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   Cima d'Asta, Via Melchiori-Pianta
Zona  Trentino Alto Adige - Catinaccio Latemar
Partenza  Malga Sorgazza (Pieve Tesino - Valsugana) (1450m)
Quota attacco  2450 m
Quota arrivo  2847 m
Dislivello  300 m
Difficoltà  D / IV+ ( IV+ obbl. )
Esposizione  Sud
Rifugio di appoggio  Rif. Brentari (m 2473); biv. Cavinato (m 2847)
Attrezzatura consigliata  10 rinvii, scelta di friend, 2 mezze corde da 50m
Orario indicativo 2h e 30' la via + 35' per la cima
Periodo consigliato Estate-autunno
Descrizione Da Malga Sorgazza seguire il sentiero che in circa 2h e 50’ conduce al rif. Brentari (m ???????????????)
Pochi minuti prima del rifugio, proprio prima dell’ultimo strappo, deviare a sx costeggiando il lago in senso orario, fino al conoide detritico dove sono presenti chiazze d’erba. L’attacco è posto proprio alla base di un’evidente fessura-camino, poco dopo il conoide (bollo giallo poco sopra l’attacco).
L1: salire lungo i salti rocciosi puntando poi alla base di un evidente camino, dove si sosta (50m, III/III+).
L2: risalire l’intero camino con divertente progressione in opposizione, uscendo al di sotto di un blocco roccioso. La sosta si trova a dx (25m, III/IV).
L3: salire la paretina verticale subito a dx della fessurona e della sosta (IV+), continuando poi su terreno un po’ più semplice e meno verticale fino a raggiungere un comodo terrazzo dove si sosta (30m, IV+).
L4: traversare a sx il pendio-canale e superare le belle placche appoggiate mantenendosi leggermente a sx, fino a raggiungere un’evidente nicchia (35m, III/III+).
L5: continuare lungo la rampa e brevi diedrini puntando al grande pilastro (40m, III/III, pass. di IV).
L6: salire sempre lungo la parete abbattuta arrivando fino alla base del pilastrone. L’ultimo tratto è delicato in quanto, pur non essendo particolarmente difficile, non è proteggibile e non vi sono chiodi. (50m, III/IV).
Dalla sosta effettuare una calata di 15m, traversando a sx con un leggero pendolo aiutandosi con la mano a portarsi verso sx. Occorre puntare a un piccolo ma evidente intaglio lungo lo spigolo, dal quale si scende sempre verso sx puntando alla sosta (chiodi e cordone).
L7: salire lungo la bella rampa a sx della sosta fino alla sosta (25m, III+).
L8-L9 :continuare lungo la successione di fessure e placche passando dietro la Torre Mariuccia (20m+30m, III/IV).
L10: puntando all’evidente forcella, risalire un canalino detritico e con sassi un po’ instabili (sosta alla fine del canalino) (40m, III).
L11: proseguire senza percorso obbligato seguendo o il successivo canalino detritico (sfasciumoso) oppure appena a sx (si incontrano 2 chiodi vicini), lungo bella placche e saltini rocciosi, fino alla forcella.
Dalla forcella abbassarsi leggermente lungo il versante opposto tenendosi a sx e proseguendo in senso orario, fino a raggiungere il sentiero della via normale di salita alla Cima d’Asta, fino in vetta (ca. 35 min dalla forcella). E’ anche possibile, dalla stessa, raggiungere la vetta tramite cresta di rocce un po’ rotte.
DISCESA: Seguire la via normale che riporta nella conca sottostante la forcella; da qui una risalita di circa 10min porta ad un colletto dal quale si scende fino al rif. Brentari (ca. 50min dalla vetta). Poi a ritroso lungo il sentiero fino a Malga Sorgazza (ca. 2h dal rif.).
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento  Via aperta nel 1959 da Melchiori e Pianta, è una delle più classiche e frequentate per raggiungere la Cima d’Asta. Pur non presentando particolari difficoltà, è sempre una via alpinistica in ambiente e spesso da ricercare; i chiodi non sono abbondanti, ma comunque indispensabili dove necessario. La roccia è ottimo granito, cosa rara per queste zone, quasi sempre molto solida tranne brevissimi tratti soprattutto nelle lunghezze finali. Le soste sono tutte attrezzate su due chiodi o fix, utilizzabili quindi anche per una ritirata. La breve calata in doppia richiede attenzione perché occorre non perdere l’intaglio da superare lungo lo spigolo. La via è già molto ben evidente dal rifugio, con l’attacco posto poche decine di metri sopra il lago. E’ consigliabile pernottare al rifugio Brentari, visto il già lungo avvicinamento per raggiungerlo (1000m di dislivello). A pochi metri dalla vetta è presente il bivacco Giuseppe Cavinato.
FOTO 1: La via di salita vista dai pressi del rif. Brentari. Dal termine della via, si passa sul versante opposto per raggiungere la vetta.
FOTO 2: Il bel camino di L2.
FOTO 3: La S6 posta alla base della Torre Mariuccia, dalla quale si effettua sulla sx la breve calata di 15m.
Itinerario visto  47296 volte
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14/09/2019  -  Cima d'Asta, Via Melchiori-Pianta, di Fedora