arriva su una cengia con terreno più facile. Seguire tutta la cengia obliqua e nevosa (esposto) fino all'evidente imbocco del Supercouloir, dove si trova una comoda sosta attrezzata, dove si può lasciare il materiale da roccia.
Il canalone offre una prima sezione a 80-85° generalmente con ghiaccio sottile, seguita da una bella lunghezza con ghiaccio quasi verticale. Segue un tratto più adagiato che porta sotto l'ultima bellissima lunghezza impegnativa: un muro di 55 metri generalmente con ghiaccio abbondante. Le soste sono attrezzate a chiodi su roccia e si utilizzano anche per le doppie, meglio avere corde da 60m. Portare qualche chiodino di rinforzo. Una volta raggiunta la sosta alla base del couloir si prosegue in doppia direttamente per la via originale. L'ultima doppia deposita sotto la crepaccia terminale. |
Valutazione itinerario |
Eccezionale |
Commento |
Itinerario visto |
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Immagini |
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Report collegati |
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