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| Torrione Magnaghi Meridionale, Camino Meridionale |  |
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| Zona | Lombardia - Grigne | |
| Partenza | Pian dei Resinelli (Valsassina - LC) (1280m) | |
| Quota attacco | 1900 m | |
| Quota arrivo | 2040 m | |
| Dislivello | 140 m | |
| Difficoltà | AD / IV e A0 ( IV obbl. ) | |
| Esposizione | Est | |
| Rifugio di appoggio | ||
| Attrezzatura consigliata | Due mezze corde da 50m, 6-7 rinvii, cordini e qualche friend | |
| Orario indicativo | 2h | |
| Periodo consigliato | Primavera-Estate-Autunno | |
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| Descrizione | Dai Piani Resinelli salire lungo la strada asfalta che conduce al rif. Porta (15’); quindi prendere il sentiero n. 7 (Cresta Cermenati). Usciti dal bosco, proseguire lungo il sentiero fino ad un bivio. Deviare a dx (sent. n. 3, indicaz. “Canalone Porta”, “Sigaro”, “Magnaghi”. Questo sentiero prosegue con qualche saliscendi in mezzacosta e conduce al Canalone Porta, dove ci sono altre indicazioni. Superate alcune roccette si giunge alla Bocchetta dei Prati, nei pressi della quale si trova una piattaforma di atterraggio per elicotteri. Ora si sale a sx seguendo tracce di sentiero che costeggiano la parete sud-est dei Torrioni dei Magnaghi (caratterizzata da una strapiombante parete gialla), a sx della quale si trova la parete est del Torrione Magnaghi Meridionale. Alla base di quest’ultima si individua il camino che costituisce la via di salita. Proseguire lungo il sentierino fino a individuare una traccia che va a sx. Seguirla per pochi metri fino ad arrivare a una piccola placca nerastra, posta leggermente a sx del camino stesso. Qui si trova l’attacco della via, in comune con lo Spigolo Falc (scritta sbiadita “S. FALC”). Da sotto sono visibili alcuni fittoni resinati posti leggermente a dx di un torrione.
DESCRIZIONE DELLA VIA: L1: Salire lungo lo spigolo tenendone leggermente la dx. Raggiunto il secondo fittone, traversare brevemente a dx per evitare uno strapiombino e poi salire più diretti verticalmente lungo la parete, su roccia comunque ben appigliata. Quando la verticalità diminuisce, portarsi progressivamente più a sx ritornando sullo spigolo, che si segue senza difficoltà fino alla sosta (fittoni da collegare). 40m, IV, 3 fittoni. NB: Questo tiro è anche evitabile proseguendo ancora lungo sentiero, e poi salendo a sx su roccette fino ad una cengia sotto la verticale di due evidenti camini. Questo punto si può anche raggiungere salendo dalla cengia con un tiro semplice su percorso non obbligato. Ora traversare a destra (viso a monte) su comoda cengia seguendo una vaga traccia di sentiero, superando così lo spigolo. Poco dietro quest’ultimo, continuare a salire con facilità per qualche metro puntando all’ampio camino di sx, fino ad una placchetta (fittone resinato e scritta un po' sbiadita indicante il nome della via, questo è l’attacco vero e proprio). L2: Entrare nel camino e risalirlo fino ad una grotta: la via originale passa al suo interno (passaggio stretto e lo zaino può creare difficoltà), ma si può anche rimanere all’esterno (in tal caso, superata la grotta, si giunge ad un breve passaggio in cui si deve disarrampicare, facile ma probabilmente umido). Proseguire quindi l’arrampicata rimanendo all’interno del camino, con ampie spaccate e andando in opposizione. Poco prima della fine del camino, questo si restringe e quando si è in vista della sosta (sul lato sx), uscire dallo stesso con spaccata, fino a raggiungere la sosta (2 fittoni da collegare). 45m, III+/IV, 3 fittoni. Tiro lungo e faticoso, non banale in certi tratti. L3: Lunghezza simile alla precedente, anche se più corta. Dalla sosta alzarsi di qualche metro fino a entrare nella grotta (possibilità di proteggersi a sx su clessidra, poco sopra la sosta). Su difficoltà minori, continuare l'arrampicata fino ad uno strapiombo che chiude il camino. Aggirarlo sulla dx con un faticoso e atletico passaggio in leggero strapiombo (il fittone c’è ma è troppo alto per proteggersi; è invece consigliabile proteggersi prima di effettuare il passaggio sfruttando un sasso incastrato in una strozzatura sulla sx). Usciti dallo strapiombino, la verticalità diminuisce sensibilmente e si raggiunge la sosta. 30m, III+/IV/III, 2 fittoni. L4: Salire verticalmente ma su roccia ben lavorata e appigliata. Traversare poi a dx fino a raggiungere la sosta, posta circa 5 metri sopra quella del “Traversino”. 30m, III/II, 3 fittoni. L5: Salire in verticale e ormai in conserva su facili roccette per poche decine di metri, fino all’evidente masso posto in cima, ove si sosta su due fittoni da collegare. DISCESA: Dalla sosta scendere a dx per circa 15 m su facili roccette, fino all’inizio di un canalino a sx del quale si individua la prima sosta di calata posta in una nicchia (sosta alla base del “Traversino”, grande anello cementato). Una prima calata di 25m riconduce sull'evidente grande cengia della via normale, dalla quale 4 doppie da 25 m o 2 doppie da 50 m riportano alla base della parete. Da qui a ritroso per il sentiero percorso all’andata. NB. Si possono lasciare gli zaini all’attacco della via, visto che dopo le doppie in pochi minuti di cammino si può ritornare all’attacco. |
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| Valutazione itinerario | Ottimo | |
| Commento | Questa via sul Torrione Magnaghi Meridionale si svolge quasi interamente nel profondo camino che attraversa la parete est di questo Torrione, su ottima roccia e con difficoltà mai superiori al IV°. Non è comunque da sottovalutare, in quanto alcuni passaggi sono molto faticosi, atletici e non banali, e occorre fare attenzione a non incastrarsi con lo zaino (consigliabile infatti lasciarlo all’attacco della via). Sconsigliabile percorrere questa via in condizioni di tempo umido né ovviamente dopo un periodo di piogge. La chiodatura non è abbondante, ma dove serve non manca.
FOTO 1: A sx, in azzurro, la via del Camino Meridionale. Il primo tratto, in rosso, è in comune con lo Spigolo Falc. (Fonte: www.sassbaloss.com) FOTO 2: Il lungo camino interamente da risalire. FOTO 3: L’ultimo facile tiro (sosta in basso, a centro foto). |
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| Itinerario visto | 47285 volte | |
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