| Descrizione |
Da Lizzola Alta, posteggiata l'auto presso le piste per bambini del Meublè Camoscio, si imbocca il sentiero con segnavia n° 307 che porta rapidamente nel sottobosco. In breve si sbuca al dosso superiore, ove il tracciato porta a risalire il pendio erboso e aperto soprastante, passando per la baita dell'Asta Bassa e andando poi a riprendere, per brweve tratto, il bosco. Con la vista che si fa via via più ampia e bella, si giunge all'ultima parte del tracciato, che con percorso poco ripido, porta al colletto del passo di Manina Orientale (1799-salendo a destra si giunge alla caratteristica chiesetta). Dalla sella prendere a sinistra la costa erbosa che sale verso la vetta del Sasna, prima facilmente, poi, trovandosi dinnanzi ad un profondo crepaccio nel terreno (crollo delle sottostanti miniere), occorre scendere un poco a destra e superare l'ostacolo tramite un evidente buon passaggio.
Si riallaccia la cresta e si raggiunge una spalla, da cui il tracciato scende ripido ad un colle (colle di Fles) e poi risale faticosamente lo spallone successivo, che porta sulla cresta alta, più pianeggiante; percorso un ultimo costolone pressochè piano, si tocca la croce dell'antecima (2200), orami in vista della vetta, che si raggiunge percorrendo la breve cresta sommitale (crocetta,2229-ottimo panorama sui giganti delle Orobie e le vette dell'alto Barbellino). Dalla cima proseguire verso Est, in ripida discesa, fino a toccare il passo di Sasna (2139), poi prendere la cresta che diparte a Nord e percorrerla completamente, riuscendo all vetta del monte Crostaro (2103), con bel panorama sulla lunga sottostante val Bondione. Ritornati al passo Sasna, scendere direttamente per il pendio ghiaioso fino alla evidente baita di Sasna, da cui seguendo il tracciato CAI n° 322 (che sale al passo di Bondione) a ritroso, si ritorna a Lizzola,passando per le Piane e le stalle del Tuf. |
