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   Punta della Rossa, Spigolo sud-est
Zona  Piemonte - Alpi Lepontine
Partenza  Alpe Devero (1640m)
Quota attacco  2500 m
Quota arrivo  2887 m
Dislivello  380 m
Difficoltà  D- / V- ( V- obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  Rif. Castiglioni all'Alpe Devero
Attrezzatura consigliata  Due mezze corde, assortimento di friend e nut, cordini
Orario indicativo 4h la via; 2h e 15 l'avvicinamento
Periodo consigliato Luglio-Settembre
Descrizione AVVICINAMENTO. Traversare la piana dell’Alpe Devero raggiungendo in breve il rif. Castiglioni; seguire poi le indicazioni per il Colle della Rossa. Superato il bosco, si arriva ai Piani della Rossa. Individuare un grosso masso e da qui abbandonare il sentiero principale proseguendo a sx lungo una traccia (ometti). Si risale quindi una pietraia che permette di raggiungere la parete sud della Punta della Rossa. Non seguire la prima cengia a dx, ma risalire un ripido pendio erboso verso dx, che porta direttamente in cresta. Continuando a seguire gli ometti, si perviene ad un ripiano proprio alla base dello spigolo. Qui comincia la via, indicata anche da una scritta su un masso e uno spit.
DESCRIZIONE DELLA VIA (dal sito: www.scuolaguidodellatorre.it)
L1, II, III, IV, 40/45 metri: dal terrazzo salire a sinistra per rocce semplici, arrivando, dopo una ventina di metri, ad un'ulteriore terrazzo, alla base di un salto verticale (fin qui II/III).
Salire verso destra seguendo una lama, leggermente strapiombante in partenza, e poi una rampa. Traversare un poco a destra in discreta esposizione per portarsi su di una placca compatta, più semplice, che si risale direttamente. Sosta su chiodi, qualche chiodo di passaggio.
L2, III, 40 metri: salire direttamente uno spigolino un po' esposto proprio sopra la sosta, oppure, più semplicemente, salire un poco a sinistra della sosta. Più sopra si prosegue per placche compatte semplici, piegando infine a destra per arrivare al bordo di un terrazzo. Sosta su spit.
L3, passo di IV, 45 metri: attraversare il terrazzo entrando a sinistra in un ampio canale che si risale. Superare una prima strozzatura, spostarsi a destra per evitare una fessura strapiombante, e superare, leggermente in obliquo a sinistra, il successivo breve risalto (singolo passaggio strapiombante, faticoso ma ben appigliato). Sosta su spit. Una variante leggermente più impegnativa, passa sulla placca più a destra (friend incastrato e cordino), per attraversare poi più sopra a sinistra.
L4, II, III, 35 metri: risalire per placche e roccette verso sinistra, superando una targa commemorativa (possibilità di sosta, evitabile). Proseguire ancora piegando sempre leggermente a sinistra e salendo per diedrini superficiali e placchette. Ancora decisamente a sinistra fino alla base di un netto risalto. Sosta un po' "appesa" su spit.
L5, passo di V- in partenza, poi semplice, 35 metri: tiro chiave, molto atletico. Le difficoltà sono concentrate nei primi metri, nel cosiddetto "passaggio della mano". Alzarsi per quanto possibile, tenersi con la sinistra nella fessura di fondo posta poco più sopra, puntare il piede destro ed allungarsi ad afferrare con la mano destra alcune scaglie lontane. Si sale così sulla placca sovrastante, proseguendo fino ad uno spit, e attraversando poi obliquamente verso destra fino a una strozzatura (ignorare la sosta che si vede a sinistra prima della strozzatura, poco dopo lo spit, in quanto fa parte di un’altra via), su difficoltà elementari, fino a superare lo spigolo. Sosta su spit.
L6, IV, 25 metri: dalla sosta ritornare un poco a sinistra, e salire fino ad imboccare un bel diedro leggermente inclinato a destra, che si risale per una quindicina di metri (due chiodi ed uno spit). Dallo spit rimanere un po' esterni a destra arrivando al termine del diedro (chiodo), ed uscendone quindi a sinistra. Si sosta stando in piedi su una grande lama staccata dalla parete retrostante, su cui è posta la sosta.
L7, III+, IV, 40 metri: la grande lama staccata costituisce il cosiddetto "passaggio del caimano" (sembra in effetti la bocca spalancata di un caimano). Risalire la lama per almeno dieci metri, in bella esposizione, fino al suo punto più alto. Qui passare sulla parete, con un passo relativamente semplice. Una volta sulla parete risalire una specie di cengia verso destra (un paio di chiodi) e poi una bella paretina verticale e lavorata (due chiodi).
L8, II, 40 metri: salire obliquamente a sinistra per rocce semplici, evitando alcuni risalti, fino ad una comoda sosta su ampia cengia.
L9, IV, 20 metri: dalla sosta a destra di pochi metri fino a prendere una larga fessura verticale, che sale di alcuni metri. Al suo termine spostarsi un poco a destra e proseguire ancora in verticale arrivando alla base di un canale-camino che sale obliquamente verso sinistra. Sosta su due spit poco visibili.
L10, III+, IV+, 25 metri: salire il canale-camino o il suo spigolo di sinistra, fino ad un'ultima breve paretina (IV+) da cui si esce alla sosta al termine della via.
Da qui, corde in spalla, risalire per roccette e tracce di sentiero per un centinaio di metri fino alla larghissima vetta (libro di vetta).

DISCESA: Ci sono due possibilità:
1) scendere in corda doppia: dall’ultima sosta spostarsi a sx; ignorare una prima calata con catena e tre spit, ma spostarsi più a sx dove si trova una sosta con due spit e anello. Da qui, con 7 o 8 doppie piuttosto lunghe, si scende seguendo gli evidenti successivi anelli di calata. Verso la fine delle calate si arriva su un terrazzino, dal quale bisogna scendere qualche metro per raggiungere il successivo anello (se si hanno corde da 60 m invece lo si raggiunge durante la precedente calata, anche se al limite!). Raggiunta la base della parete, proseguire brevemente a sx (faccia a valle) per tornare al terrazzino di partenza della via. Quindi scendere verso valle passando dalla Bocca della Rossa;
2) discesa per la via normale: dalla vetta scendere a sx (ometti), per facili roccette. Raggiunto un terrazzo con molti ometti, calarsi con due brevi doppie, oppure disarrampicare (II/II+). Poi, lungo tracce di sentiero, scendere al Piano Alto della Rossa e al Piano della Rossa; quindi all’Alpe Devero (2h e 45’).
N.B.: la discesa in corda doppia richiede più etmpo rispetto alla discesa dalla via normale (ca. 1h in più). Consigliata dopo piogge o recenti nevicate che renderebbero insidiosa e laboriosa la via normale.
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento  Bellissima salita in ambiente splendido e su roccia ottima (serpentino), con molti tratti esposti e da proteggere in quanto non sono presenti molti chiodi lungo la via. Le difficoltà sono per lo più sul III/IV°; un solo passo di V-. Le soste sono tutte attrezzate a spit e anello di calata. La Punta della Rossa è già ben visibile dall’Alpe Devero, imponente e con il suo spigolo Sud-Est bene in evidenza. La discesa dalla via normale non è comunque banale, soprattutto in condizioni di scarsa visibilità, bagnato o vetrato); in tal caso è più sicuro calarsi in doppia dallo spigolo. Utili anche un paio di ramponi a inizio stagione.
FOTO 1: La Punta della Rossa già visibile dall’Alpe Devero, con cerchiato l’attacco della via.
FOTO 2: Il bellissimo diedro di IV, al 6° tiro. Si sale sfruttando la fessura a sx in ombra.
FOTO 3: La bella fessura di IV del 9° tiro.
Itinerario visto  45742 volte
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